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Tutti a squola!

Un paio di anni fa uno dei testi scolastici della scuola elementare che girava per casa mia in copertina recitava così: “La Terra ha la febbre”. E giù con immagini eloquenti di un Pianeta malaticcio corredate di toccasana di vario genere.

 

Ora trattasi di scuola media inferiore, ma la musica non cambia. L’immagine sotto è tratta da un libro di scienze della classe terza media inferiore.

 

idrogeno
Click sull’immagine per ingrandire

 

Sembra proprio scritta da Jeremy Rifkin. Una bella “fonte” energetica.

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Published inAttualitàEnergia

11 Comments

  1. Maurizio Rovati

    Beh, guardate che spettacolo!

    • “Constant, yet ever changing…”
      gg

  2. Maurizio Rovati

    Diceva mia nonna: “raglio d’asino non sale in cielo”.
    Forse sbagliava. Anche se “il tempo è galantuomo” la velocità con cui le asinate vengono sparate e l’amplificazione dei media consentono ai ragli di risuonare a lungo nell’empireo. E non solo da oggi.
    Giusto qualche giorno fa ascoltavo la radio in macchina e il presentatore raccontava della sua vacanza in Finlandia.
    Si rammaricava per non aver potuto ammirare l’aurora boreale, dato che faceva “troppo caldo” (-5°C) perchè il fenomeno si potesse produrre.
    E’ normale che uno possa non sapere come si produce un’aurora polare, non lo è tanto il fatto che nella sua mente abbia maturato, volontariamente o meno, la certezza dell’associazione tra “caldo al nord” e mancanza dell’aurora.
    Fatto sta che l’asinata ha raggiunto il cielo senza ostacoli.

  3. Qualche anno è passato da quando andavo a scuola io, anche se non tanti, e mi dispiace constatare che le cose non siano affatto cambiate: l’indottrinamento all’AGW inizia fin da piccoli. Mi ricordo ancora la professoressa delle medie inferiori dire che si consumano migliaia e migliaia di litri d’acqua per ogni attività umana, ripensandoci adesso che ho le competenze giuste non posso fare a meno di impallidire per la quantità immensa di boiate che “insegnava” quella lì (era una pessima insegnante anche sotto molti altri punti di vista).
    Mi chiedo cosa abbiano nella testa gli autori dei libri… secondo me gli insegnati dovrebbero indignarsi per questo approccio fortemente ideologizzato e indottrinante di molti libri di testo.

  4. donato

    Il post, ad iniziare dal titolo, mi punge nel vivo. Questo mondo che il post ed il titolo dissacrano è il mio mondo e, in un certo senso, sento il peso di quella “q” anche sulle mie spalle. Ciò che mi fa ancora più male, però, è la spietatezza di quella fotocopia del libro di testo che è l’essenza del post. Essa è un atto di accusa inappellabile tanto nei riguardi dell’autore, quanto nei riguardi del collega che ha adottato quel testo e quel testo utilizza senza rendersi conto che l’idrogeno non è una fonte energetica, ma un vettore energetico. E ciò che fa ancora più male è il danno immenso che quella pagina arreca alle migliaia di alunni che la leggono e da essa assorbono concetti errati che resteranno impressi nella loro mente per anni o per sempre a seconda del tipo di studi che essi seguiranno. La cosa più difficile per un educatore è dover modificare il modo in cui un allievo ha acquisito stabilmente un concetto, soprattutto se la versione del docente contrasta con il libro di testo (considerato dallo studente una specie di testo sacro). Si noti, in fondo a destra nella pagina fotocopiata, la miniverifica: essa individua i punti salienti del testo e rappresenta il momento topico del processo di apprendimento. In genere il docente, in fase di verifica e valutazione, fa riferimento a quegli “item” che, pertanto, verranno ribaditi molte volte. Sarà inevitabile, perciò, che il messaggio sbagliato si radicherà profondamente nell’alunno fino a diventare parte integrante del suo bagaglio culturale. Mi auguro che i colleghi che utilizzano quel testo abbiano gli strumenti per ammendarlo e fornire ai propri alunni un concetto corretto.
    Ciao, Donato.

    • Donato,
      ho riflettuto a lungo se pubblicare questo post o meno, perché, sebbene indirettamente, quello della scuola è anche il mio mondo. Sono conscio del fatto che il rischio che si corre con una comunicazione sommaria come quella di questo breve post, sia quello di fare di tutta l’erba un fascio. Alla fine ho deciso di scriverlo comunque perché dopo numerose esperienze dirette, sono purtroppo giunto alla conclusione che su questi argomenti – e sottolineo questi perché su tutto il resto non mi permetto di giudicare – il fascio è davvero uno solo. L’ideologia e l’approccio utopistico con cui si preparano le generazioni in erba sono dilaganti. Ma il danno, a mio modestissimo parere, non è solo nella trasmissione di un messaggio didatticamente sbagliato o per essere buoni impreciso, quanto piuttosto nel fatto che quelle informazioni che non corrispondendo alla realtà non preparano i ragazzi a vivere nel mondo reale minando il loro futuro, proprio quello che con questo atteggiamento superficiale e ideologico si vorrebbe invece (a chiacchiere) salvaguardare.
      gg

    • donato

      Guido, io non contesto la tua scelta di pubblicare quella pagina, io mi rammarico del fatto che siamo arrivati a questo punto. Non credere, comunque che questo sia il solo esempio, potremmo citarne decine e decine! Oddio, tutti commettiamo degli errori, anche marchiani. Io proprio oggi, per esempio, ho dovuto correggere un mio strafalcione venuto fuori in una precedente lezione di cui mi sono reso conto solo in un secondo momento. Probabilmente ne avrò commesso anche altri di cui non mi sono reso neanche conto, però, quando leggi intere pagine di testo (come in questo caso) zeppe di errori e luoghi comuni resti alquanto interdetto e ti rodi il fegato e qualcos’altro. In quanto all’ideologia devo, ahimè, convenire che nella scuola essa si spreca (e non solo in campo energetico, purtroppo). Ed è quasi tutta a senso unico!
      Ciao, Donato.

  5. Edo da Torino

    Gent. mo Col. Guidi, i suoi figli son fortunati ad avere un padre competente e ragionevole, ma come si può impedire che tutti gli altri bambini si bevano le bugie o mezze bugie presenti nei libri di scuola? Tutti i professori di scienze dovrebbero essere come Lei, Donato, Botteri, Rovati.
    Cordiali saluti e buona settimana.

  6. Tore Cocco

    Raccapricciante!! Però a pensarci bene possiamo usare l’idrogeno per le automobili, e allo stesso modo possiamo usare le linee elettriche che già esistono per alimentare le case e le industrie, smantelliamo ogni tipo di centrale energetica, che per loro natura inquinano e produco la pericolosissima CO2, ed utilizziamo le linee elettriche per dare elettricità a tutto ciò che ci serve, e magari dalle linee elettriche facciamo anche l’elettrolisi per produrre l’idrogeno. Le onnipresenti linee elettriche possono dare all’umanità intera il futuro radioso che da sempre sogna. Coloro che dicono che le linee elettriche devono essere collegate ad un qualche tipo di centrale per poter dare energia alle nostre case mentono spudoratamente! Quest’ultimi sono pagati dalle lobby del petrolio, del carbone e del nucleare che vogliono tenere l’umanità in scacco con la scusa delle centrali energetiche. Svegliatevi!! Le linee elettriche e l’idrogeno sono le nostre fonti di energia gratuite e pulite, non credete a chi vi dice il contrario!

    • Guido Botteri

      Ma Tore, le linee senza i punti a che servono ? L’alfabeto Morse risolverà miracolosamente tutti i nostri problemi, basterà alternare tre punti elettrici, tre linee elettriche, tre punti elettrici… 🙂

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