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Chiacchiere, sono solo noiosissime chiacchiere.

C’é una storiaccia in giro nella blogosfera climatica (argh…l’ho scritto di nuovo!) nella quale proprio non riesco a raccapezzarmi. Nelle prossime righe proverò ad interpretarla, ma già so che nel migliore dei casi riuscirò a malapena a fornirvi qualche indizio e un po’ di link.

Non si tratta di complicati discorsi climatici, nè di allettanti digressioni meteorologiche. Si tratta di chiacchiere, solo chiacchiere e pure noiose. Di queste peró, é fatta gran parte della nostra vita, delle nostre giornate e…delle cose che si leggono.

La prima chiacchiera é la seguente. Tal Stephan Lewandowsky, esperto di scienze sociali, ha pubblicato un articolo che si suppone abbia attraversato indenne un processo di referaggio e che individua una supposta predisposizione di quanti si dicono scettici in ordine alle origini antropiche del global warm….ehm, cambiamenti climatici, é meglio, ad assumere atteggiamenti complottisti, tipo “gli americani non sono mai sbarcati sulla luna”, “le torri gemelle se le sono tirate giù da soli” o, peggio, pervicacemente ottusi come “il fumo non provoca il cancro”.

In effetti la faccenda della luna é addirittura nel suggestivo titolo del paper.

NASA faked the moon landing|Therefore (Climate) Science is a Hoax: An Anatomy of the Motivated Rejection of Science

Qui peró, appunto nel titolo, cessa tutta la suggestione che il paper puó generare. Il resto é a vostra scelta equamente distribuito tra bias ideologico, cherry picking e pensiero di gruppo.

Il primo, il bias ideologico, é dettato dall’assurda convinzione che chi ha opinioni difformi dalle proprie, che oltretutto non sono proprietarie perché il nostro eroe ne saprà pure di scienze sociali ma di clima non credo ne mastichi e quindi ha sposato una causa che non saprebbero sostenere, debba necessariamente avere qualcosa che non va. Qualcosa di strano, qualche disturbo relazionale, tipo quelli inflitti da un’infanzia difficile per intenderci. Al riguardo ci tengo a sottolineare che pur essendo scettico sono cresciuto in un ‘clima’ sereno e molto felice, non ho mai sentito la necessità di ricorrere a uno strizzacervelli nè me lo hanno mai consigliato e ho sempre sognato di essere con Armostrong sull’Apollo; purtroppo fumo peró, ma sono consapevole del fatto che se non la pianto prima o poi ne pagheró le conseguenze.

Il secondo, il cherry picking o scelta delle ciliegine sulla torta, é riferibile al fatto che per condurre questa supposta analisi sociale sempre il nostro eroe ha selezionato attentamente il campione al fine di ottenere la risposta desiderata, cioé quella che potesse gettare maggior discredito possibile alla parte avversa. Il tutto, nel più perfetto stile AGW, compiendo a detta di chi ha analizzato tecnicamente il lavoro, delle autentiche bestialità statistiche.

Il terzo, il pensiero di gruppo, é quello tipico di chi pubblicamente accusa il prossimo di comportamenti giudicati riprovevoli e in privato replica quegli atteggiamenti per conseguire il risultato di poter sostenere l’accusa. Sembra infatti che gli scettici, quegli orridi esseri disumani, siano dei cospiratori nati. Beh, se avete tempo e voglia, leggetevi la sapiente regia con cui John Cook, che con Lewandowsky ha realizzato addirittura un libello di supposto debunking dei miti climatici, ha gestito la pubblicazione su Amazon dell’ultimo libro di Michael Mann e diretto la sottomissione di revisioni ultra-favorevoli chiamando a raccolta i followers del blog pro-AGW più ideologico di tutta la rete. Tempi, modalità e contenuti dei messaggi giunti su Amazon interamente gestiti per far fare bella figura al libro su commissione di Mann stesso. Questa si che é comunicazione scientifica. O forse no, sarebbe più corretto definirla scientifica comunicazione.

Ora, Lewandowsky dice di aver cercato di coinvolgere nella survey anche chi la pensava diversamente da lui ma senza successo. Qualcuno sta tentando di rifare la conta, mentre sui soliti noti blog impazza la battaglia tra Guelfi e Ghibellini e l’intento di realizzare un prodotto ad hoc per i media che non sono o non vogliono essere in grado di coglierne il bassissimo risutlato scientifico è stato definitivamente smascherato. Ma puó esserci bisogno di questo per corroborare un’opinione scientifica o per confutarla? Che noia, che grandissima infinita noia.

NB: come volevasi dimostrare, la mia personalissima impressione è quella di non essere riuscito a farvi capire un gran che, tranne l’ovvio fatto che queste cose sono di una noia mortale e pensare che scienziati professionisti ci perdano dietro del tempo è disarmante. Ad ogni modo, sul blog di Judith Curry ci sono tutti i link necessari a ricostruire l’accaduto. Il titolo della Curry, quello sì, merita un applauso: BS Detectors. Attenzione però a clikkare perché ci può volere una giornata a leggere tutte le chiacchiere del caso…

NB #2: Se poi volete mettervi alla prova, qui, sul blog di Jo Nova ci sono tutte le domande della survey, o almeno di una delle molteplici versioni (interessante rigore d’indagine direi) che Lewandowsky ha distribuito per tirare le somme di un risultato che conosceva già.

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Published inAttualità

5 Comments

  1. Duepassi

    Cominciamo con leggerezza, di Lewandowsky a me piace solo quello che gioca nella nazionale di calcio polacca 🙂
    Quest’altro, con le sue affermazioni arbitrarie, mi pare che ci faccia una gran brutta figura. Io mi associo a Filippo Turturici, non faccio lo scettico di professione, e sarei sempre pronto a ricredermi nel caso che mi fornissero prove “davvero” convincenti che finora avrei preso abbagli, ma più passa il tempo e più mi sembra debole questa ipotesi del CAGW, basata su un debolissimo principio di precauzione, che vuol dire che “non hanno prove convincenti” e allora non gli resta che appellarsi ad una “precauzione” assolutamente fuori misura di logica (non ci si rovina “per precauzione”),
    e sul fatto che non abbiano altre spiegazioni per spiegare il (leggero) GW che abbiamo visto in questi ultimi (ma non ultimissimi) anni. Insomma la mancanza di spiegazioni diventerebbe un punto “forte” e non, come consiglierebbe la logica, un punto “debole” della loro ipotesi.
    A questo aggiungiamo il continuo rovesciamento di logica che viene fatto, con la complicità di un potere mediatico sul quale evito altri commenti per rispetto al mio fegato.
    Coloro che detengono il potere e vantano un consenso plebiscitario (lasciamo perdere sul come escano certi plebisciti) si e ci paragonano ad una situazione (la Terra piatta) nella quale le cose stavano al contrario, e cioè avevano ragione gli scettici, e non il potere;
    coloro che si paragonano a Cassandra, fanno finta di non sapere o ricordare che Cassandra diceva il vero, e non era creduta, mentre loro pretendono di essere creduti per autorità e prestigio, visto che sul piano degli argomenti sono assai deboli (insomma, Cassandra era una “scettica”, non credeva ai cavalli donati dai nemici Greci);
    e potrei continuare, ma credo che lo squallore di attribuirci questo o quello (scetticismo sullo sbarco lunare, sull’11 settembre e così via) parli da solo: in mancanza di argomenti seri non gli resta che abbassarsi a insinuazioni arbitrarie del genere, che pena !
    Secondo me.

  2. maurizio rovati

    Dev’essere uno scettico…

    Con quello che crede!

  3. donato

    Oltreoceano questa storia ha raggiunto punte polemiche che superano il classico “calor bianco”.
    La brutta abitudine di manipolare i dati per far “uscire” il risultato atteso e/o di aggiustare le analisi statistiche, non è esclusiva, però, solo delle ricerche che riguardano gli scettici, ma, varcato l’oceano, sembra che stia diventando comune anche in suolo italico ed in un campo che, pur non essendo squisitamente climatologico, gli è molto vicino.
    A proposito dei complottisti-ambientalisti, però, sembra che in Italia esistano anche gli ambientalisti che complottano e manipolano i dati. Lo dice niente di meno che il Ministro dell’ambiente Clini:

    http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/09/17/Taranto-mortalita-27-Clini-Dati-manipolati_7502724.html

    Anzi, ne è talmente convinto che, sembra, abbia addirittura sporto querela, nella qualità di Ministro, contro uno dei “capi supremi” degli ambientalisti nostrani.

    http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/ilva_tumori_sentieri_dati_verdi_balduzzi/notizie/220410.shtml

    Questo Ministro dell’ambiente che ci ritroviamo mi è piuttosto simpatico. Quando c’è da dare qualche “sberla” (figurata, ovviamente) a chi se la merita non si tira mai indietro. Diciamo che ha gli attributi giusti.
    Disclaimer:
    – 1) mi riferisco alla figura istituzionale del Ministro senza alcun intento politico;
    – 2) la vicenda, più che per l’aspetto specifico che travalica le tematiche trattate in questo blog e che interessa relativamente, è esemplificativa delle tecniche utilizzate per “indirizzare” le scelte dei decisori politici e della pubblica opinione in generale.
    Ciao, Donato.

  4. Filippo Turturici

    Accidenti! Io credo nello sbarco lunare, nell´11 settembre compiuto da Al Qaeda, e persino nella farmacologia contemporanea; in piú, non fumo, non sono contro gli OGM e sono pure pro-nucleare. Devo preoccuparmi?

    P.S. Ma i complottisti-ambientalisti, si trovano solo in Italia?

  5. agrimensore g

    Il problema è che quanto scrive Lewandoski è un pregiudizio diffuso, cosicchè, discutendo di questioni di clima, spesso mi tocca precisare che:
    1. non penso e non mi è mai passato per la mente che gli scienziati siano corrotti o incompetenti;
    2. credo che anche nella costruzione dei modelli abbiano fatto del loro meglio e che comunque non si poteva fare meglio (o molto meglio) di quanto è stato fatto;
    3. che tuttavia il “meglio” potrebbe ancora non essere sufficiente.
    Lo trovo piuttosto noioso, per rimanere in tema col titolo del post.
    Tra l’altro, il punto (3), intesa come affermazione generale, mi sembra una banalità, eppure pare faccia fatica ad essere accettata.
    Tutto ciò interessandomi solo agli aspetti “tecnici”, senza entrare nel dibattito delle politiche di mitigazione, delle tecnologie da usare o non usare, quali siano mature e quali no, tutti argomenti su cui sono totalmente impreparato.

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