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Areare il locale prima di soggiornarvi

Questa frase mi ha sempre fatto sorridere. La si trova specialmente sui prodotti che dovrebbero tener lontane le zanzare durante le notti d’estate, e di fatto scagiona i produttori non tanto dal fatto che le sostanze disperse possano essere nocive e quindi se ne deve fare un uso prudente, quanto piuttosto dal fatto che i prodotti non funzionano. Cioè, funzionerebbero pure se dopo non si dovessero aprire le finestre per far tornare l’aria salubre permettendo alle zanzare i rientrare.

A breve la troveremo anche sulle lampadine a basso consumo, quelle che stanno invadendo il mercato e che hanno già beneficiato di molti provvedimenti di legge per facilitare il processo di sostituzione con le vecchie lampadine a incandescenza. Per far bene all’ambiente abbiamo bisogno di consumare meno, per cui benvenuta la nuova tecnologia, anche se essendo forse ancora immatura, costa un botto.

Passi per il solito passaggio nelle nostre tasche, in fondo potremmo scegliere di stare al buio e spendere ancora meno, però non si può passare sempre per scemi. Ma come, proprio ora che finalmente le vendono (sempre a carissimo prezzo per carità) anche dal droghiere, scopriamo che le lampade a basso consumo sono piene di metalli pesanti e dunque potenzialmente altamente nocive. Il problema è duplice. Bisogna stare attenti in caso di rottura, perché si disperde una discreta quantità di mercurio nei locali, e devono essere necessariamente smaltite come rifiuto speciale quando smettono di funzionare, come le batterie esauste. Dove poi vadano a finire dopo che i ligi cittadini hanno fatto il loro dovere non è dato saperlo, però non credo le spediscano su Marte.

Il direttore dell’agenzia tedesca per la salvaguardia dell’ambiente fa sapere: “Non è accettabile che un prodotto sicuro venga sostituito con uno potenzialmente pericoloso. Nel caso in cui l’industria non riesca a offrire lampade a risparmio energetico a prova di rottura e senz potenziale pericolo per i consumatori, è impensabile proseguire con il divieto per le lampadine tradizionali”. I tossicologi interpellati sostengono però che il rischio sia remoto e trascurabile e dunque pare che in questo caso non sia necessario applicare l’adorato principio di precauzione. Tra i consigli leggiamo però che se una lampada a risparmio energetico dovesse rompersi, occorre areare subito l’ambiente, raccogliere i vetri con guanti di gomma, spazzare tutto accuratamente e non usare l’aspirapolvere. Nel dubbio, chiosano, meglio non usarle nei locali a rischio di rottura, come le camere dei bambini.

Che spettacolo.

Leggete tutto qui.

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Published inIn breve

6 Comments

  1. Effettivamente mi chiedo come mai, prima di istituire il divieto delle lampade ad incandescenza, non abbiano aspettato un miglioramento del rapporto prezzo/prestazioni delle lampade a LED, anche per uso casalingo.

    Reply
    Come mai? Pressione dei movimenti ambientalisti (FAP nelle auto docet), business alla grande e ti chiedi come mai?
    gg

    • Fabio Spina

      Quello sarà un ulteriore passaggio. La tecnica è analoga ormai al sistema discografico: prima i 78 giri, poi i 33 giri, poi le cassette, poi il CD ora l’mp3, ma mia figlia e mia moglie si sentono sempre le canzoni di Renato zero o altri “passati”. Con la scusa di progredire ti cambiano la cornice ma il quadro che ti vendono è sempre lo stesso per soddisfare lo stesso bisogno. Negativo per l’aspetto consumistico, la faccia positiva è che così si muove l’economia invece di far la guerra (tecnica che è stata utilizzata fino a pochi decenni fa). Se lo dicessero chiaramente senza far spaventare le persone con “la fine del pianeta” per far sostituire continuamente elettrodomestici, auto, TV, etc. vivremo tutti più sereni e senza bisogno dei “fanatici verdi” che ti fanno la morale su quante volte tiri lo sciacquone al giorno. Ciao

  2. No, la candelina genera CO2, non vorrete mica che il bambino contribuisca al global warming 🙂

    • Guido Botteri

      …e il bimbo borbottò:
      – Qui mi vogliono tenere all’oscuro ! – 🙂

  3. Guido Botteri

    Scusami, Guido, ma vorrei capire. scrivi:
    [ Nel dubbio, chiosano, meglio non usarle nei locali a rischio di rottura, come le camere dei bambini. ]
    Ma, stando la proibizione delle lampadine di vecchia tecnologia, voluta dai premurosi, zelanti e solerti tutori del pianeta, se nelle camere dei bambini non dobbiamo mettere le lampadine ecologiche…li lasciamo al buio, o ci mettiamo una bella candelina ? 🙂

    • Fabio Spina

      Non ricordate che i termometri a mercurio sono stati messi al bando dalla UE perché la loro rottura durante la misura poteva nuocere gravemente la salute, es. http://www.altroconsumo.it/starbene/addio-ai-termometri-a-mercurio-s236073.htm , quindi tra qualche hanno vedrete che metteranno al bando anche quest’ultime lampadine. O meglio, si faranno le lampadine euro 1, poi euro 2, etc. Mi aspettavo che lo sviluppo dell’ambientalismo sarebbe stato il ridurre la sostituzione e/o consumo degli oggetti es. cambio olio auto ogni 10000o KM, cambio auto ogni 20 anni, etc. Invece il rischio è che il tutto sia ad uso e consumo solo di una visione di produzione. Buona Domenica.

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