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Ghiacci di casa propria

Qualcuno ricorderà la polemica scoppiata un paio di anni fa circa la presunta/vera/da rivedere/finta data di scomparsa dei ghiacciai dell’Himalaya che il quarto rapporto dell’IPCC uscito nel 2007 aveva fissato a dir poco arbitrariamente per il 2035 divenuto poi 2350 divenuto poi non si sa.

Il presidente del Panel, con molto savoir faire ebbe a definire gli argomenti con cui gli scienziati indiani (appunto ghiacci di casa loro) sostenevano che quanto scritto nel report non fosse attendibile, come voodoo science, salvo poi essere costretto ad ammettere che in effetti un errorino nel report c’era stato.

Ora pare che quelli del voodoo si siano portati avanti col lavoro e siano quasi pronti a pubblicare i risultati delle loro analisi.

Ne trovate un assaggio qui, sul Corriere, che riprende un articolo del Times of India.

Non che ci sia da stare molto allegri, benché, se non altro, nessuno si azzarda a vaticinare la scomparsa del ghiaccio da quella zona del mondo. Pare che di tutti i ghiacciai esaminati, il 75% sia in ritiro, il 17% non mostri segni di cambiamento e l’8% sia in crescita.

Non ci resta che attendere la suddetta pubblicazione. Per il momento però, visto che da qualche giorno su CM si disserta di aperitivi, direi di risparmiare sui cubetti di ghiaccio.

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Published inIn breve

9 Comments

  1. carmelo

    Il ritiro dei ghiacciai himalayani non sarà per caso dovuto (anche) alla deforestazione selvaggia così come sta succedendo al massiccio del kilimangiaro?

  2. Donato

    Stando all’articolo pubblicato sul Corriere il 75% dei ghiacciai himalayani si sta ritirando, mediamente, di poco meno di 4 chilometri.
    Un dubbio che la lettura dell’articolo non chiarisce, è se la riduzione riguardi la lunghezza delle lingue glaciali o la superficie globale del ghiacciaio (km o kmq?). Credo che la differenza sia notevole. Sarebbe molto interessante, inoltre, conoscere il tasso di diminuzione medio annuo dei ghiacciai (planimetrico e, soprattutto, volumetrico). Altra considerazione da fare riguarda le cause del ritiro. Dice l’articolo che il ritiro non sarebbe “dovuto solo al surriscaldamento globale”.
    Come sempre accade in questi casi, è opportuno attendere conferme in quanto, le notizie di stampa, mi sembra, che rappresentino in modo alquanto approssimativo la reale situazione dei ghiacciai. Concordo con Antistrafalcione: meglio aspettare di conoscere il lavoro degli scienziati indiani nei dettagli.
    Ciao, Donato.

  3. antistrafalcione

    aggiungo; dato che Gravina aveva sottoscritto poco tempo fa il seguente testo:

    Ghiacciai himalayani in pericolo? Menzogne

    saro’ curioso di paragonare i due testi quello indiano e quello di Gravina; se il 75% è in forte ritiro allora le menzogne di chi sono?

    • CarloC

      Se il 75% dei ghiacciai è in FORTE ritiro, qual è la percentuale di quelli in ritiro lieve? Te lo chiedo giusto perchè non vorrei che domani da “forte” il ritiro diventasse “fortissimo” e dopodomani quei ghiacciai fossero già scomparsi.

    • Purtroppo per ASF e diversamente da lui/loro non ho problemi ad ammettere i miei errori. Non sono un fanatico cambioclimatista che deve convincere il mondo a rovinarsi la vita, io.

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