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6 Comments

  1. Fabio Spina

    Da segnalare il fatto che sembra il TG3 e RAInews hanno mandato in onda immagine dell’alluvione dello scorso anno, informando poi dell’errore solo con:
    COMUNICATO TG3 SU FACEBOOK:Tg3

    Tg3 Rettifica – Ci hanno segnalato che alcune immagini del servizio di apertura del tg3 delle 19 su Genova, prese dalla Rete, si riferiscono a Sestri Ponente 2010. Purtroppo è così. Ovviamente si tratta di un errore e ce ne scusiamo. L’enorme quantità di materiale immesso in Rete, se non attentamente controllato, può dar seguito a situazioni come questa. Cercheremo di migliorare e stare più attenti. Grazie a tutti quelli che ce lo hanno segnalato.

    Se avete tempo vedete il filmato mandato in onda ed audio relativo al 2010 http://www.youtube.com/watch?v=6tvC04Y5uXQ e leggete i commenti sotto.

  2. Fabio Spina

    Forse merita un post, nel caso segnalo in anticipo la Ballata scritta l’anno scorso in occasione dei 40 anni dall’allagamento di Genova nel 1970: http://video.corriere.it/chitarra-bellafontana/e042270e-d050-11df-9b01-00144f02aabc in cui si cita “l’apposita canzone” “Dolcenera” http://www.youtube.com/watch?v=x2kKQQl2IZI si Frabrizio De André:

    “e il tumulto del cielo ha sbagliato momento
    acqua che non si aspetta altro che benedetta
    acqua che porta male sale dalle scale sale senza sale sale
    acqua che spacca il monte che affonda terra e ponte”

  3. Io vivo a poche centinaia di metri da dove sono successi i fatti gravi (e una parte della mia famiglia vive proprio là, fortunatamente non ha avuto conseguenze). Non uso la parola “indignato” perché di questi tempi è usata a sproposito, ma capisco perfettamente il discorso di Claudio. La questione dei soldi è un po’ più complicata. Non basta dire “non spenderli per quelle cose là”, perché ognuno può applicare i tagli a casaccio sulle cose che non gli sono simpatiche (tipicamente, in queste circostanze, sulle spese militari, cosa che per me sarebbe assurda). Si partirebbe a fare le solite discussioni inconcludenti.
    Invece è più semplice notare che negli anni sono stati spesi soldi “locali” proprio nelle aree incriminate, ma al contrario del buon senso. A Genova la tendenza a togliere spazio vitale ai corsi d’acqua risale ai primi del ‘900, ma diciamo che è dagli anni 70/80 che si è consolidato il pensiero per cui questo modo di fare è dannoso. Tuttavia, sono stati spesi soldi in continuazione per continuare a costruire _dentro_ i torrenti (strade, coperture per parcheggi, eccetera).
    Poi c’è dell’altro sulla prevenzione, magari provo a scrivervi due righe per un post dedicato.

  4. Claudio Costa

    Io invece un commento lo farei perchè sono troppo indignato.
    Ieri sui media è stata una litania unica da parte di esperti vari (ricordo ad es il presidente nazionale dei geologi) che recitava più o meno, sono decenni che per il sistema idrografico non vengono stanziati fondi e quindi mancano i soldi per fare interventi sulla siscurezza, ma anche la manutenzione straordinaria, anzi non si fa più manco quella ordinaria.
    Cioè non si puliscono gli alvei dai tronchi e dai detriti. E’logico che se la piena è frenata a valle, a monte si gonfia e spinge sui lati.
    Inoltre bisognerebbe espropriare le case costruite dentro gli alvei, bisognerebbe ripensare a tutti i modelli delle inondazioni
    Mancano i soldi!
    Possibie che non ci sia uno ( non dico tutti, ma uno) che si alzi indignato e dica: “Non è vero i soldi ci sono e sono pure molti”
    basterebbe non buttarli per le energie rinnovabili che dal punto id vista climatico ( ma anche economico) non servono a nulla.
    La cosa purtroppo mi tocca personalmente perchè vivo vicino all’argine di Pò, e domenica è attesa una piena, nel 2000 ci diedero lo sgombero e quindi siamo in allerta. Dopo la piena del 2000 dissero che il nostro tratto di argine andava rinforzato( in alcuni punti manca addirittura il piede) e che andavano costruiti degli arginelli in cemento per proteggere l’argine maestro nei punti dove la piena impatta perpendicolarmente. Sono passati 11 anni e non è stato fatto niente e quindi siamo in angoscia.

    • donato

      Claudio, comprendo e condivido la tua indignazione e la tua preoccupazione. In bocca al lupo.
      Ciao, Donato.

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