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Temperature: Travi e pagliuzze climatiche

Questo è un territorio scivoloso. Più o meno tutti hanno qualche pagliuzza, nessuno vede i propri travi, CM addicted compresi. Però questa ve la voglio raccontare.

Se c’è una cosa su cui più o meno tutti siamo d’accordo, è che quello che ci vorrebbe per capire veramente cosa stia accadendo (che sia anomalo o meno) al clima del Pianeta, è una rete di osservazioni affidabile e omogenea, per la quale si possa disporre di serie temporali altrettanto affidabili e omogenee. Purtroppo così non è, le osservazioni in superficie sono molto malamente distribuite e le serie storiche faticano nella maggior parte dei casi a potersi definire rappresentative. Se così non fosse, non ci sarebbe alcuna incertezza sulla magnitudo del trend di aumento delle temperature, non ci sarebbe difformità a volte e specie ultimamente di risultati da parte dei diversi gestori di dataset, non ci sarebbe, in sostanza, alcun dibattito sul riscaldamento globale (le cause sono un’altra cosa eh…).

Recentemente è stato finalmente pubblicato un lavoro di revisione delle stazioni meteorologiche sul territorio USA sul Journal of Geophysical Research. Tra i firmatari ci sono anche (ma non solo) Antony Watts, John Christy e Roy Spencer. E qui già cominceranno ad alzarsi un certo numero di sopracciglia nel campo dei cambioclimatisti duri e puri. Sta di fatto che il papiello ha passato il referaggio e ha ottenuto la pubblicazione. Focus del problema affrontato proprio le incertezze nelle osservazioni di superficie, tra spostamenti dei sensori, modifica dell condizioni a contorno etc etc. Il progetto – praticamente open source, tanto che c’è un sito web ad esso interamente dedicato– ha richiesto tempi molto lunghi, però alla fine, con la pubblicazione, si è dovuto riconoscere che il problema esiste.

Qui trovate il PDF del documento Fall et al. 2011 – in press

Neanche a farlo apposta, dall’NCDC (National Climatic Data Center Americano) già nel febbraio scorso, quando il processo di referaggio del documento di Fall et al. era in itinere, sono partite le cannonate. Bersaglio le incertezze nelle osservazioni satellitari di temperatura. Uno di questi dataset, certamente molto meno vasto e molto più giovane (i primi dati risalgono al 1979) è gestito proprio da Spencer. E così scopriamo che forse nella ricerca affannosa di un accordo che non c’è tra quanto previsto dai modelli, cioè dalla teoria, e quanto accade nella realtà delle osservazioni, si deve tener conto dell’incertezza intrinseca che queste ultime si portano dietro. Peccato che con riferimento alle osservazioni di superficie ci hanno detto fino a ieri che sono sufficienti a capire che diavolo sta succedendo al clima. Queste, in parte le conclusioni:

There is an old saying that a person with one watchalways knows what time it is, but with two watchesone is never sure. The controversy over surface andtropospheric temperature trends started in 1990 whenthe ?rst satellite upper air ‘watch’ was producedand it was na¨?vely assumed that it told the correcttime. Over the subsequent years, with the advent of not just two but multiple watches from different ‘manufacturers’ and using two distinct ‘technologies’, a more accurate measure of the structural uncertainty inherent in estimating what the ‘time’ truly is hasemerged. The state of the observational and model science has progressed considerably since 1990. The uncertainty of both models and observations is currently wide enough, and the agreement in trends close enough, to support a ?nding of no fundamental discrepancy between the observations and model estimates throughout the tropospheric column. However, the controversy will undoubtedly continue because some estimates of tropospheric warming since 1979 are less than estimates of surface warming, or fall outside of the range of analogous model estimates

C’è un vecchio detto che una persona con un orologio sa sempre che ore sono, ma con due orologi non si è mai sicuri. La controversia sui dati delle temperature superficiali e troposferiche è iniziata nel 1990, quando il primo “orologio” proveniente dal satellite è stato prodotto e si è assunto in modo alquanto naif che dicesse l’ora giusta. Negli anni successivi, con l’avvento non di due, ma di diversi orologi da diversi “fabbricanti” e usando diverse tecnologie, è emersa una misura più accurata dell’incertezza strutturale inerente la stima di quale sia effettivamente “l’ora” giusta. Lo stato della scienza delle osservazioni e della modellizzazione è progredito consistentemente sin dal 1990. L’incertezza sia nei modelli che nelle osservazioni è attualmente abbastanza ampia e l’accordo nei trend abbastanza prossimo, per supportare la scoperta di una non fondamentale discrepanza tra le osservazioni e le stime dei modelli nella colonna delle troposfera. Tuttavia la controversia certamente continuerà, in quanto alcune stime del riscaldamento troposferico dal 1979 sono inferiori del riscaldamento in superficie, o o cadono al di fuori di analoghe stime modellistiche.

Qui per il lavoro in pdf – Thorne et al. 2011

L’uso del termine “naif” è spettacolare. Da wikipedia: un aggettivo che implica avere o mostrare un deficit di esperienza, comprensione o sofisticazione; inizialmente, significava naturale o innocente, e non connotava inettitudine.

L’aver dato per acquisita l’origine antropica del riscaldamento globale in base ai dataset delle temperature medie di superficie deve essere inteso nel significato attuale o in quello meno recente?

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Published inAttualitàClimatologiaNews

13 Comments

  1. antistrafalcione

    Cocco ognumo di quei lavori citati E’ un lavoro sperimentale pubblicato su una rivista ISi e che contiene un pezo di risposta; se lei non vuol leggere o capire non sono atti miei; vado in facoltà

    • ci sono una serie di citazioni di lavori peer reviewed

      Tutti sono capaci di citare una pagina dove ci sono delle citazioni. Il problema e’ che quelle citazioni vanno poi lette.

      ps ASF nel frattempo non si accorge di stare picconando l’IPCC, con tutti questi riferimenti asinini a un tizio di nome John Cook. Che ne dicono, al Focal Point?

    • Tore Cocco

      … e allora perche non riesci (credo da un mese ed oltre), a citare 1 (Uno, one, une, ein,…) lavoro che tramite evidenze sperimentali in campo dimostri l’origine antropica dell’attuale trend termico? puoi parlare quanto vuoi ma non ci riesci, o più correttamente non ci riesci tu, e non ci riesce nessuno al mondo a citare un lavoro del genere, puoi pure chiedere aiuto a chi ne sa qualcosa di clima, e se sono cosi cortesi da non riderti in faccia ti diranno che non esiste nessun lavoro del genere. Poi se trovi uno che ti dice che esiste, o esistono, non mollarlo finche non te lo mostra…proprio come farò io con te…e vedrai che suderà freddo perche non ci riuscirà come non ci riesci tu.

  2. antistrafalcione

    sperando che passi il commento ripeto qui quello che avevo già scritto in passato quando Cocco mi aveva fatto la medesima domanda; forse non la ha letta; o forse è stata cancellata, ma la risposta che scrivo adesso l’avevo già mandata al tempo della domanda; ne segue che i commenti di Cocco sul mio carattere sono del tutto fuori luogo;
    Cocco lei ritiene che migliaia di ricercatori e scienziati si siano inventata l’idea della responsabilità umana per interesse? e che pochi valorosi come voi siano i soli ad opporsi a questo imbroglio? o crede veramente che io non sia in grado di ripetere quello che si trova in due passi su internet e su riviste con i contro…i? sono sinceramente curioso di capire come fate a non accettare cose cosi’ ben documentate; mi ricordate i complottisti un atteggiamento comunissimo oggidì; siete di fatto dei complottisti, come gli sciachimisti; spiace dirlo ma non vedo differenze importanti;
    la risposta è la seguente:
    le evidenze dell’impronta umana sul clima sono molteplici; una spiegazione articolata in 10 punti la potete trovare qui
    http://www.skepticalscience.com/its-not-us.htm
    oppure qui:
    http://www.skepticalscience.com/10-Indicators-of-a-Human-Fingerprint-on-Climate-Change.html
    in questo secondo link ci sono una serie di citazioni di lavori peer reviewed per ogni aspetto considerato nel testo; i lavori di manning sono in abstract ma essendo dei classici sono semplici da trovare (credo siano su Tellus);
    posso difendere ulteriormente ogni punto, ma mi pare che il sito in questione sia ottimo per chi come molti di voi sembra sinceramente a digiuno dell’essenziale;
    e con questo vi auguro la buona notte

    • Tore Cocco

      Avevo letto a suo tempo la risposta ed avevo a mia volta risposto di andare lei sui siti in questione e di pescare un (1) lavoro sperimentale che dimostrasse quel che lei dice. Puo riempirsi la bocca all’infinito con frasi fatte di ogni genere sulla presunta dimostrazione dei fatti in questione come fa ogni volta, ma anche un cieco oramai può vedere che non riesce a postare quel 1 (uno) lavoro sperimentale, non ci riesce e basta, ed è del tutto inutile che ogni volta si ripetano le solite scuse, una volta risponde che non mi merito una risposta migliore, un’altra per evitare di rispondere mi attacca sul personale e un’altra ancora, mi posta link generici anzichè il lavoro richiesto, il tutto con una sequenza ripetitiva e monotona, adesso mi chiedo la prossima volta quale delle tattiche elencate userà per evitare di postare quel 1 (UNO) lavoro, mi attacchera sulla persona, dirà che son cose ovvie e non vale la pena rispondere? chissa vedremo, una cosa è certa, se anche lei avesse basi solide sulla tematica clima (e non le ha l’abbiamo capito tutti) non riuscira e rispondere alla mia domanda dando la risposta richiesta.

    • Tore come al solito sei rimasto indietro. Le ultime notizie dicono che la evidenza delle osservazioni non e’ piu’ cosi’ utile. Quindi smettila di attaccarti a richieste di lavori sperimentali e beviti invece tutto quello che ti dicono i modelli.

    • Maurizio Rovati

      @ASF.
      Ritengo che il sito di cui fai spesso lo spot sia tutt’altro che imparziale ed equilibrato e nemmeno scientifico. Ritengo anche che quel sito abbia un nome (skepticalscience) volutamente capzioso e tratti le persone e le idee che contrastano con con la loro propaganda in maniera irrispettosa e arrogante.
      Vi sono molti motivi che possono spingere una qualsiasi comunità di umani, scienziati compresi, a prendere in massa posizioni discutibili. questo è spiegabile a partire dalla natura umana, senza bisogno di complotti. La Scienza è un’entità di cui gli scienziati fanno parte ma non vi si identificano totalmente. Ho fiducia nella Scienza come metodo per conoscere la Natura ma non ne ho altrettanta negli scienziati, che commettono errori tanto singolarmente quanto in gruppo. E gli errori in ambito scientifico non sono solo dovuti a calcoli e osservazioni sbagliate, dove il peer review ha qualche efficacia, talvolta hanno fondamento ideologico o di potere o anche solo venale. Il fatto che tu insista a porre la questione della maggioranza contro la minoranza non dimostra nulla riguardo alla verità o alla falsità dell’AGW. La Scienza NON E’ DEMOCRATICA e non lo sarà mai fintanto che sarà Scienza, le Teorie non si confermano per alzata di mano.
      Sul fatto che noi si sia digiuni, può essere, anzi di sicuro è così almeno per me, per questo seguo, da fuori ma con passione ed interesse, la Scienza.
      Sul sito in questione non c’è una sola prova dell’AGW, solo una vetrina sfavillante di indizi che, anche se ingoiati in maniera acritica, non costituiranno mai una prova nel senso indicato da Cocco. Di converso vengono rigettate come irrilevanti le osservazioni e le obiezioni contro, mescolandole, in malafede, a teorie strampalate al fine di porle in cattiva luce.

  3. Andrea G.

    “rassegnatevi il mondo si scalda sicuramente e purtroppo per colpa nostra”

    E, di grazia, signor antistr. dove le è stata rivelata questa
    assoluta Verità? Questa certezza delle cause?
    “Sicuramente” rispetto a cosa?
    A quando?
    A gli ultimi cento anni, cioè praticamente a niente?
    Oppure lei, o chi le ha rivelato la Verità, è in possesso della serie di tutte le temperature dell’atmosfera terrestre da quando esiste (l’atmosfera)?
    Oppure è il suo sesto senso?
    Ma mi faccia il piacere…

  4. antistrafalcione

    Cocco come giustamente dici ti ho già indicato dove andare a leggere un elenco di lavori che provano quel che chiedi; non meriti altra risposta finchè non avrai publicato TU qualcosa di decente

    • Tore Cocco

      Strafalcione, prima di risponderti devo dirti una cosa, non per polemica, ma umanamente; non puoi sempre andare in giro a spargere odio e livore, ed attaccare ogni persone quanto non sai rispondere alle loro domande, per di piu facendolo da assoluto anonimo, la cosa è seria e qualunque età tu abbia, in special modo se sei adulto, […]. Non è uno scherzo sto parlando seriamente.

      Lasciando i tuoi problemi di personalità e venendo alla risposta, vorrei farti notare, ironizzando sulla tua risposta, che finchè tu non dimostrerai di aver pubblicato qualcosa di serio (cosa hai scoperto, per cosa verrai ricordato nei libri e dai posteri? per nulla vero?…tanto valeva fare l’uscere comunale..), allora sarai costretto a rispondere alla mia domanda.

      Vedila cosi, tu ovviamente non rispondi perche sai che non puoi rispondere, ma facendo finta che tu stesso creda a cio che dici, pensa che occasione ghiotta per te, umiliarci scientificamente tutti e mostrarci quel mitico 1 (uno) lavoro che noi tutti non siamo mai riusciti a trovare, sarebbe l’unico modo che hai per metterci nell’angolo e farci progredire al tuo livello! ma vien da chiedersi, perché ti privi di una tale vittoria? ah già, perche il lavoro in questione non esiste e tu lo sai bene, ecco perchè ti privi di questo incredibile trionfo.

      Reply
      Tore per favore…
      gg

    • Tore Cocco

      Guido, perche hai censurato, sono cose serie dal punto di vista umano, gliele avrei dette in privato, ma non potendolo fare non avevo altra scelta che farlo qui, per il suo bene e di chi gli sta affianco. Cosa credi che i suoi sintomi non siano seri? pensaci un pochino su.

      Reply
      Tore possiamo parlare d’altro per favore?
      gg

  5. antistrafalcione

    GG stia più attento la trovo spesso in castagna:
    Spencer non è tra i firmatari

    faccio notare alla spettabile assemblea che:
    UNO la conclusione importante: i loro risultati non sono diversi da quelli di Menne e altri per più di 0.002 gradi per secolo rigo 248
    DUE) the estimated mean temperature trend for the period
    1979-2008 is about 0.32ºC/decade. rigo 346

    OSSIA IL MONDO SI SCALDA GG!!!???
    ma dai!

    praticamente solo differenze secondarie; un po’ pochino per chi aveva gridato allo scandalo!ai dati truccati!
    e se i vostri campioni arrivano a questo dopo tanto gridare cosa potete fare e dire voi? rassegnatevi il mondo si scalda sicuramente e purtroppo per colpa nostra

    Reply
    Sorry ASF. Tu non esisti più.
    gg

    • Tore Cocco

      “rassegnatevi il mondo si scalda sicuramente e purtroppo per colpa nostra”

      ah ma allora hai spulciato nel sito che mi hai indicato ed hai trovato il magico 1 (uno) lavoro sperimentale che lo conferma, allora che aspetti indicaci l’articolo! …perche se cosi non fosse vorrebbe dire che siamo alla solita propaganda? …ahhh che bello l’anonimato uno puo dire qualunque cosa tanto non ha alcuna faccia da perdere, al massimo se gli va cambia nick e ricomincia daccapo.

      ..mizzega ho notato che talvolta lasci piu commenti tu che tutti gli altri assieme, allora avevo ragione che è un lavoro il tuo.

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