Salta al contenuto

Divinazioni giornalistiche, scatta il Quinto Potere

Uffici deserti, vie dello shopping affollate (ma negozi vuoti) e aria di festa. Questo il ritratto del belpaese, almeno fino a ieri. Potevano sfuggire a questa tendenza le redazioni giornalistiche? Esperienza personale, decisamente no. Un bel problema quindi recuperare notizie accattivanti. Per fortuna ci ha pensato la politica, fornendo grandi quantità di materiale con le prime accese schermaglie elettorali.

Ma il tempo non ha collaborato. Che disdetta, non un temporale, non una nevicata, non una mareggiata e, incredibilmente, neanche una bella frana da commentare con la solita retorica del disastro immininente ma in realtà già in atto.

E quindi ecco che Repubblica ti va a pescare un trafiletto pubblicato sul web del Met Office, dove gli esperti di divinazioni stagionali e annuali assicurano che il 2013, che non è nemeno in fasce ma piuttosto è in embrione, sarà uno dei 10 anni più caldi degli ultimi enne-tanti e probabilmente sarà più caldo del 2012.

L’intrepida redattrice, che da quel trafiletto costruisce una storia strappalacrime di siccità, devastazioni e tragedie prossime venture, non sa che che le divinazioni del Met Office, come quelle di chiunque si cimenti con le previsioni oltre il mese e oltre la stagione, hanno già fruttato a quegli esperti le più clamorose figure da peracottari della storia. L’ultima nella scorsa primavera, quando prevedevano devastanti siccità e in aprile, maggio e giugno tutto il Regno Unito è finito sott’acqua.

E così, aspettando un arrosto che non ne vuol sapere di palesarsi, temendo eventi estremi che neanche fantozzi riuscirebbe a collegare al trend climatico, la nostra fulgida penna arriva al paradosso di consigliare i lettori di godersi il freddo finché dura, perché tanto, prima o poi, farà caldo, molto caldo.

E noi, anzi voi, se avete avuto la forza di arrivare sin qui, unitevi tutti al coro di Quinto Potere e gridate forte:

Sono incazzato nero e tutto questo non lo permetterò più!

________________________

NB: Grazie a Fabio per la segnalazione

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...Facebooktwitterlinkedinmail
Published inAttualità

3 Comments

  1. Edo da Torino

    Scusi Col., perché è cambiato l’aspetto a CM?
    Cordiali saluti
    Edo
    Ps: c’è anche una striscia verticale con “Like, Tweet e Stampa”, che rende un po’ difficile la lettura, perché copre sempre delle righe.

    ADMIN: ci stiamo lavorando. Per quanto riguarda la grafica, ogni tanto conviene dare una rinfrescata.

  2. Roberto Breglia

    Anzitutto buon anno! In effetti si è visto che le previsioni a lungo termine ed ancor più quelle stagionali,lasciano il tempo che trovano;lo vediamo anche dai più prestigiosi modelli matematici che le dinamiche atmosferiche in alcuni casi sono soggette a repentini e drastici mutamenti il che rende le previsioni estremamente difficili.Come ogni anno i mass media ci annunciano stagioni apocalittiche sia in termini di caldo che di freddo,e purtroppo vi sono persone che credono ciecamente a queste fandonie….la meteorologia è una scienza stupenda e seria,per favore non trattatela alla stessa stregua di uno scoop per vendere giornali o per far audience!
    Ancora buon anno e complimenti a te Guido.
    Roberto Breglia

Rispondi a Roberto Breglia Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »