Salta al contenuto

Aridatece Villeneuve

Roma, 30 giu. (Apcom-Nuova Energia) – Anche la Formula uno, tradizionalmente lo sport più assetato di petrolio al mondo, vira al verde e promette di ridurre le emissioni di anidride carbonica. La Formula One Teams Association si prepara a presentare un rapporto che prevede un taglio della Co2 del 15% in tre anni, secondo quanto rivela la Bbc sul suo sito. Secondo l’associazione che raggruppa le squadre di F1 lo sport sarà il primo ad avere un audit completo e indipendente sul suo programma di riduzione delle emissioni. Secondo alcune fonti la scelta verde è stata presa sotto la pressione degli sponsor, che preferiscono essere associati a prodotti meno dannosi per l’ambiente. L’audit è stato fatto dalla società di consulenza Trucost, il cui amministratore delegato Richard Mattison ha detto alla Bbc: “siamo stati in grado di analizzare tutte le fonti di emissione di Co2, dalla logistica agli stessi motori. Ci sono molti dati nell squadre, più che nella maggior parte delle aziende, e siamo stati stati in grado di analizzarli e di vedere dove e come ridurre”. Il consumo di carburante dei motori durante le gare e le prove rappresenta meno dell’uno per cento delle emissioni, anche se le auto di F1 fanno meno di due chilometri con un litro di benzina. Circa metà delle emissioni sono legate ai beni comprati dalle squadre, mentre altre importanti fonti di Co2 sono i trasporti delle auto e delle squadre in giro per il mondo da gara a gara e l’elettricità, in particolare quella consumata per le gallerie del vento. Martin Whitmarsh, presidente della Fota e capo del team Vodafone McLaren Mercedes spiega che l’associazione delle squadre sta lavorando con la Fia (Federation Internationale de l’Automobile) “per preparare le specifiche tecniche che nel 2013 garantiranno che tutti i motori e gli alberi motore utilizzati in Formula Uno abbiano tecnologie di risparmio energetico”. I costruttori sperano che i progressi tecnologici vengano trasmessi alle auto da strada: una possibilità è limitare la quantità di carburante disponibile per ogni gara. Attualmente ogni auto brucia circa 160 chili di benzina con nei suoi motori aspirati da 2,4 litri otto cilindri a V. In base a questo scenario i motori sarebbero più piccoli, 1,5 litri, con quattro o sei cilindri a V e turbo. La quantità di carburante consentita per ciascuna auto verrebbe progressivamente diminuita fino a 80 chilogrammi nel giro di cinque stagioni, pur mantenendo la potenza i livelli attuali, un obiettivo che implica il raddoppio dei livelli di efficienza attuali. Le emissioni legate agli spostamenti del circo della formula uno poi potranno essere ottimizzate razionalizzando il calendario delle gare.

=================================

Fateli correre a piedi magari, ma che si veda un sorpasso! L’ultimo GP sembrava il Grande Raccordo Anulare nell’ora di punta, con tanto di immancabili temerari autisti di Smart inclusi. E così gli sponsor premono per essere associati a qualcosa di più ecosostenibile delle corse in auto. Perché non sponsorizzano la corsa campestre allora? Sarà perché tira un po’ meno sugli schermi televisivi? Ma a qualcuno viene mai in mente quale livello di ipocrisia, finto buonismo e demagogia ci sia dietro iniziative del genere?

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...Facebooktwitterlinkedinmail
Published inIn breve

Sii il primo a commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »