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Ecolobotomia

Non sono uscito di senno, ammesso che vi sia mai entrato, vi riporto nel titolo soltanto una felice intuizione di Brendan O’Neill, editore di Spiked On Line. Facebook, che passione! Il nostro editore ha aperto per gioco un gruppo sul social network più in voga del momento dal titolo “La negazione del cambiamento climatico è un disordine mentale” e, non ci crederete ma tra quelli che hanno aderito alcuni lo hanno fatto per gioco, altri perchè sono convinti che sia vero. Qualcuno è arrivato a proporre che vengano praticate delle ecolobotomie, per eliminare quella parte del cervello che si ostina a negare. Un altro scrive: Grazie a Dio ho trovato questo gruppo!

L’iniziativa di un burlone? Neanche per sogno, considerato il fatto che alla University of West England di Bristol è stata organizzata una conferenza che affronti non già i barbosi temi poco scientificamente probabili del catastrofismo climatico, quanto piuttosto le ragioni sociologiche del dissenso. Non a caso sarà il centro studi sociali dell’università a guidare le danze, riunendo fior di cervelli esperti di comportamento. Psicoterapia, ricerca sociale, attivisti del cambiamento climatico ed eco-psicologi. Queste le professionalità (?) che saranno espresse nel week end di discussione.

Ebbene sì, questa è l’ultima trovata dell’elite dell’ambientalismo più sfrenato, dei guru del sapere climatico, delle cassandre dei giorni nostri. Non c’è niente da fare, siamo sempre un passo indietro. Mentre in Italia si dibatte sulla leggittimità di un convegno sul clima organizzato da un gruppo parlamentare che casualmente è al governo del paese, in Inghilterra la pratica la lasciano sbrigare ad un centro di studi sociali. Obbiettivo dichiarato, indagare la manifesta anormalità di chi nega l’origine antropica del riscaldamento globale. Giuro che è tutto vero e non si tratta di una versione british dell’appendice ambrosiana del carnevale milanese, tantomeno trattasi di pesce d’aprile anticipato. Dissenzienti al microscopio (il prossimo che usa la parola negazionista su questo blog sarà escluso a vita dalle discussioni), come si fa per il ceppo dell’influenza Australiana.

Vi spiego la teoria. Nella nostra beata demenza di irresponsabili, avremmo compiuto un gran salto all’indietro nell’evoluzionismo, tornando ad usare solo quella parte del nostro cervello pienamente istintiva e godereccia (sesso, droga e rock and roll), propria addirittura dei nostri avi cavernicoli. Per questo gli illuminati eco-consapevoli, consci di controllare al meglio la fetta di materia grigia sede del raziocinio, si ergono una volta di più a paladini della ragione e di lassù guardano con distaccato sdegno alla demenza del popolo bue proponendo terapie di massa a colpi di certificati di credito delle emissioni.

Abbandonato ogni tentativo di far passare per assodato a suon di numeri ciò che invece dimostra che sono loro a dare i numeri, si passa ad identificare chi vorrebbe capirci qualcosa di più come affetto da patologia morale o addirittura mentale. Tutto ciò è rassicurante, -ripeto, non sono impazzito- e lo è almeno per due ragioni. La prima: la scienza dell’ambientalismo sfrenato e del catastrofismo climatico non è scienza, per cui meglio parlare d’altro. La seconda: l’elite o auto presunta tale di quanti pensano di aver sempre qualcosa da insegnare e mai nulla da imparare ha gettato la maschera. Ora i ruoli sono chiari e sappiamo che con un pò di sane regole e qualche seduta di psicoterapia la loro guida illuminata salverà il mondo dalla nostra sventatezza. Possiamo stare tranquilli, non ci sarà più neanche bisogno di vera informazione (ce n’è mai stata in argomento?), perchè i pazzi non possono essere dissuasi dalla loro follia, vanno curati con iniezioni di buon senso e tante, tante regole scritte e promulgate dai saggi color clorofilla.

Mi sento un pò come deve sentirsi quel tale che entrando contromano in autostrada continua a ripetersi: Un pazzo? Ma qui è pieno di pazzi!

NB: Grazie a Maurizio Morabito per la segnalazione, tra pazzi si sa, bisogna darsi una mano.

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Published inAmbienteAttualitàSegnalati

19 Comments

  1. Claudio Costa

    @ Max

    Sempre su chi vuole il nuke e aborra il carbone pulito

    Questo è Hansen ( non so chi sei Max ma penso che tu sappia chi sia il soggetto)

    http://www.columbia.edu/~jeh1/mailings/20081121_Obama.pdf

    “Dì ad Obama la verità ma la verità tutta intera.”

    Ci sono affermazioni come stermino di massa di tutte le specie compresa l’umanità, per la sete o per le inondazioni.
    Abbiamo raggiunto le temperature del massimo olocenico( non mi risulta) la maggior parte della CO2 prodotta dall’uomo resta nell’aria per 1000 anni (non mi risulta, perchè non 5000 anni già che c’era).
    Ho appena finito di leggere “Mondo sommerso” di Ballard (fantascienza con catastrofismo climatico) leggendo Hansen mi sembrava di leggere Ballard.
    La domanda che mi sorge spontanea è: “e se Hansen fosse un fanatico? uno che si è martirizzato per salvare l’umanità…perdendo di vista la razionalità?”

    Forse, forse NO.

    Perchè per salvare il mondo la soluzione c’è, è lo stesso Hansen che ce lo dice: il nucleare! ( lo sapevo che era un nuclearista!)

    Ma non basta, servono risparmio energetico, migliore efficienza ( e grazie, ce lo deve dire Hansen?) ma anche la carbon tax per sostenere le rinnovabili.

    E perchè mai la carbon tax ( ogni tanto è proposta anche per gli allevamenti) dovrebbe salvare il pianeta dallo stermino di massa?

    Hansen propone di fare una carbon tax per sostenere le rinnovabili, ma poi dice che i proventi della carbon tax vanno distribuiti alla gente e ai bambini, quindi l’energia da fossile costerebbe di più ma la gente avrebbe più soldi per usare più energia…

    Mah!

    Boh!

    Non sono un economista ma mi sembra un giro soldi, dagli industriali che consumano molta energia ai loro operai che si beccano i proventi della carbon tax. La stessa cosa vale per chi ha la casa e la macchina più grande ecc (suona communist!)

    Più che rivoluzione verde direi rossa!

    “Anche i pomodori sono verdi e poi diventano rossi”
    G Andreotti ( a giustificare la scelta di fare il governo senza i verdi)

    Certo che se la carbon tax aumentasse il costo dell’energia di un fattore 11 beh allora converrebbe il fotovoltaico che adesso costa 10 volte di più.

    E come mai un climatologo si mette a fare i piani energetici per Obama?

    Mi affretto a fare testamento, non vorrei morire di sete o per un tornado ….

  2. flaviob

    Ringrazio vivamente Guido Guidi per la simpatica risposta, soprattutto sul colorito e apprezzabilmente diretto.
    Ritengo che se ci fosse una informazione corretta ed una scientifica basata su ipotesi equilibrate, a nessuno di noi verrebbe in mente di protestare, anche in maniera colorita. Molto spesso mi sento profondamente offeso per le oscenità riportate dai media. Molte informazioni, forzatamente deviate,le considero uno “scippo” alla crescita culturale delle nuove generazioni.
    Ma che mondo e che esempio offriamo ai nostri figli, se prima dell’inquinamento insegnamo loro che la menzogna e la manipolazione possono portare lontano?
    Ben venga un mondo di pazzi con il coraggio di dire la verità, e soprattutto che insegnano ai nostri figli che il mondo ci è stato dato in custodia e come tale va rispettato per quelli che verranno. In fin dei conti tutto ciò che ci viene dato è un affitto temporaneo delle cose, perchè raccontare tante bugie?
    Cordiali saluti
    FlavioB

  3. @ Costa
    Ok, non ho problemi a restare nell’oblio, anzi mi ci trovo proprio bene.
    @ Max
    Ho letto l’articolo di GP sul convegno. Dice tutte cose vere, compreso il fatto che alla fine dell’estate australe il ghiaccio è al minimo dell’estensione stagionale e gli iceberg si staccano. Questa sì è la scoperta del secolo. Mi domando se l’autore, che invoca il peso delle altrui pubblicazioni (con me vince facile perchè non ne ho) avrebbe voglia di pubblicare questa mirabolante scoperta su qualche eminente rivista scientifica. Chissà magari la accetterebbero pure 🙂
    gg

  4. Claudio Costa

    Vorrei ricordare che la campagna liberi da OGM è stata finanziata dalla COOP (1 milione di euro) che subito dopo è uscita sul mercato con il latte ogm free, filiera costruita molto prima della campagna alla faccia del conflitto di interessi. Ricordo che la Coop e DeBenedetti (repubblica espresso…sorgenia) sono i primi finanziatori del pd

    Trovate tutta la storiella qui

    http://biotecnologiebastabugie.blogspot.com/2007/12/questione-di-pelle-degli-altri.html

    Claudio, evidentemente le storie recenti non hanno fatto grano salis, tanto per restare in argomento alimentare. Da moderatore di questo blog esigo che non si facciano accuse, nomi o congetture politiche di alcun genere. Di più, non sono ammessi riferimenti ad alcuna forza politica nazionale o internazionale. Esistono gli strumenti per far eventualmente valere le proprie tesi, questo spazio NON è uno di quelli. Il nostro ambito di discussione è già di per sè molto vasto, non c’è ragione di ampliarlo ulteriormente con ingiustificate polemiche politiche.
    Guido Guidi

    • Beh, però il link al nostro post potevi anche non cancellarlo. Di sicuro diceva cose più sensate di greenpeace che di cantonate (specie sugli OGM) ne prende una dietro l’altra.

      Ciao
      BBB!

  5. Claudio Costa

    Segnalo di greepeace l’articolo sul congresso di Roma

    http://www.greenpeace.org/italy/ufficiostampa/comunicati/zichichi-clima

    Cito
    “E’ semplicemente ridicolo che un esiguo gruppetto di scienziati, che sul tema clima non hanno mai pubblicato nulla di rilevante, e di politici, ansiosi di difendere alcuni interessi particolari”

    Guido sei destinato all’oblio! ( dove aver incassato i proventi degli interessi particolari ovviamente)

    http://www.greenpeace.it/parmigiano/

    Questo invece è il ricatto sul parmigiano, noi suinicoltori (assosuini) siamo fortemente preoccupati che tocchi anche al consorzio del prosciutto Parma San Daniele perché contro la disinformazione del fanatismo ambientalista la zootecnia non ha strumenti di difesa.

  6. Claudio Costa

    @ Max
    “scusate per l’intervento controcorrente (non sugli argomenti proposti dal post di Guido, che condivido in pieno), ma come ho già ripetuto in passato proprio su queste pagine, lasciate cortesemente i vostri velati insulti nei confronti di greenpeace ( o assimilabili) fuori da queste pagine di discussioni, se ne può anche criticare la posizione politica o la scelta culturale, ma parlare di ricatti e di forconi lo trovo pretestuoso, stupido e infantile;”

    C: Attento Max che l’insulto lo hai lasciato tu e neanche velato!

    Invece è un ricatto vero e prorio, come è stato un ricatto la campagna dei greenpeace per obbligare il consorzio del parmigiano e quindi gli allevatori, a produrre ogm free,adducendo agli ogm tossicità inesistenti.

    http://alternativenergetiche.forumcommunity.net/?t=20065383

    trovi la critica a greenpeace nel mio post Inviato il: 29/9/2008, 13:57

    “garantire un aumento di circa il 25% nell’utilizzo di energia rinnovabile nella propria azienda. …….”

    C. E questo è un doppio ricatto, perché no ha nulla a che fare con la mitigazione climatica, perché si può produrre energia senza emissioni anche da fonti non rinnovabili ad es con gli impianti a sequestro e ce ne sono già tre in produzione.

    “in fin dei conti si stanno sforzando di promuovere un modello di ciclo produttivo meno inquinante”

    C Eh no Max chi confonde ancora le emissioni di CO2 con quelle degli inquinanti fa un errore e sa di farlo basta pensare al metano.

    “e meno dispendioso di risorse prime, con meno rifiuti da gestire e smaltire, nell’ambito dell’Information Technology, rivolgendo appelli e stimolando iniziative in questo senso nelle grosse multinazionali del settore” se questo può servire ad orientare le scelte del mercato dei cinsumatori verso prodotti più verdi”, beh, ben venga questo e altro”

    C: E’ un ricatto non uno stimolo! A me ricorda, ed è un a mia opinione, la stella gialla attaccata ai cappotti, chi non seguirà i dettami di greenpeace avà il bollino nero, e sarà infamato, gli altri il verde e sarà glorificato. Il tutto nel miraggio di una mitigazione senza alcuna dimostrazione scientifica ( Izrael vice presidente IPCC) e ottenendo anche se vera una diminuzione di qualche centesimo di grado delle temperature entro il 2100.

    “anche il nucleare rientra in questa linea di pensiero? io dico di sì…..”

    Ti consiglio questa lettura

    http://alternativenergetiche.forumcommunity.net/?t=25162814

    Poi magari ne riparliamo su chi spinge il nuke, io ad es per l’Italia adesso sceglierei il carbone pulito, non certo le rinnovabili che costano da 10 a 20 volte di più

  7. max

    Guido, il tono dei comunicati di Greenpeace è volutamente e dichiaratamente provocatorio, ti ricordo però che le azioni di cui si rendono protagonisti, non hanno mai provocato danni a persone o cose, né mai hanno oltrepassato i limiti della legge, checché se ne vada dicendo in giro….tant’è vero che tutti gli attivisti arrestati, vengono sempre rilasciati senza nessuna condanna a loro carico…..
    🙂

  8. @ Max
    Condivido il tuo punto di vista, anche se ci sono delle cose che faccio fatica ad accettare. Dei punti elencati gli ultimi due sono condivisibili. Se le aziende riducono il loro tasso di emissione a spese loro ben venga. Non potrà far male e forse farà anche bene. Che aumentino la quota di energia rinnovabile impiegata (ammesso che qualcuno la produca) parimenti va bene. Con le presunte pressioni perchè sia rispettato Kyoto però la faccenda comincia a piacermi molto meno. Non entrerò per l’ennesima volta nella polemica del Kyoto sì Kyoto no, ma non credo che il sitema “fare lobby” sia lecito. Neanche per sconfiggere altre lobby. I governi devono decidere sulla base dei fatti e non dei condizionamenti siano essi verdi come le foglie o verdi come i dollari. Così non si va da nessuna parte.
    Sul fatto che GP sia una onlus no profit poi ci sarebbe da discutere. Al riguardo bisognerebbe sapere come le due anime del movimento internazionale si siano “adattate” al sistema fiscale d’oltreoceano, palesando una certa dimestichezza con gli stessi ambienti che si vorrebbero combattere o, se si preferisce, condizionare.
    Ciò detto, posto che la faccenda dei forconi era una metafora esplicita (pur se di dubbio gusto), dal tono del comunicato e dalle azioni di cui si rendono protagonisti non mi sembra che neanche loro vadano tanto per il sottile. Facciamo così, i forconi restino sulla rastrelliera, noi limitiamoci all’alfabeto.
    Grazie Max.
    gg

  9. max

    scusate per l’intervento controcorrente (non sugli argomenti proposti dal post di Guido, che condivido in pieno), ma come ho già ripetuto in passato proprio su queste pagine, lasciate cortesemente i vostri velati insulti nei confronti di greenpeace ( o assimilabili) fuori da queste pagine di discussioni, se ne può anche criticare la posizione politica o la scelta culturale, ma parlare di ricatti e di forconi lo trovo pretestuoso, stupido e infantile;

    riporto il copia e incolla direttamente dal sito italiano di Greenpeace:

    “…Greenpeace ha invitato alla sfida Cisco, Dell, Fujitsu, Google, HP, IBM, Intel, Microsoft, Nokia, Panasonic, Sharp, Sony, Sun Microsystems, Toshiba, Fujitsu, Nokia, Microsoft e Sharp.

    Il 2009 sarà un anno fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici. A dicembre, i leader europei si riuniranno a Copenhagen in un incontro chiave per stabilire le fasi successive del Protocollo di Kyoto e i passi comuni per far fronte alla questione climatica. Sono numerose e potenti le lobby dei gruppi industriali impegnati contro il raggiungimento di una normativa globale. Per questo le aziende devono assolutamente vincere questa sfida.

    L’ICT è un settore chiave nella lotta ai cambiamenti climatici e consentirebbe una riduzione delle emissioni del 15 per cento rispetto agli scenari tendenziali di riferimento. Bisognerà andare oltre il “business as usual” e assumere iniziative importanti sul proprio ciclo produttivo fino agli articoli finali.

    Sfidiamo gli amministratori delegati delle aziende a:
    – dimostrare pubblicamente il loro supporto per un accordo forte su Kyoto;
    – fare lobby sui governi nazionali per supportare un regolamento forte, globale e obbligatorio su Kyoto;
    – ridurre del 20% entro il 2012 le emissioni di CO2 della propria azienda;
    – garantire un aumento di circa il 25% nell’utilizzo di energia rinnovabile nella propria azienda. …….”

    ———————————————

    ora, dato che greenpeace è una Onlus no profit che si basa essenzialmente sul volontariato, e che ha una linea culturale di stampo ambientalista ben precisa e priva di equivoci (condivisibile o meno, non importa), non ci trovo nessun tentativo di ricatto in questa come in altre iniziative

    vedi ad es:
    http://www.greenpeace.org/italy/news/iaad

    o segnalazioni
    http://www.greenpeace.org/italy/news/santuario-balene

    poi, dato che lo scopo finale di queste iniziative, indipendentemente dal proprio credo politico-scientifico-climatico, dovrebbe essere condiviso da tutti, (in fin dei conti si stanno sforzando di promuovere un modello di ciclo produttivo meno inquinante e meno dispendioso di risorse prime, con meno rifiuti da gestire e smaltire, nell’ambito dell’Information Technology, rivolgendo appelli e stimolando iniziative in questo senso nelle grosse multinazionali del settore), se questo può servire ad orientare le scelte del mercato dei cinsumatori verso prodotti “più verdi”, beh, ben venga questo e altro;
    e mi sorprende che chi spesso parla su questo blog con tanta cognizione di causa e preparazione, di fronte a queste iniziative fa la levata di scudi, senza invece scandalizzarsi più di tanto però di fronte a problematiche ambientali e mala gestione del territorio concrete, reali e costosissime per le tasche degli italiani e non solo (e non parlo di AGW);

    chiudo qui la polemica, e mi scuso se sono andato fuori dal seminato;

    flaviob, riprendo la tua frase di chiusura
    “….qui si stanno facendo scelte energetiche ed economiche sulla base di colossali menzogne….”

    anche il nucleare rientra in questa linea di pensiero?

    io dico di sì…..
    :-)))

  10. @ Flavio
    penso che con un tono colorito ed apprezzabilmente diretto, hai riassunto il contenuto di molti post a mia firma di Climate Monitor.
    gg

  11. flaviob

    Egregio Guido Guidi,
    un illuminato scienziato, nobel per la chimica scopritore della PCR, è stato bollato come dici tu “pazzo” solo per il fatto di aver citato ai membri dell’IPCC che il sole sarebbe il responsabile dei cambiamenti climatici del nostro pianeta. La Co2 sarebbe responsabile forse dell’1-2% di tali cambiamenti, ammettendo che tale aumento avvenisse per attivita correlate all’attività umana. Cosa pretendi che faccia l’apinione pubblica, quando, manipolata e portata, grazie ad un informazione deviatamente catastrofista( rende molto di più ndr..)al mono pensiero, pensi di ritrovare una verità diversa da quella riportata dai tg serali, secondo i quali “oggi nevica è colpa del GW”? Il problema non si pone più in termini scientifici, ma dal mio punto di vista economico. Anch’io sono d’accordo che inquinare meno sarebbe un buon lascito per i nostri figli, ma qui si stanno facendo scelte energetiche ed economche sulla base di colossali menzogne.

    Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi.
    Cordiali saluti
    Flavio

  12. Lorenzo Fiori

    Non si può contestare la capacità spettroscopica della CO2 di assorbire nell’infrarosso, semmai si può contestare la ‘sensitività climatica’ o la possibilità di ‘saturation’, ma qui un chimico come fa a saperne più di un climatologo se queste sono cose strettamente da climatologo?

    Più precisamente i Prof.Battaglia è un ‘chimico ambientale’, il ‘chimico del’atmosfera’ ‘dovrebbe’ esssere qualcosa di ancora più specifico…ma questo non è poi così grave…
    Battaglia però prende posizione sul peso delle forzanti naturali i famosi cicli naturali), valutazioni che non sono certo appannaggio di un chimico bensi più propriamente di un fisico-climatologo…

    I giornalisti invece parlano sulla base di fonti scientifiche (ahimè) più o meno fondate…

    Quanto al metano è notizia recente che sia tornato a salire dal 2007 in maniera brusca:

    http://blogeko.libero.it/2008/effetto-serra-il-metano-nell-atmosfera-e-2007/

    qualcuno ha ipotizzato che la stasi della crescita della concentrazione del metano fosse dovuta al miglioramento di efficienza nelle perdite dei gasdotti…
    Del resto se gli allevamenti costituiscono invevitabilmente e indubbiamente una fonte di immissione di metano e se la quantità totale in atmosfera è rimasta la stessa necessariamente qualche altra fonte deve essere venuta meno, a parità di capacità di riassorbimento da parte del sistema…

  13. Claudio Costa

    Siccome tra le aziende bollate come causa di catastrofi naturali ci sono gli allevamenti, e questo senza alcun fondamento scientifico, volevo dire a quelli di greepeace che li aspetto , e con me altri 5000 allevatori della copagri con i forconi!

    (i forconi sono una metafora, lo sottolineo visto le ultime intimidazioni di querela legale basata sul nulla)

  14. Claudio Costa

    Volevo segnalare, a proposito, questa iniziativa di greenpeace

    http://medialab.sissa.it/scienzaEsperienza/notizia/2009/mar/Uesp090306n003

    Io lo reputo un vero e proprio ricatto, del tipo: “chi non farà quello che NOI PALADINI DELL’AMBIENTE abbiamo deciso si debba fare sarà bollato come ditta inquinante, e con il nostro tam tam mediatico sarà infamata e danneggiata nell’immagine, e quindi nelle vendite.”

    Vorrei inoltre far notare la vignetta dove dei signori con dei sacchi di carbone in mano picchiano un ambientalista impedendogli di parlare, che è esattamente il contrario della realtà visto i commenti al congresso di Roma trasformato in un sabba demoniaco o un pretesto per fare cabaret satirico climatico(e in questo Caserini è maestro gle ne va dato atto)

    Vorrei ricordare la frase di Vincenzo Ferrara nella puntata di “Porta a porta” del 03/05/07 rivolgendosi al professor F. Battaglia che contestava la teoria dei gas serra, disse: “lei è un chimico e non un climatologo, quindi non può parlare”.

    L’espressione ricorda il ventennio: lei non è allineato quindi non può parlare.

    Perché mai un professore universitario di chimica dell’atmosfera, non dovrebbe esprimere dei dubbi sulla chimica-fisica dell’atmosfera?

    Non dovrebbe riferire nemmeno le ricerche fatte da altri?

    Eppure la CO2 è in equilibrio chimico-fisico tra acido carbonico dell’acqua e anidride carbonica nell’aria.

    Quindi nemmeno i giornalisti ne potrebbero parlare?

    Non sono climatologi!

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