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Il clima fa anche di testa sua

Il clima ha una sua dinamica naturale. Questa è la scoperta del secolo. Attenzione però, perché dietro l’angolo si celano come al solito delle brutte sorprese. Qui di seguito un lancio ANSA di lunedì scorso:

10:38 – La Niña potrebbe portare siccit e inondazioni 25.10.2010

(ANSA) –

BRUXELLES, 25 OTT – Nel corso dei prossimi quattro mesi, il fenomeno meteo della Nina potrebbe portare condizioni anomale in diverse aree del Pianeta, come inondazioni, siccita e temperature al di sopra o al di sotto della media.

E questa l allerta lanciata dall Organizzazione meteorologica mondiale, agenzia Onu, che sta osservando lo sviluppo della Nina, che provoca un anomalo raffreddamento delle acque del Pacifico tropicale centrale ed orientale, all opposto del fenomeno del Nino, che invece le riscalda. Entrambi possono durare anche 12 mesi o piu , modificando la normale circolazione atmosferica delle piogge, con un impatto diffuso sul clima in diverse parti del mondo. Anche se però la Nina attuale presenta delle similitudini con il passato, i suoi effetti potrebbero cambiare rispetto a quelli gia osservati, a causa della sua potenziale influenza insieme ai fattori locali. Generalmente, con la Nina le precipitazioni aumentano nel Pacifico equatoriale occidentale, Indonesia e Filippine, mentre sono quasi assenti nel Pacifico orientale equatoriale.

Condizioni piu umide del normale tendono a prevalere nel periodo fra dicembre e febbraio nella parte settentrionale del Sud America e in Sud Africa, e durante il periodo fra giugno e agosto nell area Sud orientale dell Australia. Una maggiore siccita viene invece osservata, fra dicembre e febbraio, lungo la costa dell Ecuador, il Peru Nord occidentale e l Africa orientale equatoriale e nel periodo fra giugno e agosto nel Brasile meridionale e in Argentina centrale. La Nina contribuisce ad anomalie meteo in tutto il mondo, portando a raffreddare ulteriormente le temperature fra dicembre e febbraio in paesi come Canada e Alaska, Giappone, Brasile del Sud, mentre fra giugno e agosto rende piu miti India, Asia Sud orientale, la costa occidentale e il Nord dell America del Sud, porzioni di America centrale e il Golfo di Guinea. Quasi tutti i modelli meteo – riferisce Wmo – prevedono una prosecuzione e un possibile ulteriore rafforzamento di questa Nina per i prossimi 4-6 mesi, in particolare nel primo trimestre del 2011.

Qualcuno capisce cosa significa la frase evidenziata? I “fattori” locali sono contadini? Oppure si parla della morfologia del territorio che da sempre fa la differenza negli eventi atmosferici?

Vedremo, speriamo qualcuno si ricordi di queste considerazioni quando ci sarà da commentare eventuali “piogge mai viste” o “siccità sempre più tremende”.

Qui, sul sito del Climate Prediction Center della NOAA le ultime previsioni. Di seguito l’ultima immagine disponibile.

Fonte CPC NOAA
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3 Comments

  1. Bertozzi Davide

    temperature al di sopra o al di sotto della media …ma quale media
    dovremmo registrare per accontentare questi signori?Quella 60-90?,no!
    troppo fredda!oppure quella attuale?No!troppo calda!…come diceva il
    buon Totò:ma mi faccia il piacere!

    • CarloC

      Più che altro, mi sembra che le temperature siano sempre, per definizione, al di sopra o al di sotto della media 🙂

    • Guido Botteri

      Vero, ma perché dovrebbero essere rigorosamente ferme ? Cosa dovrebbe incollarle, senza dargli la possibilità di oscillazioni ?
      e perché, se una temperatura aumenta, si deve pensare che aumenterà fino ad andare tutti arrosto ?
      E perché se una temperatura scende si dovrebbe temere l’arrivo di una glaciazione ?
      Io penso che il pianeta abbia un suo “termostato”, che però non agisce istantaneamente, ma richiede un po’ di tempo per rimettere tutto a posto.

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