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Antartide, anche quest’anno è andata.

Sono passati 15 anni dalla XIII spedizione italiana in Antartide, l’unica alla quale ho preso parte. Ammetto di avvertire un po’ di nostalgia e parecchia invidia per quanti continuano ad avere il privilegio di partecipare alle campagne di ricerca in Antartide del CNR. Mi sembra giusto oltre che interessante pubblicare il comunicato stampa emesso dal CNR per la conclusione della campagna di quest’anno.

 

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Conclusa la 28a campagna estiva dell’Italia in Antartide

 

Prende il via la campagna invernale presso la Base italo-francese Concordia

 

La XXVIII spedizione italiana in Antartide si è conclusa questa settimana con la partenza degli ultimi 12 componenti che lunedì 11 febbraio hanno lasciato la Stazione Mario Zucchelli a Baia Terra Nova (Mzs), a bordo di due aerei Twin Otter, con destinazione stazione americana di McMurdo. Da qui il viaggio prosegue per la Nuova Zelanda e quindi per l’Italia.

La Spedizione rientra nel Programma nazionale di ricerche in Antartide (Pnra), sotto l’egida del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e secondo le linee strategiche definite dalla Commissione scientifica nazionale per l’Antartide (Csna).

La campagna è stata attuata dall’Enea con la programmazione e il coordinamento scientifico del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). Le attività di ricerca hanno coinvolto circa 50 progetti scientifici, ai quali hanno partecipato più di 100 ricercatori in ambiti scientifici diversi, che riguardano le scienze della vita, della terra, dell’atmosfera e dello spazio. I dati raccolti in Antartide saranno elaborati presso i laboratori che partecipano ai diversi progetti.

Sempre in questi giorni, anche gli ultimi componenti della spedizione estiva italo-francese hanno concluso le attività presso la Stazione Concordia. Ha avuto così inizio la nona campagna invernale alla quale partecipano 15 ricercatori-tecnici, che terminerà nel novembre 2013. Nel corso della campagna invernale proseguirà il lavoro di ricerca nell’ambito di programmi congiunti antartici francese (Ipev – Istituto polare francese Paul Emile Victor) e italiano (Pnra).

La Stazione Concordia si trova sul plateau antartico a 3.200 m di altitudine, e rimane in completo isolamento per nove mesi (febbraio-novembre), con temperature esterne che raggiungono i -80°C. Nonostante le basse temperature, i ricercatori dovranno lavorare spesso all’esterno per proseguire gli studi di glaciologia, chimica e fisica dell’atmosfera, di astrofisica, di astronomia e di geofisica. Continueranno, inoltre, analisi e test medici sui partecipanti per lo studio dell’adattamento dell’uomo in un ambiente così estremo nell’ambito di progetti scientifici in collaborazione con la European Space Agency (Esa).

Quest’anno la Stazione Zucchelli ha avuto l’onore di ospitare l’Ambasciatore italiano a Wellington (Nuova Zelanda), Alessandro Levi Sandri. I collegamenti con l’Italia hanno riguardato anche un programma di divulgazione, con l’iniziativa ‘Adotta una scuola dall’Antartide’, che ha permesso a 13 scuole tra elementari, medie e superiori di collegarsi in videoconferenza tramite Internet, con ricercatori e tecnici presenti a Mzs e a Concordia. Il programma è stato coordinato da un insegnante dell’I.I.S. “J.C Maxwell” di Nichelino (To), vincitore del ‘2° Corso della Scuola Polare Estiva’ promosso dal Museo nazionale dell’Antartide.

La fase di chiusura della campagna estiva è stata purtroppo segnata da un grave lutto: un Twin Otterdella società canadese Kenn Borek Air è precipitato durante il volo di trasferimento dalla base statunitense al Polo Sud ‘Amundsen Scott’ alla Stazione Zucchelli. Nell’impatto sono morti il comandante Bob Heath di Inuvik, un pilota molto stimato e con grande esperienza di volo in ambiente polare, il giovane secondo pilota Mike Denton e un terzo canadese, Perry Andersen.

 

Roma, 14 febbraio 2013

 

 

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Published inAttualità

Un commento

  1. alessandro barbolini

    molto comodo lanciare scenari del polo sud che nel 2100 sara come le maldive…è vergognoso che ci sia una marea di mele marce che continui a dipingere bambocciate del genere ,e quel che è peggio che i media cavalchino queste bufale…..e chi vi smentisce faccia a faccia,carissimi INscienziati che non siete altro….nell,altro mondo? perche è li che saremo tra 90 anni!

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