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Guardatevi alle spalle

Che il dibattito intorno al cambiamento climatico sia divenuto “caldo” lo sappiamo tutti e da tempo ormai. Tuttavia in questi gioni abbiamo fatto un passo avanti, verso una maggiore democrazia complessiva del sistema.

Il dibattito è concluso (“The debate is over”), si affannano a dire in molti, tant’è che ormai si guarda avanti e si cercano le soluzioni da adottare. Cosa fare, tuttavia, di quella piccola e ostinata sacca di renitenti negazionisti, così fastidiosi (seppur non 3000)?

La strada è segnata, dopo aver avallato azioni anche contro la proprietà, a patto che il fine ultimo sia l’ambiente o il clima o qualcosa di verde, rimangono proprio le persone. La vita è sacra, certo ma probabilmente quella dell’ermellino o della tigre bianca vale molto di più di quella di un negazionista. E’ di poche ore fa, infatti, l’apparizione su un noto blog americano di un commento (quindi, lo sottolineiamo, un pensiero spontaneo di un lettore) che testuali parole, recitava:

(…) there’s an entire generation that will soon be ready to strangle you and your kind while you sleep in your beds (…)

Detto in italiano: c’è una intera generazione (di persone, ndr) che presto saranno pronte a strangolare te (il commento è in risposta ad un altro lettore) e i tuoi simili, mentre dormirete nei vostri letti. C’è la libertà di espressione, ma c’è anche l’istigazione a delinquere. Detto questo, il commento ha avuto un vita breve, circa 24 ore. L’autore del blog sul quale è comparso il commento è Joseph Romm (articolista, blogger, fisico ed esperto del clima). Tutto bene, il commento un po’ sopra le righe è stato eliminato e tanta pace torni sul pianeta Terra. Invece no.

Joseph Romm ha sì cancellato il commento, ma ha precisato che non si sarebbe trattato di una minaccia, bensì di una previsione che, in ogni caso, egli non approva.

Un caso isolato?
Neanche per sogno. Pochi giorni prima un noto sito americano, molto influente per certa parte politica, pubblica un articolo intitolato:

At what point do we jail or execute global warming deniers’ — ‘Shouldn’t we start punishing them now?

In italiano: a che punto dovremmo imprigionare o condannare (a morte? ndr) i negazionisti del global warming? Non dovremmo cominciare a punirli adesso?

Il verbo inglese “to execute” (eseguire, condannare a morte, uccidere) è come si vede un termine molto forte, rimane il dubbio per noi lettori di lingua italiana sulla sfumatura. Di certo non è latte e miele, vista l’acredine espressa. Pochi giorni dopo l’articolo viene rimosso e vengono pubblicate le scuse.

Di seguito un piccolo museo degli orrori1 , per lo meno per coloro i quali credono ancora nella libertà di pensiero e di espressione che, fortunatamente è fatta salva, se oggi siamo costretti a leggere dichiarazioni come quelle in esame.

James Hansen nel 2008 dichiara che gli amministratori delegati delle compagnie petrolifere andrebbero tutti processati per crimini contro l’umanità.

Robert Kennedy Jr. dichiara che il negazionismo è tradimento, e i negazionisti traditori.

E via così, nel 2006 la nota rivista online Grist auspica una nuova Norimberga per i negazionisti. Addirittura noti esperti di un canale meteo americano hanno proposto di de-qualificare i meteorologi negazionisti. La lista è lunghissima, ma non vogliamo annoiarci nè annoiarvi troppo.

Ognuno tragga le proprie conclusioni.

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  1. http://www.climatedepot.com/a/1174/Strangle-Skeptics-in-Bed-Romms-Climate-Progress-features-threat-to-skeptics-An-entire-generation-will-soon-be-ready-to-strangle-you-and-your-kind-while-you-sleep-in-your-beds []
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38 Comments

  1. Claudio Costa

    @ Climatemonitor

    Bravi voi!
    che avete avuto il coraggio di aprire questo blog, non per far polemica, ma per riflettere su una cosa che ci tocca tutti, dimostrando che la teoria è discutibile.

  2. madon

    sto blog è sempre più terribile…

    • Ne convengo e traggo da commenti illuminanti come questo l’esortazione a proseguire su questa strada. Grazie veramente tanto.
      gg

    • Spero di leggere presto suoi nuovi commenti. Magari la prossima volta si ricordi di mettere nome e cognome.

      Saluti

      CG

    • Ho letto. Bravo Claudio.
      gg

  3. Claudio Costa

    @ Achab e Claudio

    vi ringrazio per gli apprezzamenti

    io ho spedito!
    sono solo 4 esempi ma sono tutti professori.

    Nel documentarmi sulle emissioni ho catalogato le peer review nei vari argomenti in modo da consultarli alla bisogna, per la cronaca oggi mi è arrivata una lettera dell’arpa che mi obbliga ad aderire ad un sistema informatico sul monitoraggio delle emissioni si chiama AIDA…sento puzza di 20 20 20

  4. @ Achab

    La faccina allegra al termine della mia risposta, stava a sottolineare la bonaria risposta alla sua bonaria presa in giro. Claudio Costa è un database vivente, tanto di cappello!

  5. Achab

    @Claudio Gravina

    Il mio commento era una bonaria presa in giro di Claudio Costa. Credo sia la persona più coriacea e con il database più esteso su tutti gli argomenti che mi sia capitato di incrociare. Al contrario, io non tengo alcuna traccia di ciò che leggo; citare qualcosa con precisione è per me un’impresa 🙂

  6. Achab, ci creda o no, saremmo in due a perdere fin da subito. Non è il mio sport preferito (non a caso ho chiesto cortesemente delle segnalazioni, perchè non ho tempo nè voglia di fare questo tipo di indagini). Preferisco una sana indagine statistica, ma il tempo è tiranno e ogni tanto vale la pena dilettarsi con altro. In ogni caso la tenacia non ci manca, e siamo dotati di un server talmente grande da poter contenere diverse centinaia di blog tutti insieme.

    🙂

  7. Achab

    Come funziona? Che vince il più tenace o chi ha avuto la pazienza di tenere il database più ampio?
    Mi dichiaro sconfitto in partenza 😀

  8. admin

    @ Costa

    Buona la seconda 🙂

  9. Claudio Costa

    @ Claudio Gravina

    io ho un pò di esempi, in un congresso ho sentito paragonare gli scettici a chi dice che l aterra è piatta, dove te li mando?

    a

    claudio.gravina@climatemonitor.it?

  10. Chiaro che sì, i matti sono ovunque. Però segnalatemi, siamo qui per pubblicarli, titoli di blog anti-AGW dello stesso tono, o blog che avallino i toni di cui sopra. Anthony Watts, appunto, ha censurato. Non si è limitato a dire: non sono d’accordo con i toni, ma è quello che succederà.

    E gli orrori sono tanti, sono io che ho tagliato la lista.

  11. Achab

    I folli ci sono dappertutto. Anche su wattsupwithat Watts è dovuto intervenire ripetutamente censurando alcune indecenti affermazioni in alcuni post ed è purtroppo così in molti blog. Ma in nessun caso e’ in discussione la libertà di parola, nè da una parte nè dall’altra.
    Le dichiarazione di Hansen e Kennedy invece riguardano altro, altri comportamenti che loro ritengono inaccettabili. Daccordo o meno che si possa essere, non sono la stessa cosa tanto da citarli nel “museo degli orrori” insieme agli orrori veri ma per fortuna limitati a pochi “esemplari”.

  12. MeteoGeek

    Sì, comunque come hanno già fatto notare in molti, l’attacco all’autore di questo articolo è stato davvero scomposto ed esagerato. Una volta si diceva che è buona educazione non parlare di religione e politica a tavola. Chiederò che venga aggiunto anche il Global Warming nel galateo, sia mai che qualcuno mi salti addosso così mentre mi gusto un buon piatto di pappardelle al ragù di cinghiale.

    Tornando serio. Non credo che nessuno qui dentro possa negare il coinvolgimento delle lobby petrolifere in chissà quali strani giri. Ma mi sembra davvero che Gravina parlasse di altro, ovvero della libertà di parola che, apparentemente, viene negata ai negazionisti (scusate il gioco di parole). Anche le sentenze si possono discutere, non vedo quale arroganza e senso di superiorità potrebbe portare a chiudere la bocca a chi non crede (o crede poco) nel riscaldamento globale di natura antropica. E’ sempre brutto quando si cerca di annichilire l’avversario tappandogli la bocca, da proprio la sensazione di non avere mezzi migliori e più convincenti…

    M.G.

  13. Alberto Gagnor

    Vedo, ma la cosa non mi sorprende, che in tutto il mondo, quando gli argomenti a sostegno sono carenti, ancora si ricorre ai processi ed alla democrazia di tipo stalinista ovvero ” ti elimino se non la pensi come me”.

  14. Claudio Costa

    @ Galati and Monti

    Visto che le compagnie petrolifere ancora non c’erano, vi chiedo secondo voi cosa ha scaldato l’aria:

    nello scorso interglaciale Eemian?

    http://larvatusprodeo.net/wp-content/uploads/2008/06/eemian_holocene-500.gif

    e dal 900 al 1000 dc con lo stesso rateo di riscaldamento osservato dal 1990 al 2000 nel caso i confronti si facciano correttamento con dati ottenuti con lo stesso metodo come dice la D’arrigo su GRL?

    http://forum.meteonetwork.it/meteorologia/105893-convegno-qualcuno-piace-caldo-errori-e-leggende-sul-clima-che-cambia-di-stefano-caserini-2.html

    è il post n 20.

    Se non l’avete letta la discussione è interessante sempre dal punto di vista della reazione dei serristi alle critiche.

  15. Luca Galati

    @ Guidi

    Ma non è che lei va a prendere i casi eccezionali di compagnie che hanno interessi anche nel mondo delle rinnovabili o sappiamo agevolmente bluffare per tenere a freno i movimenti ambientalisti?

    http://it.wikipedia.org/wiki/BP_plc

  16. @ Luca
    Nonostante mi sia chiaro che continui a non voler comprendere quanto scritto da Claudio nel post, sulle compagnie petrolifere mi sento di darti ragione. L’interessato coinvolgimento nelle questioni climatiche si é palesato con la produzione della climafiction di Al Gore da parte della paramount picture pattecipata dalla holding della BP. Se il mondo fosse bianco e nero in effetti sarebbe tutto più semplice, ma come vedi siamo circondati da molte sfumature di grigio. Così tante da rendere l’immagine del tutto illeggibile, a me, a te, ed alla redazione di report. Forse se ci liberassimo di qualche preconcetto sarebbe meglio. gg

  17. @ Monti

    Non rispondevo solo a lei, quindi sì leggendola come risposta ad personam potrebbe travisare il suo pensiero, ma se nota ho risposto genericamente ai serristi. Si fidi che se lei risponde qui sul sito, molti si limitano a mandare mail anonime… ma io rispondo sempre a tutti (tempo permettendo).

    D’altro canto, su Facebook un altro ramo della discussione si è sviluppato attorno al concetto dei poveri freddofili che soffrono il caldo, essendo il global warming un loro difetto di sopportazione. Come vede le idee sono proprio tante, per fortuna.

    Comunque siamo sempre fuori strada, l’articolo parla di altro.

  18. giordano monti

    per Gravina

    il mio commento a questo post surreale sarebbe stato l’unico e l’ultimo, se non fosse stato travisato il mio pensiero. Non sono un serrista e non sono incazzato, almeno non per questo post!
    sono solo uno che osserva la realtà e cerca di farsene l’idea che mi pare più realistica, sapendo di poter essere in errore.

    per Lorenzo e Gravina,
    mi sembra di avere chiarito come la penso sulle osservazioni di breve periodo, io stesso ho precisato che un periodo breve non fa storia. Era solo per parlare, l’ho scritto chiaro.
    Detto questo, nella millesima parte del globo sto aspettando da anni un mese intero con temperature medie di 5 gradi inferiori alla media trentennale (come lo scarto positivo di maggio nella zona dove vivo). se continuo a osservare quasi sempre scarti positivi, e quasi mai negativi, e nel caso di questi ultimi, minimi, vorrà questo significare qualcosa?
    va beh, chiudo e buonanotte. E forza global cooling. Ripeto: odio il caldo.

  19. Luca Galati

    @ Lorenzo

    Io penso che se si fosse sforzato un pò di più avrebbe capito il senso generale della mia predica piuttosto che fare polemica, perchè in fondo negare anche quel sillogismo è francamente assai arduo e a questo proprio non c’ero arrivato per semplice, palese assurdità: oppure lei forse sostiene che le Compagnie Petrolifere siano santi discesi dal cielo e vadano premiate? Se si è davvero poco informato e oltremodo ingenuo. Senza offesa, sia mai.

    Quindi di fronte ad una frase così:
    “gli amministratori delegati delle compagnie petrolifere andrebbero tutti processati per crimini contro l’umanità“, non vedo proprio cosa ci sia di strano.

    L’equivoco è che voi crediate che Hanssen parli solo per le questioni di presunto ‘negazionismo climatico’ delle stesse mentre invece, da persona informata, tira le somme su quello che in realtà sono veramente in tutto e per tutto le Compagnie Petrolifere.

    Se posso aggiungere, dopo aver visto la trasmissione ieri, di fronte a tanta corruzione non mi stupirebbe affatto sapere le Compagnie Petrolifere portatrici e finanziatrici di ‘campagne negazioniste’ sul Clima.

    Per gli scettici e in chi crede che sia solo ‘retorica’ guardi qui:
    http://www.report.rai.it/R2_HPprogramma/0,,243,00.html

    FINE

  20. @ Anche-i-serristi-nel-loro-piccolo-si-inca°°ano

    Pare che io abbia toccato un nervo doloroso. Penso che se avessi pestato la coda ad una vipera non avrei visto comunque una reazione tipo quelle che sto vedendo qui.

    Quello che mi preoccupa di più, nel mondo reale, è che la seconda mano di colore che ho dato in bagno (amo il bricolage e il fai-da-te) abbia preso bene. Ma dovrò aspettare domani, perchè oggi ha fatto temporali tutto il giorno, con una abbondante temperatura sottomedia, per il periodo. Dovessero venirmi delle righe bianche tra una pennellata e l’altra, sarà sicuramente colpa del global warming. Ah, ho comprato una tinta eco-compatibile, con tanto di marchio di certificazione. Mi è costata un buon 30% in più, ma sono con la coscienza pulita.

    Monti, ennesimo tonfo nell’acqua: sono io che su questo “è-solo-un-blog” tengo traccia delle temperature mensili, da ormai 3 anni.

    Per il resto ha detto tutto ottimamente Lorenzo.

  21. Lorenzo

    @ Monti

    di surreale c’è solo la tua considerazione riguardo alla temperature ed alla siccità di un singolo mese (il quale tra l’altro segue i 5 mesi più piovosi da quando ci sono rilevazioni) su una porzione di territorio che credo sia meno di un millesimo della superficie terrestre. Meno surreale invece il dato di Maggio RSS che vede un’anomalia globale in bassa troposfera di soli 0.090 °C in linea con il plateau termico degli ultimi anni. Sono proprio i dati oggettivi a dipingere sempre più un mondo che non ne vuole sapere di scaldarsi ulteriormente 🙂

    @ Galati

    “Per la logica: io critico chi non critica le compagnie, nella fattispecie lei che invece critica chi invece le critica (Hansen), quindi è lei ad avallarle non io.”

    Pare che la tua logica continui ad essere alquanto stramba, per non dire fallace, oltre al fatto che sembra continui a sfuggirti la critica di Gravina, il quale, tra l’altro, non ti aveva certo accusato di avallare le compagnie petrolifere. 🙂

  22. @ Giordano
    Nel frattempo, spendere qualche dollaruccio in più di adattamento (che serve in ogni caso, magari anche per il tempo atmosferico che non si risparmia davvero) e qualche Euretto in meno di mitigazione (concetto ridicolmente antropocentrico), forse non guasterebbe.
    gg

  23. giordano monti

    @Galati
    Luca, non te la prendere troppo. Questo è solo un blog.
    Nel mondo reale quello che temono davvero i negazionisti non sono delle fucilate alle spalle, ma i dati oggettivi, sempre più spietatamente chiari nel dipingere un mondo più caldo. E’ piuttosto surreale per esempio un dibattito del genere dopo un mese di maggio che in Italia è stato tra i più caldi e secchi di sempre. E’ solo per parlare, sia chiaro. Quando il trend di lungo periodo, l’unico che conta, si invertirà, il primo a gioirne sarà il sottoscritto, che detesta il caldo. In realtà è tutta la discussione sul clima che è paradossale: si litiga sui blog come se ci fossero due squadre e un grosso premio in palio per una delle due compagini.
    Ma in realtà se avranno vinto i negazionisti, avremo vinto tutti (sarebbe davvero bello! lo dico sul serio), mentre se avranno “vinto” i serristi, saremo tutti perdenti. Che strana gara!

  24. Luca Galati

    Per la logica: io critico chi non critica le compagnie, nella fattispecie lei che invece critica chi invece le critica (Hansen), quindi è lei ad avallarle non io.

    Quello che invece mi colpisce è che qualsiasi cosa dica Hanssen, anche condivisibile come la presente (solo uno che ha precisi interessi si schiera con le nefandezze delle Compagnie Petrolifere) o chi per lui si gridi ancora una volta al ‘serrismo dogmatico’ quando di serrismo qui nessuno ha parlato, nemmeno Hanseen, ovvero diventi l’ennesimo pretesto per fare l’ennesima forma di ‘propaganda elettorale’…

    Detto ciò mi sembra comunque di aver commentato un passo davvero poco condivisibile del post che ha come argomento proprio le dichiarazioni dei cosiddetti ‘serristi’ contro i cosiddetti ‘negazionisti’.

    Precisato ciò la discussione può ora certamente continuare su quello che gli altri commentatori riterranno più opportuno.

    Cordialmente
    LG

  25. In ogni caso, il punto dell’articolo non è essere pro o contro le compagnie petrolifere, bensì è un altro. Se si riuscisse a discutere sul tema, sarebbe meglio.

  26. @ Galati

    Le consiglio un corso sulla logica. E’ davvero inquietante, oltre che senza senso, il suo sillogismo. Tra l’altro, per inciso, è lo stesso sillogismo utilizzato da molta ideologia serrista: se critichi chi critica le compagnie petrolifere, allora avalli esse stesse. E anzi, temevo che sarebbe arrivato a dire che ricevo fondi neri dalle compagnie del petrolio, ma un minimo di dignità ce l’avrà pure lei, credo. E’ un sillogismo vecchio e datato, ma ogni tanto salta fuori recuperato da qualche discorso serrista della domenica pomeriggio.

    Io sono contrario a qualsiasi forma liberticida o che riduca/leda i diritti altrui, da qualsiasi parte provenga. Quindi vada piano, ma MOLTO piano, con certe affermazioni. Il suo atteggiamento è disdicevole.

  27. @ Tutti
    Non ho visto report purtroppo. Facciamo un favore a noi stessi ed ai lettori di questo blog, finiamola qui con questa dietrologia.
    gg

  28. Luca Galati

    Bene, cominciamo con le prime ammissioni, peccato però che nella citazione di Hansen non v’è traccia esplicita di emissioni legate alle attività delle compagnie petrolifere, quindi è stata una mossa decisamente errata quella di negare quell’affermazione che aveva evidentemente un obiettivo più generalizzato…tutto lì.

  29. ma Schopenhauer che e’ esistito a fare? possibile che nel 2009 uno debba stare ancora a perdere tempo su un argomentare cosi’ puerile, come se non andare dietro a Hansen riguardo le (emissioni legate alle attivita’ delle) compagnie petrolifere significasse appoggiare quelle compagnie nelle loro varie (e ben altre!) nefandezze?

  30. Luca Galati

    Bene, schieratevi pure dalla parte delle Compagnie Petrolifere e del loro benefare per l’umanità, evidentemente non avete colto bene il significato della puntata di Report…
    Ma quale ideologia, è puro realismo e disillusione: la citazione di Hansenn poi non fa riferimento esplicito a problemi climatici, ma evidentemente anche a qualcosa di più generalizzato…
    Forse è il parlare in maniera apparentemente retorica, tirando in ballo le Compagnie, a chi non ha coscienza piena delle problematiche connesse che lo porta a negare certe evidenze…
    E ripeto: non sto parlando di evidenze o problematiche strettamente climatiche.

  31. Luca Galati

    Almeno su questo:

    “James Hansen nel 2008 dichiara che gli amministratori delegati delle compagnie petrolifere andrebbero tutti processati per crimini contro l’umanità”

    non si discute e chi ha visto la puntata di ieri di Report può certamente confermarlo.

    Evidentemente anche a questo sito piace una certa politica imperialista, e di parte, contro certi diritti umani nel mondo, perchè in fondo, detto francamente, schierarsi con le Compagnie Petrolifere, con tutto quello che provocano nel mondo, già a partire dallo sfruttamento delle risorse altrui e dall’inquinamento dei combustibili fossili, è davvero disdicevole.

    Cordialmente
    LG

    • @ Luca
      Sei pronto per prendere la barca e andare a salvare gli abitanti di Tuvalu. Fà attenzione che non ti tirino qualche candelotto di dinamite però. 🙂
      Spero mi pedonerai l’ironia, ma tutto mi sarei aspettato meno che su queste pagine si finisse a parlare di imperialismo. E poi c’è qualcuno che ancora nega che la questione climatica ed ambientale sia inquinata dall’ideologia.
      gg

  32. MeteoGeek

    Sono sinceramente senza parole… alla faccia della tolleranza.

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