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Così, un pensiero.

Ieri sera giravo per il web senza una meta specifica come non mi capitava da parecchio tempo. Sono finito in cima al Burj Khalifa, un manufatto che con la sua antenna arriva a 828 metri di altezza. Non è tecnicamente il più alto del mondo, perchè il primato spetta alla piattaforma di estrazione Magnolia situata nel Golfo del Messico, a sua volta alta (ma si dovrebbe dire lunga perché per la maggior parte è sott’acqua) ben 1432 metri.

 

Saranno state le nubi basse dalle quali spuntano come funghi gli edifici limitrofi, sarà stato l’ennesimo contatto con la mia ignoranza – ero rimasto quasi all’Empire State Building in termini di primato – ma il pensiero è questo:

Non ci credo, non ci posso credere che la stessa specie che si è dimostrata capace di dar vita a meraviglie della scienza e della tecnica come queste stia distruggendo il suo Pianeta. Queste meraviglie, o meglio quello che c’è dietro, ci porteranno sempre avanti, non indietro.

 

Piaccia o no ai profeti di sventura, questo è il mio pensiero.

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Published inAttualità

5 Comments

  1. Matteo

    Anatema!! Ricordatevi di Babele

  2. Maurizio Rovati

    Questa specie ha prodotto anche Stalin, Hitler, Polpot… ce ne siamo liberati ma la Bestia è sempre in agguato.
    Vedi questi per esempio:

    http://www.youtube.com/watch?v=CEZbWAwmBJ8

    Cambiamo leggermente argomento: centrali nucleari.
    A mio avviso sono parte di quello che tu definisci ” meraviglie della scienza e della tecnica”, però, quelli bravi…
    Ci avevano detto che le centrali nucleari a Uranio non andavano bene perchè pericolose, costose e insicure.
    Invece le future centrali a Torio avrebbero risolto moltissimi problemi e si sarebbero fatte a tecnologia matura.
    Ma giacchè la tecnologia non è matura tocca di aspettare e, nel frattempo, usare i mulini a vento.
    … Hmm, pare che la tecnologia stia maturando… Ottimo, direte.
    Eh no, andiamoci piano
    Contrordine, sono pericolose anche quelle (ti pareva?)
    Tramonta l’ipotesi Torio, parola del Corriere della s(inistr)era.
    http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/13_gennaio_14/nucleare-tramonta-ipotesi-torio_5d6f2170-5c0c-11e2-b348-07f13d8a1ca0.shtml?fr=box_primopiano

    Beh, nell’articolo si dice anche altro per la verità, ma l’impressione è che il futuro del Torio sia totalmente compromesso.

    “Il torio da molti è stato indicato come l’ideale sostituto dell’uranio nelle centrali nucleari per uso civile, tanto che nazioni come Usa, Gran Bretagna e India hanno avviato avanzati programmi di ricerca per studiarne la fattibilità. Rispetto all’uranio, il torio presenta infatti molti vantaggi: è 3-4 volte più abbondante (si stima che il 25% delle riserve mondiali si trovi in India) e quindi meno caro, e, in apparenza, non favorisce la proliferazione nucleare in quanto per essere reso utilizzabile in una centrale atomica deve passare attraverso una serie di delicati passaggi in strutture che non possono essere nascoste ai controlli internazionali. «Il torio possiede indubbi punti a suo favore, ma il dibattito della comunità scientifica sul tema della proliferazione è stato unilaterale e troppo superficiale», ha commentato Steve Ashley, del dipartimento di ingegneria dell’Università di Cambridge e capo del gruppo di ricerca…
    …Ma, dicono gli scienziati britannici, il Pa233 può essere separato dal torio irradiato con un semplice procedimento chimico. Dopo la separazione, il protoattinio decade in puro U233 senza alcuna produzione del tossico e pericoloso U232. Il ciclo può essere avviato in impianti molti piccoli – anche nei reattori di ricerca (ce ne sono circa 500 nel mondo) – e quindi può tranquillamente sfuggire ai controlli internazionali più accurati. Gli autori perciò chiedono all’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica) di effettuare analisi più in profondità su tutta la filiera del torio. «Ma la cosa più importante è riconoscere che il torio non è la strada verso un nucleare del futuro esente dai rischi di proliferazione, come qualcuno crede», afferma Ashley. ”

    Il meglio è nei commenti, dato che il giornalista è ampiamente insufficiente provvedono i lettori ad aggiustare il tiro.

    Ne cito (in parte) uno: “… fermare la tecnologia MSR (Molten Salt Reactor) per impedire la fabbricazione di bombe sarebbe futile ed insensato come proibire il carburante Diesel per impedire la produzione di Napalm. ”

    Chissà se Iran e Nord Corea si sono già buttate a pesce sul Torio?

  3. Edo

    Grande Colonnello, davanti ad opere del genere un uomo vero parla di stupore, meraviglia e desiderio. E’ anche per questo che La seguo. Continui così!

  4. Fabio

    Concordo, concordo,
    si stava meglio una volta se eri conte e non “u carbonaro”,
    e mangiavi 1 volta al giorno brodo di rape.

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