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E poi parlano di evidenze

Ogni volta che si affronta – o sarebbe meglio dire si tenta di affrontare- una discussione sulle dinamiche del clima, bisogna perdere una buona mezz’ora a smontare tutti quei preconcetti che gli esperti definiscono ‘evidenze’ del riscaldamento globale e quindi delle sue origini.

La temperatura media superficiale sale, altrettanto fa il livello del mare, i ghiacci si sciolgono, gli eventi estremi aumentano etc etc.

Bene, giochiamo allo stesso gioco. Di cosa sarebbe evidenza il fatto che le temperature medie superficiali non salgono da più di due lustri, che il contenuto di calore degli oceani e’ piatto come il mare d’agosto che il livello del mare e’ in picchiata?


Di una inversione di tendenza? Del fatto che le previsioni di disastro imminente e inarrestabile sono state clamorosamente sbagliate? Niente di tutto questo. La risposta e’ più semplice: sono scherzi della Natura.

Per cui i più accesi sostenitori della teoria delle evidenze si affrettano a commentare questi eventi con grande dovizia di particolari per le spiegazioni di breve periodo, continuando a sottolineare che pero’ nulla cambia con riferimento a tempi più lunghi. Tutto ciò, naturalmente, fino a che quei tempi non si allungheranno davvero, poi si vedrà.

Del resto, ognuno fa quel che crede, il tempo e’ galantuomo. Gli aggettivi coloriti – per non dire addirittura pittoreschi- che usa la NASA per commentare in questo comunicato stampa la repentina discesa del livello dei mari per l’ultimo anno meritano un oscar per la fantasia.

E così la caduta in evidenza nel grafico mostrato diventa prima una buca (pothhole) e poi un colpo di frusta (whiplash), mentre le piogge torrenziali sarebbero un otto volante “roller coaster”. E la spiegazione di tutto questo sarebbe nel passaggio da El Niño a La Niña, avvenuto repentinamente all’inizio del 2010. Cosa sarebbe accaduto? Dal momento che La Niña ha provocato piogge alluvionali e allagamenti, l’acqua del mare sarebbe finita sulla terraferma. Ma, fermi tutti, l’acqua notoriamente prima o poi torna al mare, per cui il livello, statene certi, tornerà presto a salire.

Tutto ciò nel rispetto delle prognosi di disfacimento climatico: “Stiamo scaldando il Pianeta – afferma serioso l’esperto di turno- e questo a lungo andare significa mari più alti”. Non si sfugge al proprio destino.

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Published inAttualitàNews

Un commento

  1. Guido Botteri

    vi segnalo un link dove potete trovare i video della sesta conferenza sul clima, tra cui interventi di Nicola Scafetta, Anthony Watts, Pat Michaels, Robert Carter, James Delingpole, Scott Denning, Timothy Ball, Willie Soon, Robert Mendelsohn, Roy Spencer in dibattito con Scott Denning, Mark Morano, David Schnare, Larry Bell, S. Fred Singer, David Tuerck, Steve Goreham, Harrison Schmitt, Gaig Idso, Alan Carlin e Christopher Horner:
    http://climateconference.heartland.org/watch-live/

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