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Le mail della CRU: Un certo numero di parti in commedia

In effetti è così, quella cui stiamo assistendo sembra proprio una commedia. Con un lato comico non indifferente. Prima di riderci su, però, è necessario un po’ di background.

Chi si occupa di vicende climatiche, per professione o per semplice passione, sa benissimo chi è Steve McIntyre. Per tutti quelli che non lavorano o passano il tempo libero alle prese con le bizze del clima potrebbe essere un illustre sconosciuto. Beh, basta poco a chiarirsi le idee. McIntyre è l’uomo che a colpi di verifiche sulle procedure statistiche ha letteralmente sotterrato la ricostruzione delle temperature che Michael Mann, scienziato di punta del clima, ha pubblicato qualche anno fa. Di lì in avanti McIntyre è diventato l’incubo della Climatic Research Unit della East Anglia, perché li ha martellati per anni per ottenere i dati utilizzati anche nei loro lavori allo scopo di riprodurli. Se quei dati fossero stati concessi o ancora meglio pubblicati insieme ai lavori, come vorrebbe la pratica scientifica, la faccenda non si sarebbe ingigantita, e forse McIntyre non sarebbe diventato il paladino degli scettici climatici, con il suo blog, Climate Audit, che conta più click di un quotidiano.

Forse Phil Jones, capo della CRU, avrebbe dovuto riflettere su questo quando si dannava l’anima per custodire quelle informazioni barricandosi dietro fumose argomentazioni di proprietà intellettuale o elaborando ogni possibile stratagemma per prendere tempo. Magari assecondando le richieste da subito avrebbe potuto dormire qualche oretta in più, e altrettanto avrebbe fatto il suo antagonista. Il materiale prodotto da McIntyre con quel poco che gli è stato concesso, però, non doveva essere poi tanto male.

Leggiamo insieme questo messaggio (mail 2639.txt):

[success]
Data: Ven 25 Set 2009 10:53:32

da: Phil Jones

Oggetto: Re: [Fwd: CCNet: Il sole potrebbe essere alla vigilia di in un periodo di

a: santer1, Tom Wigley

[…] Ho smesso di inviare dati a persone esterne dopo lo stupido commento di Peter Webster su Climate Audit. Abbiamo avuto più di sessanta richieste FOI [diritto all’accesso all’informazione] per i dati. Sono di diversi tipi – a molte si può rispondere invitando il richiedente a leggere la Letteratura [scientifica in argomento]. Stiamo rifiutando le richieste per i dati. Stiamo per inviare una mail a tutti gli NMS (servizi meteo nazionali) attraverso il MOHC [Met Office Hadley Centre] e quindi renderemo disponibili i dati dei Paesi che non hanno problemi al riguardo. E’ proprio una palla al piede dover rispondere a quelle richieste – comunque, lo fa qualcun altro alla UEA [Universita’ dell’East Anglia]. Io ho mandato una delle richieste a Myles [Dr Myles Allen] visto che è stata fatta da un suo collega professore a Fisica a Oxford! Myles lo conosce bene. [Il collega – Jonathan Jones] non ha mai parlato di clima con Myles – o mai espressogli una sua opinione [in argomento]. Myles non riesce a capire perché [il collega] si stia informando su [la scienza del] clima da Climate Audit e non dai suoi colleghi di dipartimento! Trovo fastidioso anche questo. Leggerei e parlerei con [i colleghi] se mai pensassi di interessarmi a un altro campo [di studio]! E’ solo buon senso. Neil Adger ha assunto la gestione del corso del Primo Anno qui a ENV [la Scuola di Scienze Ambientali della UEA]. Ha chiesto ad Alan Kendall i file Powerpoint per le sue due lezioni. Glie li ha mandati e quaranta pagine sono tratte da Climate Audit! Uno studente ha chiesto a Neil perche’ Alan stesse dicendo cose opposte a quanto affermato [a lezione] da Neil e Tim Osborn!!!

Alan va in pensione alla fine di quest’anno …. per fortuna.

Phil
[/success]

Tutta da ridere, meglio di una fiction televisiva. Il gota della scienza del clima si rifiuta di concedere informazioni che dovrebbe concedere, con quel poco che ottiene un (allora) illustre sconosciuto genera del materiale che all’interno della stessa istituzione viene utilizzato per condurre dei corsi.

Ah, per inciso, gli scettici in questione, incluso l’allora pensionando, sono tutti professori universitari. Ovviamente, secondo i canoni di discernimento attuali possono militare solo in serie B, oppure, come si augura l’ottimo Jones, togliersi di torno quanto prima.

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NB: qui di seguito lo ‘stupido commento‘ di Webster, se voleste farvi un’idea delle ragioni per cui a Jones non era piaciuto.
[success]
Peter Webster

Posted Jun 25, 2009 at 4:23 PM

Steve,

Abbiamo chiesto a Phil Jones i dati in modo da poter confrontare la temperatura superficiale sintetizzata [calcolata?] con i dati effettivi delle stazioni [meteo]. Jones ha fornito tutto ciò che gli abbiamo chiesto. Questo è per il nostro studio sul brusco cambiamento climatico del 1930/40, [studio] che è in corso. Ahimé, queste cose richiedono tempo. Ma la mia esperienza è stata molto diversa dalla vostra.

Come sapete, mi sono spesso lamentato che i destrorsi e i sinistrorsi (gli assolutisti dello AGHW [riscaldamento da gas serra antropogenici] e coloro che non lo accettano per nessun motivo) ci hanno costretto in angoli in cui non ci sentiamo a nostro agio. Perché ci sia una ragionevole risoluzione dei problemi climatici intorno il GWH [riscaldamento da gas serra] e riguardo la affidabilità dei dati (entrambe domande cruciali e ragionevoli?) ritengo che le domande e le opinioni non possano essere urlate da un angolo o dall’altro.

Tra l’altro, abbiamo un articolo in uscita su Science la prossima settimana sulle modifiche nella forma [del fenomeno] El Nino (dovuti a] GHW o variabilità naturale? Non ne ho idea, ma i mutamenti ci sono) e il loro impatto sugli uragani NATL [del nord Atlantico]. Non è sicuro se sarà di interesse per CA [Climate Audit] in quanto non riguardo la questione del GW [riscaldamento globale]. Ma il set di dati è piccolo … … ..

cordiali saluti

Peter W
[/success]

Naturalmente grazie a Maurizio Morabito per aver scovato nel mare delle mail trafugate questa simpatica sceneggiatura.

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Published inAttualità

Un commento

  1. Grazie Guido. A proposito: come sappiamo ormai, allo Hockey Stick non ci crede neanche la mamma di Michael Mann.

    Nel file 0435.txt (2003), Briffa dice che il piu’ famoso articolo in argomento (Mann & Jones, 2003 sul GRL) e’ stato un passo indietro dal punto di vista della comprensione del paleoclima; e Edward Cook lo descrive come il peggior papero di tutta la carriera per Jones. E nel 3373.txt (2003) Bradley descrive lo stesso articolo come “patetico” e dice che “non avrebbe dovuto essere pubblicato”.

    Inutile dire chi si trova, fra i paladini italiani di Mann e Jones 2003, a fare una ricerca su Google.

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