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Ah, mi pareva…

Allora, esce sui PNAS uno studio sui dati di prossimità ricavati dai carotaggi in Groenlandia. Pare che lo Younger Dryas, il periodo di intenso e rapido raffreddamento occorso circa tra 12,800 e 11,500 anni fa, non sia stato poi così freddo.

Non perché siano cambiati i dati o ce ne siano di nuovi, quanto perché quelli di cui si dispone dovrebbero essere letti in modo diverso, ossia tenendo conto che nella visione CO2centrica del sistema in cui si è inesorabilmente avvitato il mainstream scientifico, stanti le presunte concentrazioni di anidride carbonica che avrebbero caratterizzato quel periodo rispetto a quello precedente definito Older Dryas, la temperatura non sarebbe potuta scendere quanto i dati proxy indicano.

Il rapporto isotopico dell’ossigeno, da sempre ritenuto essere un valido tracciante della temperatura dell’aria intrappolata nelle carote di ghiaccio, dovrebbe essere infatti ‘pesato’ tenendo conto della provenienza delle precipitazioni, ossia delle eventuali variazioni di flusso che possono essersi alternate sull’area soggetta allo studio.

Nella fattispecie, le precipitazioni originate da masse d’aria provenienti dal Pacifico avrebbero un rapporto isotopico differente da quelle più tipicamente atlantiche, sicché la correlazione tra gli isotopi dell’ossigeno e le temperature non sarebbe lineare.

Tutto questo, naturalmente, perché facendo girare un modello atmosferico tentando ogni sorta di soluzione – ma sospetto tenendo ben saldo il ruolo della CO2 – non è stato possibile simulare le brusche oscillazioni termiche dello Younger Dryas.

Ergo, dal momento che non si riesce a spiegarlo secondo l’ortodossia attuale, dobbiamo dedurre che quel periodo non sia esistito nella forma in cui le uniche informazioni disponibili lo descrivono.

L’articolo è qui. Spero di aver capito male.

Addendum

E probabilmente è così. Su questo stesso argomento su WUWT un lettore ha postato un commento che punta il dito verso il metodo di calibrazione utilizzato per i proxy isotopici della Groenlandia. Più che di discrepanza tra quanto ricavato dai proxy e quanto simulat, pare si tratti di trattamento ‘generoso’ dei proxy stessi, La sovrastima riguarderebbe quindi tanto la diminuzione quanto la risalita delle temperature.

Questo il TD su WUWT.

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Published inAttualità

Un commento

  1. Guido Botteri

    Siamo alle solite, i dati non confermano le teorie, allora “devono” essere sbagliati i dati, e quindi si correggono (solo dove non concordano con la teoria ? ).
    I modelli climatici non sono in grado di riprodurre i dati, e allora, invece di correggere i modelli, si correggono i dati.
    Io lo trovo semplicemente assurdo. Ed arrogante.
    Incidentalmente, noto alcuni punti dall’articolo di questi ricercatori:
    1. dove dice di cambiamenti temperature cambiate di 15 gradi in pochi secoli (che ne pensa Mark Lynas ? Come avrebbero fatto i nostri progenitori, con la pover tecnologia di quei tempi, a sopravvivere ad uno sbalzo di ben più di sei gradi ?):
    In the case of the Younger Dryas, average temperatures — based on the Greenland ice — plummeted as much as 15 degrees Celsius in a few centuries, and then shot back up nearly as much (over just decades) about 1,000 years later.
    2. dove, appunto, si dice che dato che loro non sono in grado, coi loro modelli, di riprodurre i dati del passato, allora le temperature devono essere state maggiori (non si contempla, ovviamente, l’ipotesi regina, che i loro mnodelli potrebbero essere sbagliati…):
    they just couldn’t find a lever in the model that would simulate a Younger Dryas that matched the Greenland ice cores.
    “You can totally turn off ocean circulation, have Arctic sea ice advance all the way across the North Atlantic, and you still will have a warmer climate during the Younger Dryas than the Oldest Dryas because of the carbon dioxide,” Carlson says.
    3. dove si parla dello sbalzo di temperatura, da confrontare con quello attuale, di 0,8 gradi in un secolo, che è stato definito “senza precedenti”:
    “You can say at the end of the Younger Dryas it warmed 10, plus or minus five, degrees Celsius.

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