Salta al contenuto

Naufragar m’è dolce in questo mare

Sembra fosse così nel Periodo Caldo Medioevale. Si poteva anche cadere in acqua senza congelare. Non che adesso le cose vadano in modo diverso, ma a quanto pare, anche le SST – leggi temperature di superficie del mare – un migliaio di anni fa erano un po’ più alte di adesso.

Del resto, se lo era la temperatura dell’aria, poteva essere più freddo il mare? Difficile a dirsi in effetti. Ad ogni modo adesso lo sappiamo. La ricostruzione la dobbiamo ad un paper uscito pochi giorni fa:

Multidecadal variability and late medieval cooling of near-coastal sea surface temperatures in the eastern tropical North Atlantic


La risoluzione temporale dei dati di prossimità (proxy) utilizzati per questo studio, ha messo i ricercatori nella possibilità di intercettare le oscillazioni multidecadali delle SST dell’area atlantica, un fattore che è notoriamente determinante per il clima europeo.

Ma c’è di più, nel lungo periodo, hanno riscontrato nella serie un raffreddamento di circa 0,5°C occorso dal 1250 al 1500 circa, cioè proprio nel periodo in cui siamo entrati nella Piccola Età Glaciale. Sempre nella stessa serie però, non si è riscontrato un pari aumento delle SST in uscita dalla PEG, mentre gli indici NAO e AMO sono rimasti su valori bassi, in presenza di una continua crescita della radiazione solare. Questo, a detta degli autori, suggerisce un ruolo importante proprio per il Sole nei confronti dell’indice AMO e quindi sulle SST e quindi ancora sul clima in generale.

Un tassello in più, qualora ce ne fosse bisogno, per liberarci definitivamente del concetto di ‘unprecedented’ nei valori di temperatura dell’oceano in questi anni di global warming ruggente.

Ah, naturalmente, nel Periodo Caldo Medioevale nessuno emetteva CO2 (tranne che con il respiro ovviamente), nessuno allevava bovini, nessuno produceva elettricità etc etc. Analogamente, durante la Piccola Età Glaciale, nessuno ha smesso di fare tutte queste cose inducendo il clima a raffreddarsi, per la semplice ragione che nessuno aveva ancora iniziato a farle.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...Facebooktwitterlinkedinmail
Published inAttualitàClimatologia

Un commento

  1. Luigi Mariani

    Le considerazioni di Guido sulle temperature marine nel Medioevo mi hanno richiamato alla mente un racconto citato da Lamb in un suo scritto del 1995 e che riporto invitando il lettore al dovuto “beneficio d’inventario”.

    Il Landnamabok, libro islandese moedievale dedicato alla colonizzazione del Paese da parte dei Vichinghi, narra di Thorkel Farserk, cugino di Erick il Rosso (940-1010), il quale attraversò a nuoto un fiordo locale per catturare una pecora per un banchetto in onore del cugino.

    Oggi la temperatura estiva dell’acqua nei fiordi lungo la costa meridionale della Groenlandia supera raramente i 6°C e poiché i 10°C sono considerati la temperatura più bassa che un uomo è grado di sopportare nel corso di una traversata a nuoto, si può ipotizzare che la temperatura dell’acqua fosse in quei tempi di almeno 4°C più calda di quella attuale.

    Le considerazioni di cui sopra, riprese come dicevo da Lamb, sono citate ad esempio in http://www2.sunysuffolk.edu/mandias/lia/determining_climate_record.html

    Luigi

    PS: complimenti per l’immagine di apertuta del post che è di grande suggestione e che peraltro si abbina splendidamente alla chiusa dell’Infinito….

Rispondi a Luigi Mariani Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »