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E’ il Sole non il tuo SUV

Un titolo a dir poco provocatorio ma piuttosto emblematico per il libro di John Zyrkowski1. L’autore non è un climatologo, anzi, dal suo curriculum si legge che si è occupato soprattutto di produttività industriale nel campo automobilistico. Potrebbe dunque essere un’opera  serio rischio bias, come piacerà sottolineare a quanti sono convinti che tutti quelli che nutrono qualche dubbio sulle origini antropiche delle tendenze climatiche, siano sul libro paga di qualche multinazionale. Non so – ma non credo – che sia questo il caso. Per togliersi la curiosità potrebbe essere utile leggerlo e poi pensarci su.  Questo il link al sito del libro.

E’ interessante leggere dal Daily Tech come la pubblicazione di quest’opera abbia contribuito ad animare il dibattito già piuttosto acceso sulle dinamiche del clima sul forum dell’American Physical Society. Ritroviamo autori già noti all’ambiente come Christopher Monckton, uno dei più agguerriti avversari della teoria del riscaldamento globale di origine antropica. Nell’articolo del Daily Tech leggiamo anche che la leadership dell’APS aveva precedentemente definito “incontrovertibile” l’evidenza del riscaldamento globale. Pare che più che cambiare il clima cambi il vento finalmente2.

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  1. It’s the Sun not your SUV []
  2. Grazie a Teodoro Georgiadis per la segnalazione []
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11 Comments

  1. Claudio Costa

    @Guido Guidi

    Ti sei dimenticato di quest’affermazione

    “Gli scienziati hanno osservato una chiara differenza nello spettro dei raggi infrarossi emessi dal pianeta, che può essere solo attribuita al notevole incremento dei gas-serra;”

    E codesta chi l’avrebbe detta? Come se al variare della radiazione solare non corrisponda una variazione degli infrarossi emessi dalla terra.

  2. Lorenzo Fiori

    Oh, non lo scritto io, sia mai…

  3. max

    ho cercato in tutto il mio archivio digitale degli articoli de Le scienze dal 1968 al 2008, non ho trovato traccia di quello a cui fa riferimento l’abstract di cui sopra…..

  4. Senza leggere lo studio non ne usciamo.
    Vedremo.
    gg

  5. Lorenzo Fiori

    Anche aver paragonato due anni con la crescita che c’è stata nel mezzo della concentrazione di Co2 potrebbe essere significativo…

    Tra altro l’effetto perturbante della nuvolosità dovrebbe essere stato al minimo per effetto della forte attività solare in quegli anni come tutti sanno, mentre invece l’irradiazione ad onda lunga terrestre sarebbe dovuto aumentare per effetto del maggiore riscaldamento in assenza di nuvolosità…

    Ma ho capito che a lei piacerrebbe di più il trend che non il paragone su due singoli anni sui quali potrebbe avere effetti perturbanti la nuvolosità: non sono in grado di dirle se il valore trovato è una media su un anno intero o su un giorno singolo (poco probabile); se fosse su un’intero anno non sò nemmeno dirle se ci ci siano motivi di credere che la nuvolosità media possa essere maggiore in un anno piuttosto che in un altro a parità di condizioni solari…lei che pensa?

    Comunque non credo che i ‘profitti’ del GW antropico siano paragonabili alle spese per i vari studi climatici e agli interventi diretti sull’economia, quindi al massimo si può parlare di ‘interessi’ da parte dei ricercatori nella ricerca climatica e di ‘spese’ statali nel finanziarle..

  6. @ Lorenzo
    Leggeremo. Ma ho paura di aver trovato qualche intoppo già nelle poche righe di recensione.
    1. Si legge prima dal 1970 al 1997 e poi nel 1970 e 1997; che vuol dire che hanno paragonato due anni o hanno osservato un trend di variazione dell’energia ad onda lunga emessa? Nel primo caso direi che paragonare due singoli anni è un esercizio di stile e nulla più. Il secondo caso mi porta al punto 2.
    2. Dati resi omogenei e paragonabili, strumenti molto diversi……già mi fanno male i polpastrelli.
    3. Algoritmo di correzione per eliminare la nuvolosità. Ahia.

    Ad ogni modo, se trovi l’articolo sarà molto interessante discuterne, perchè la faccenda dello spettro di emissione della radiazione ad onda lunga come sai ci piace parecchio.

    PS: non avercela con me, ma che la teoria del global warming antropico non generi profitto è la battuta del secolo. Complimenti.
    gg

  7. Lorenzo Fiori

    Occorre comunque sottolineare che l’affare ‘GW antropico’ va contro il Sistema Economico attuale e soprattutto contro l’affare dell’oro nero in mano alle potentissime compagnie petrolifere, quindi di sicuro non si tratta di una ‘scienza’ che lucra profitto, fa da lustrascarpe ai poteri forti e corrotta come qualcuno invece vuole far credere, semmai cerca solo di farli ragionare?

    Il titolo del libro mi sembra francamente ‘irresponsabile’ e quasi certamente di parte quando tutti (o quasi) sono a conoscenza dell’inefficenza energetica e ambientale (inquinamento) dei SUV, problema questo di per sè già indipendente, ma di pari importanza di quello delle emissioni di Co2…

    A proposito ho trovato qui la prima ‘prova diretta’ dell’effetto serra antropico, anche un pò datata:

    http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Effetto_serra,_prove_dallo_spazio/1290715

    Chissà cosa ne pensano i ‘negazionisti’?

  8. Giancarlo

    Giancarlo Says:
    Secondo me il riscaldamento globale è in atto ma è proprio sulle cause che molti stanno facendo perno per una serie di scopi.
    L’urgenza principale potrebbe essere di tipo economico ma non può tenere conto della verità o aspettare che la scienza spenda denaro e tempo per trovarla!
    Ecco perchè si sono inventati la bufala di dar la colpa all’uomo!
    In fondo occorre cambiare anche strategie a lungo termine perchè se da un lato l’automobile per esempio brucia petrolio e inquina, dall’altro l’occidente ne vende parecchie.
    Ma la globalizzazione ha fatto girare la ruota in settori dove oggi è impossibile avere un controllo che salvi capra cavolo e pescatore .
    Gli USA intravvedevano già da tempo un possibile indebolimento economico con la perdita della leadership economica già molti anni fa e quindi occorreva preparare il substrato per un nuovo ordine di scambi commerciali.
    La trovata di cavalcare singoli problemi reali incollandoli ad arte al riscaldamento globale non avrebbe mosso nessuno in tempi accettabili.
    Si cercava così un capro espiatorio che accelerasse i tempi.
    Il Sole forse ?
    O magari … Dio?

    No sono troppo lontani, troppo banali e poi è difficile convincerli a cambiare comportamento!…

    Ecco quindi che scopriamo che i colpevoli maggiori del GW siamo proprio noi!

    E per convincere l’opinione pubblica sono stati creati (Pagando fior di mln di $) commissioni tipo IPCC che più di una commissione scientifica mi suona come l’acronimo di una corporation.

    Film di fantascienza?
    Forse … ma secondo voi, come mai questi organismi sembrano nascere sempre quando è emergenza?
    Possiamo se volete fare un connubio con la situazione dei rifiuti a Napoli.

    Badate che se il mondo fosse stato veramente in mano alla scienza e non al profitto facile, non saremmo mai arrivati a nessuna emergenza in questo stato di ansia e non conoscenza delle cose , a cominciare da quelle scientifiche.
    il caos e l’ignoranza invece sono e restano DA SEMPRE , il substrato indispensabile al potere per tenere sotto il suo controllo il resto … “sempre per il bene dell’umanità”

    Cordiali saluti
    Giancarlo

  9. Lorenzo

    Segnalo questa notizia:

    “In un momento come quello attuale dove si cerca di convogliare l’ attenzione del pubblico a buone pratiche di risparmio energetico ed efficienza e renderlo attore protagonista nella battaglia contro il surriscaldamento globale, il ministro all’Ambiente dell’Irlanda del Nord, Sammy Wilson, avrebbe vietato la diffusione di una campagna pubblicitaria che aveva per l’appunto la finalità di attirare l’attenzione sull’urgente problema. La spiegazione è stata semplicemente – scrive il giornalista dell’Independent – che il politico irlandese non crede che il fattore antropico sia la causa principale del processo climatico. Secondo il MP di Westminster messaggi come quelli che suggeriscono che lo spegnimento di un apparecchio televisivo piuttosto che la messa in stand-by potrebbe salvare il pianeta, sono un “evidente nonsense”. Il ministro ha spiegato di essere assolutamente a favore di una maggiore consapevolezza sul risparmio energetico nella popolazione irlandese ma che il legame tra emissioni di anidride carbonica e il riscaldamento globale sia una questione prettamente da dibattere a livello politico.”

    Fonte: http://www.rinnovabili.it

    Evidentemente c’è anche qualcuno che crede che per promuovere giuste politiche ambientali non sia necessario indottrinare la popolazione con teorie scientifiche non dimostrate.

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