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Ue ed energia: Bruxelles, abbiamo un problema – Limes, letture per il week end

Capita spesso di leggere pareri obbiettivi in materia di policy climatiche ed energetiche sulla rivista di geopolitica Limes. Tra l’altro, a causa della mia somma ignoranza, apprendo solo ora che Limes appartiene allo stesso gruppo editoriale de La Repubblica, cioè l’Espresso.

 

Evidentemente, lo scambio di informazioni tra le due redazioni non deve essere molto fitto, ma forse lo è stato abbastanza da consentire di inserire in testa all’articolo di cui sto per darvi conto e link un’immagine che con l’argomento in questione c’entra molto poco, la stessa che vedete in testa a questo post. Spiegare graficamente il bilancio energetico del sistema clima, avrebbe senso se le policy di cui si parla, anche piuttosto criticamente, avessero avuto l’obbiettivo di incidervi. Siccome l’incisione c’è stata, ma ha riguardato solo le tasche dei cittadini europei, più che altro ci sarebbe stato bene un bel verde dollaro a tinta unita.

 

Ad ogni modo, quel che conta è la parola scritta, che nella fattispecie è piuttosto lapidaria. Un breve estratto:

 

Allo stato attuale, complice anche la crisi economica che ha condizionato la domanda energetica, la riduzione del 20% dei gas serra sarà raggiunta quasi esclusivamente grazie alle rinnovabili imposte dal target europeo, a costi spesso proibitivi e con ripercussioni sempre più evidenti sul funzionamento del sistema energetico. Ciò ha reso irrilevante l’Emissions Trading System (Eu Ets), il meccanismo di cap-and-trade che avrebbe dovuto garantire un’efficiente riduzione delle emissioni attraverso un sistema di certificati e logiche di mercato. Il risultato è un blocco degli investimenti e (fatta salva la quota di mercato assegnata per legge alle rinnovabili) l’ascesa del carbone come principale fonte energetica nel settore elettrico dopo un declino che durava dagli anni Ottanta. A scapito dei meno inquinanti gas e nucleare.

 

E il resto lo trovate qui.

 

Dopodiché, per ammazzarvi definitivamente la domenica, vi propongo la lettura del pezzo a firma di Sergio Rizzo che ha pubblicato il corriere giovedì scorso.
Pale eoliche e centrali nucleari spente – In bolletta un conto di 230 euro

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Published inAttualitàEnergia

3 Comments

  1. Guido Botteri

    Notizia che viene da La Repubblica (che apprezzo, nell’occasione), chissà che ne pensano certe persone di nostra conoscenza 😀

  2. donato

    Chiedo scusa per la domanda sciocca, ma la curiosità è troppo forte: Limes è, per caso, finanziata da Big Oil? 🙂
    Ciao, Donato.

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