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CM cresce. CM cambia.

Tutto cambia, ma proprio tutto. Noi di CM, nello specifico, cerchiamo di far cambiare le cose in meglio. Resta il fatto che bisogna cambiare. Se paragoniamo le poche decine di letture di qualche anno fa, con le migliaia di oggi è inevitabile che gli strumenti adottati allora, oggi si rivelino insufficienti. Da un lato l’evoluzione tecnologica di questo sito che, per inciso, è in continuo divenire: nuova piattaforma software, nuovo hosting, nuovo hardware (estremamente più performante). Dall’altro lato, una estensione del concetto di blog. Difficilmente oggi possiamo definire blog, Climatemonitor.

L’aumentare del tasso di circolazione delle informazioni, dei link, dei backlink rende necessaria una razionalizzazione. Non fosse altro per la risorsa tempo, essendo l’unica – l’unica – che purtroppo non ha potuto subire processi di miglioramento. Al momento non siamo riusciti ad aumentare le ore a disposizione del ciclo circadiano. Abbiamo provato ad arrivare a 30 ore giornaliere, ma ci siamo purtroppo fermati a 24.

Ed è in questo contesto che arriva la prima novità. A decorrere dalla mezzanotte di oggi, i commenti, tutti i commenti, smetteranno di essere pubblicati automaticamente, per poi essere *eventualmente* da noi moderati dopo. D’ora in poi, ogni commento entrerà nella coda di moderazione e ne uscirà solo nel momento in cui un amministratore riuscirà a leggerlo e pubblicarlo. Abbiamo i nostri buoni motivi, principalmente legati alla crescente complessità dei commenti che ci inviate e che richiedono una attenta analisi di quello che scrivete, perchè “ogni tanto” qualcuno tracima dalla nostra policy.

E’ un fatto strano quello che vi stiamo prospettando? Affatto, la maggior parte dei blog segue questa politica (vedi RC e WUWT). Semmai eravamo noi la voce fuori dal coro. Tant’è.

La seconda novità è che a breve apriremo le registrazioni al sito. Sia chiaro, il 99% dei contenuti sarà raggiungibile anche senza registrazione e quest’ultima non comporterà nulla. In futuro vedremo se dedicare un articolo di approfondimento a quei lettori che, talmente affezionati, si saranno registrati sul sito. In attesa di creare contenuti speciali e gratuiti per gli iscritti al sito (un po’ come sui forum), la registrazione ci consentirà di conoscervi e conoscerci meglio.

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Published inIn breve

3 Comments

  1. Grazie a tutti voi. Direi che poter leggere commenti sempre più strutturati, come sta accadendo ultimamente, sia la ricompensa più grande per me e per Guido Guidi.

    CG

  2. Guido Botteri

    Credo che il fanatismo si basi su poche idee, poco pensate, poco confrontate, poco approfondite. Da questa incapacità di dialogo esce la violenza, prima verbale, poi magari anche oltre. Ma sempre sulla base di un pensiero povero, incapace di accettare opinioni diverse.
    “E’ così, e basta !”
    Viceversa approfondisce molto di più i propri pensieri e quelli altrui chi è uso confrontarsi, mettersi in gioco, discutere con coloro che hanno idee diverse, senza per questo doverli etichettare come cretini o criminali, o disonesti, ma semplicemente portatori di un diverso punto di vista.
    Tra intolleranti di idee diverse il confronto degenera nella lite, se non nella rissa, mentre tra persone democratiche e dalla mentalità aperta il confronto costringe ognuno a scavare nelle proprie certezze, per spiegarle a chi queste certezze non condivide.
    E questo lavoro non può che migliorare chi lo fa, perché non si ferma più all’ovvio, e cioè a ciò che sembra ovvio a lui, ma forse non ad altri.
    Ho sempre considerato perciò una fortuna poter contare su forti pensatori, preparati ed intelligenti, che non condividessero le mie idee.
    Ho la presunzione di aver ragione, e per questo non temo nessuno, forte della saggezza di Catone (“tene rem, verba sequentur”). Certo, se ho ragione, in un modo o nell’altro riuscirò a difendermi anche da una persona molto più preparata di me, ma che abbia torto.
    E se invece avessi torto ?
    Meglio ancora, eliminato l’errore, il mio pensiero non potrà che essere migliore.
    Bisogna essere grati a chi ti dimostra che sbagli, perché da quel momento in poi farai uno sbaglio in meno.
    La furbizia sta nel non affezionarsi ai propri errori.
    Proprio per questo non tollero certi atteggiamenti, come il ricorso agli ipse dixit, e frasi come “the debate is over”,soprattutto in un campo in cui credo dobbiamo tutti, anche i più esperti, imparare ancora molto.
    Proprio per questo sto trascurando studi che mi interessavano molto, e dedico tanto tempo a leggere e studiare in questo campo. Perché non mi piace l’aria che tira.
    Proprio per questo mi piace invece CM, perché, al di là di avere o non avere proprie convinzioni, dà spazio al dialogo, e dimostra vero amore per la Scienza, quella con la “S” maiuscola, quella che adegua quel che pensa ai dati che arrivano dal campo, e non adegua quei dati ad idee precostituite in partenza.
    Approfondire questi argomenti è un bene comune. Si possono condividere dei dati, pur riservandosi (anche molto) diverse interpretazioni. E un sano scontrarsi civilmente su queste non può che migliorare tutti, sia chi scrive, che chi legge, mettendo a disposizione idee diverse, e diversi ragionamenti, che ognuno può valutare come vuole.
    La Scienza infatti, non ha bisogno di dogmi, ma di verifiche.
    Secondo me.

  3. Alvaro de Orleans-B.

    Re l’evoluzione di CM, un commento personale diretto al suo gruppo direttivo.

    Perchè sono attratto da CM e lo considero uno dei siti più “consultabili” sul tema clima, e non solo in lingua italiana?

    1. Perché non è a priori schierato a favore o contro teorie climatiche.

    2. Perché aiuta a capire quale informazione o ricerca sul clima è possa essere manipolata e perché (keep research honest).

    3. Perché promuove la partecipazione, spesso molto stimolante, dei lettori.

    4. Perché tutto questo lo fa in modo simpatico, mai arrogante.

    Secondo me avete un grande potenziale!

    Cordialmente,
    Alvaro

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