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L’apprendista stregone

Merlino era un principiante. Altro che scope che puliscono da sole, fabbricare il caldo dal freddo è meglio della scoperta della pietra filosofale. E se nel farlo si nega gran parte di quello che si è sostenuto in passato la capriola è ancora più spettacolare.

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Le serie di temperatura si ostinano a non salire? Niente paura, basta correggerle opportunamente. Vediamo, cosa può avere disturbato il loro incedere sospinte da un inarrestabile forcing antropico? Ma certo, il Sole e le basse temperature di superficie dell’Oceano Pacifico, cioè indice ENSO frequentemente positivo, con in aggiunta un po’ di attività vulcanica.

Ma, mi scusi professore, si tratta dell’unica fonte di energia, del più grande serbatoio di calore dell’intero sistema e del forcing atmosferico più incisivo, non possono essere fattori che ‘sporcano’ il segnale, ne sono le componenti principali!

Silenzio, il fattore antropico è l’unico elemento di forcing, lo dicono i modelli.

Ma, mi scusi ancora professore, i modelli non dicono che le variazioni dell’attività solare sono insignificanti e che in un mondo più caldo dobbiamo attenderci una persistenza di alte temperature nell’Oceano pacifico, cioè basso indice ENSO?

Non importa, quel che conta è che la CO2 sale e le temperature seguono, lo dicono i modelli.

Ma, mi scusi per l’ultima volta professore, poi prometto di non scocciare più. Lo sanno e lo ammettono tutti che negli ultimi 10-15 anni le temperature medie superficiali non sono salite. I più arditi arrivano anche a ‘notare’ che dai primi anni del secolo in realtà sono addirittura scese. Guardi questa figura professore…

Lei non vuole capire, perché è irrimediabilmente scettico, anzi direi proprio negazionista. Se si pulisce il segnale dal peso di questi fattori, quel che resta sono le temperature in risposta al forcing antropico, ed è evidente che sono aumentate.

Cioè, se ho capito bene le temperature sono aumentate ma non ce ne siamo accorti?

E’ proprio così. Guardi, le mostro la figura principale del nostro ultimo lavoro.

Et voilà, visto? Basta sottrarre dalle serie l’influenza di questi fattori e il segnale antropico ruggisce prepotentemente.

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Questo hanno fatto di recente due ricercatori (mentre l’ostinato interlocutore è finto ovviamente), pubblicando un lavoro il cui scopo è quello di confutare il fatto che le temperature, ovvero quella parte di esse ascrivibile al fattore umano (che non è un contadino) abbiano avuto un trend piatto o addirittura negativo nel recente passato.

Global temperature evolution 1979–2010 – Foster & Rahmstorf 2011.

Certo, in qualche modo si dovrà pur fare per isolare il segnale antropico, ma, come leggiamo da questo post su WUWT, forse se si interviene sulle serie si deve tener conto di tutti, ma proprio tutti gli elementi che le possono condizionare nel tempo. E questo i due ricercatori non lo hanno fatto.

Innanzi tutto il Sole. lavorare sulla sola TSI (radiazione diretta) è limitativo. Ci sono altri aspetti dell’attività solare che si correlano con le temperature molto meglio della TSI. Tra questi, per esempio il numero di macchie solari.

Le oscillazioni delle SST del Pacifico poi, se si assume che abbiano un impatto sulle serie ma che questo scompaia non appena scompare l’evento di picco, freddo o caldo che sia, equivale a dire che il sistema non conserva memoria degli eventi del passato recente, cioè che il calore non si accumula. Provate a spegnere il gas sotto a un pentolino pieno d’acqua e vedete se per caso si raffredda all’istante.

Sicché, in quest’ottica, non avrebbero alcun ruolo nelle dinamiche della temperatura media superficiale globale gli indici teleconnettivi più importanti. La PDO (oscillazione Decadale del Pacifico), nota per far muovere verso l’alto o il basso nel lungo periodo l’asticella degli eventi di El Niño e La Niña, cioè proprio quelli che hanno preso in esame. Oppure l’AMO (Oscillazione Multidecadale dell’Atlantico) per la quale la recente analisi dei dataset globali operata dal gruppo BEST ha trovato una forte correlazione con le temperature dell’emisfero nord. Oppure ancora gli Aerosol, che mi pare molti altri studi giudichino piuttosto importanti.

Messi tutti insieme questi fattori (e chissà quanti altri) compongono il segnale. Un segnale quindi molto difficilmente analizzabile separatamente. Sicché forse si dovrebbe tener conto di quel che dicono i dati e basta. Il trend è piatto? Sì, punto. Il trend è diverso da quello che le proiezioni prospettavano? Sì, punto. Per accordarlo con le proiezioni si devono togliere tutti gli elementi naturali noti? Sì. Bene, peccato che questo le proiezioni non lo avevano previsto e il trend proceda stancamente sotto quello dello scenario più ottimistico.

Allora, considerato il fatto che tali elementi si suppone abbiano agito anche prima dell’intervento di un presunto forcing antropico, perché abbiamo avuto queste proiezioni?

Potere della bacchetta magica.

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Published inAttualitàNews

3 Comments

  1. […] il mondo.. osservare quindi senza paraocchi, non è che ci vuole tutta sta scienza.. x hopi: Climatemonitor e lo so forse è un pò provocatorio, ma guido guidi mi sta simpatico poi questo… spero che […]

  2. Ci deve essere un modo di brevettare questo tipo di ragionamento e poi, magari, usarlo per chiedere in banca un prestito da dieci milioni di euro, DIMOSTRANDO che una volta eliminate le influenze p.es. dell’affitto, della spesa e del cinema, il risparmio sia in precipitoso aumento.

    • donato

      Certo che l’idea è veramente grandiosa!
      Ciao, Donato.

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