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C’è sempre chi ne sa di più

Alt. Non è un mea culpa. Per questa settimana abbiamo già dato. Il riferimento è alla Natura. Dire che lei ne sappia di gran lunga più di noi può apparire scontato, ma c’è la sensazione che per qualcuno non sia così. Secondo voi in città fa più caldo che in campagna? Ovviamente sì. E il fatto che la maggior parte dei sensori di temperatura sia nelle aree ad alta densità urbana può avere effetti sulle misurazioni mediate a scala globale oppure no?

Intuitivamente la risposta è altrettanto ovvia. La letteratura scientifica è concorde quando si affronta l’assenza di rimescolamento dell’aria nelle aree urbane quando si parla di inquinamento, lo è molto meno se si parla di temperature. Gli aggiustamenti cui vengono sottoposti i dati – ci dicono- riescono ad aggirare il problema.

Dato che alla Natura dei nostri aggiustamenti non glie ne importa niente, vi inviterei a riflettere sull’immagine qui sotto. E’ tratta da un documento che affronta il tema della fioritura dei ciliegi giapponesi. Un tema estremamente importante per ragioni storiche e culturali per il paese del Sol Levante.

L’evidenza dell’effetto Isola di Calore Urbano è schiacciante. I tempi di fioritura aumentano man mano che ci si allontana dal centro cittadino. E c’è persino una piccola area verde (un parco cittadino) all’interno della quale l’UHI si sente di meno. Questo tanto per far capire quanto piccola sia la scala spaziale alla quale questo fenomeno diventa importante.

Sarà, ma sul fatto che tutto questo possa essere intercettato e corretto nelle serie “aggiustate” continuo a nutrire qualche dubbio.

NB: Grazie a Maurizio Morabito per la segnalazione

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Un commento

  1. Fabio Spina

    Mica vorrai dire che ci preoccupiamo tanto del clima globale mentre di quello locale/urbano, che viviamo direttamente sulla nostra pelle, su cui non ci sono dubbi, non frega nulla a nessuno? Che l’asfalto, cementificazione, architettura “malfatta”, assenza di verde, riscaldano il clima e creano disagio ai vecchi più della CO2?
    La soluzione di uno è aumentare le tasse ai cittadini/aumentare introiti in borsa e per l’altro di confliggere con gli interessi dei potenti palazzinari. In un sistema democratico certamente la seconda azione è quella che crea consenso. O no? Ciao

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