Salta al contenuto

La PNL del WWF

Da Wikipedia. Programmazione Neuro Linguistica (PNL): tecnica che postula la possibilità di influire sugli schemi comportamentali di un soggetto tramite la manipolazione di processi neurologici attuata tramite l’uso del linguaggio.

Dalle pagine del WWF Italia, tra poco inizierà la seduta. Per facilitarvi il compito ho evidenziato in blu le cose vere e in rosso quelle che si appoggiano a quelle verità per essere percepite come tali malgrado non lo siano:

[framed_box]

Le più recenti scoperte e il “negazionismo”

Il dato scientifico è chiaro: l’elevata quantità di anidride carbonica attualmente presente in atmosfera è causa delle attività umane. Eppure non mancano i negazionisti il cui fine è quello di screditare le evidenze sotto gli occhi di tutti dei cambiamenti climatici in atto sul nostro Pianeta.

Studiando le carote di ghiaccio estratte dai ghiacciai dell’Antartide, dell’Artide e della Groenlandia, i climatologi hanno recentemente ricostruito l’andamento della temperatura e quello della concentrazione di anidride carbonica negli ultimi 400.000 anni.

I dati mostrano, in modo piuttosto evidente, che il picco di concentrazione di anidride carbonica in atmosfera raggiunto negli ultimi decenni è conseguenza dell’attività umana e che avrà effetti drammatici. Sempre che l’umanità non si decida a porvi rimedio, ma molto velocemente.

I ghiacci, un vero e proprio archivio storico-scientifico del clima passato

Negli ultimi anni gli scienziati di tutto il mondo hanno concentrato le loro ricerche sullo studio dei ghiacci. Nelle spesse coltri glaciali, infatti, è “nascosta” la storia della Terra. Il ghiaccio intrappola le particelle e i gas atmosferici e diviene così un libro sul clima passato. Estraendo campioni di ghiaccio antichi alcune decine di migliaia di anni, è possibile ottenere preziosissime informazioni sul passato climatico della Terra. E anche indizi per il futuro.

L’Antartide quindi rappresenta un vero e proprio archivio storico-scientifico, nel quale sono immagazzinate le vicende climatiche più importanti del nostro Pianeta. La paleo-climatologia studia, o meglio, cerca di ricostruire la storia climatica del globo. Dalle “carote”, i lunghi tubi cilindrici con dentro il ghiaccio raccolto durante la perforazione, si riescono infatti a ricavare molte informazioni sulle variazioni del clima del passato: bolle di gas, elementi chimici che compongono il ghiaccio, sedimenti, fossili e molto altro sono infatti imprigionati nei ghiacci e costituiscono dei veri e propri testimoni delle Ere che furono. Decifrare la storia geologica dell’Antartide permette piano piano agli scienziati di ricostruire la sua storia climatica e anche i possibili scenari futuri.

I “negazionisti”

È sempre presente, soprattutto in Italia, la polemica dei negazionisti che tentano di screditare le conoscenze scientifiche ormai acquisite in tema di cambiamenti climatici. In tema di cambiamenti climatici, la polemica avviata dagli “opinionisti” negazionisti e ampiamente supportata (solo in Italia) dalla stampa nazionale, è sempre viva. Basta un inverno particolarmente rigido insieme a un annunciato recupero della superficie ghiacciata dei mari artici, per negare la grave crisi climatica in atto. Crisi che la comunità scientifica ormai afferma con voce unanime, attribuendone in larga parte la responsabilità all’aumento dei gas serra in atmosfera provocato dalle attività umane.

Le più recenti scoperte e il “negazionismo”

Per chiarire la questione, il WWF ricorda innanzitutto la differenza tra la scienza climatica – che studia il “clima”, ovvero l’insieme degli stati dell’atmosfera (temperatura, venti, precipitazioni, insolazione, umidità, ecc.) per un periodo di almeno 25-30 anni – e la meteorologia, che invece descrive lo stato dell’atmosfera in un momento particolare e l’analisi della sua evoluzione nel breve termine (pochi giorni o al massimo qualche settimana). I cambiamenti climatici sono dunque un fenomeno globale, da monitorare nel lungo periodo e sulla temperatura media, e l’equazione “riscaldamento globale = temperature più elevate” non è che un errore semplicistico, tanto più che autorevolissimi climatologi ipotizzano come possibile risvolto del surriscaldamento globale proprio l’innesco di una situazione di “glaciazione” nell’emisfero settentrionale.

[/framed_box]

Verità e manipolazione

  1. La CO2 è aumentata a causa delle attività umane. Vero. I cambiamenti climatici ne sono la conseguenza. Tutto da dimostrare. Chi sostiene questo è peroò un negazionista. Le evidenze, cioè le prove, sarebbero sotto gli occhi di tutti. Tra quei tutti, anche quelli che hanno scritto l’ultimo Special Report IPCC che avrebbe dovuto fornire quelle prove. Gli amici del Panda sono rimasti indietro.
  2. CO2, temperature e carote di ghiaccio. Vero. Peccato si dimentichino di dire che in quelle carote la CO2 aumenta DOPO le temperature e non prima.
  3. Ancora il picco della CO2. Vero. Che i dati dimostrino che avrà effetti drammatici se lo sono inventato. Sono disposto a leggerli se li trovano. Le uniche ‘prove’ le forniscono i modelli di simulazione, ma la realtà supera sempre l’immaginazione.
  4. I negazionisti e la stampa nazionale. Leggere Repubblica per credere.
  5. I negazionisti e gli inverni rigidi. Sono state più le puttanate dei credenti che tentavano di attribuire il freddo al caldo che le voci degli scettici che facevano il contrario. Sbagliato in entrambi i casi.
  6. C’è una crisi climatica in atto? Strano, avrei detto che fosse finanziaria, ma forse le due cose hanno qualche aspetto in comune. Magari ce lo può spiegare il WWF.
  7. Differenza tra tempo e clima. Mi compiaccio, spero trovino un minutino per spiegarla ai sapientoni che hanno attribuito gli eventi delle ultime settimane ai cambiamenti climatici, senza essere smentiti dal WWF, naturalmente.
  8. Glaciazione nell’emisfero settentrionale. The Day After Tomorrow era un film, non un articolo uscito su Nature, ma forse loro non lo sanno. E comunque messa così vada come vada avranno sempre ragione loro.

Con questa tecnica specializzata, il WWF ha fornito il suo ‘contributo’ alla stesura del Report IPCC del 2007.

Bellissima pagina, davvero. Grazie a Max per la segnalazione.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...Facebooktwitterlinkedinmail
Published inAttualità

3 Comments

  1. Uberto Crescenti

    Sono d’accordo con Scienza 1:”Questi non sono scienziati”. Quando si parla di RG lo si fa sempre attribuendo “le responsabilità” all’Uomo e dimenticamdo volutamente o per ignoranza e convenienza il ruolo della Natura. Inoltre mai si mettono in evidenza i vantaggi che possono aversi con una temperatura più alta rispetto all’attuale nel nostro Pianeta; a fronte di zone che avranno inconvenienti si avranno molte altre che miglioreranno la vivibilità. Basti ricordare la Groenlandia durante il Medio Evo, quando le temperature erano sicuramente superiori alle attuali. Inoltre in quel periodo non ci fu la distruzione del nostro Pianeta ne si verificarono tutte le catastrofi che vogliono propinarci continuamente. Mai si parla della storia del clima, che vanta decenni di attività di ricerca da parte di numerosi e valenti ricercatori.
    Uberto Crescenti

  2. Scienza1

    Questi non sono scienziati.

Rispondi a Scienza1 Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »