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Nell’attesa, sotto l’ombrello(ne)

Che ripari dal sole o dalla pioggia, dipende dai casi. Comunque, qualche minuto a leggere e qualcosa in più a pensarci su garantisce l’occupazione almeno di una piccola parte dell’eventuale ozio da fine settimana che potreste aver scelto di coltivare.

 

Ecco qui, Matt Ridley, dalle pagine del suo blog, ospitato dal WSJ, saluta e se ne va. Ma non prima di aver dato un’altra scrollata ai professionisti del consenso, che nella fattispecie del clima si identificano anche con i profeti di sventura.

 

Il titolo del suo post è: La scienza è fatta di prove, non di consenso. (qui il testo senza sottoscrizione).

 

Buona domenica.

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Published inAttualità

6 Comments

  1. Alessandro Toscana

    Buonasera, prima volta sul blog, scriverò poco(preferisco leggere) ma ci tengo ad informarvi su una brevissima discussione (non mi piace molto scrivere e rispondere) sul noto sito talebano di Climalteranti, ho postato il link sulla Lectio di Ridley, su questo post diClimalteranti ( http://www.climalteranti.it/2013/06/12/essere-obiettivi-quando-si-parla-di-scienza-del-clima/#comment-241905 )e come al solito sia una certa Oca (poco)Sapiens ed altri hanno risposto, non sto qui a mettere tutta la discussione, ma devo dire che è incredibile come delle persone che in buona parte insegnano all’università siano così poco aperte e soprattutto non riescono a comprende delle normali idee di logica e di buon senso, in termini strettamente razionali. Questa è una cosa che mi fa letteralmente imbufalire!
    Alla fine troverete la mia risposta che per evitare che venga poi cancellata dal suddetto sito, riposto qui integralmente.
    Grazie dello spazio e se non ha attinenza con il post mi scuso preventivamente.
    Ecco la ultima risposta:
    “Spiacente signori e signore, io solo da pochi mesi vi leggo, incuriosito da un riscaldamento che c’è stato e di cui sono convinto che le attività umane ne siano responsabili, ma solo in parte non come dite voi o l’IPCC al 97%.
    Quello che nel corso dei mesi mi ha fatto ricredere su di voi è stato proprio il vostro modo assurdo ed inutile di dileggiare quelli che non la pensano come voi e che mi ha fatto capire che siete esattamente come i Talebani Afgani.
    In effetti non essendo io uno “scienziato” (ma sono appassionato di scienza in tutti i suoi vari rami, biologia fisica astronomia meccanica quantistica, quest’ultima molto difficile da seguire, geologia e quant’altro) cerco di leggere ed informarmi x tenermi aggiornato su tutto, seguo regolarmente online i siti ufficiali delle principali riviste scientifiche ed anche i blog come il vostro, ricco di informazioni interessanti.
    Ma il tenore della vostra astiosità nei confronti di scienziati cosiddetti “eretici” è difficilmente digeribile da una persona come me di mente aperta che dà il beneficio del dubbio a quasi tutti( ma non ai”creazionisti”, che sono dei veri criminali, tanto per fare un solo esempio, e ce ne sarebbero altri ).
    Dopo aver letto quella lectio mi ha molto colpito una cosa, e che cioè la scienza NON E’ UNA DEMOCRAZIA(!!!), se la maggior parte degli scienziati concorda su un fatto scientifico NON SIGNIFICA CHE HANNO RAGIONE!
    La storia della scienza e della sua crescita è piena di scienziati eretici che andando contro la maggioranza hanno poi dimostrato di avere ragione( e poi però tutti gli altri sono subito saltati sul carro del vincitore, buffo no?).
    Citare gli esempi di ciò sarebbe troppo lungo, se per esempio Oca, che evidentemente non ha capito molto del senso della lectio e di ciò che voleva dire, si è limitata a perculeggiarla ancora una volta senza senso, allora vuol dire che ve la cantate e suonate da soli, assurgendo a Bibbia Scientifica solo quello che volete e giudicando Apocrifi tutto quello che non combacia con la vostra visione.
    Eppure non sono per niente convinto che quelli che voi chiamate negazionisti siano tutti pagati dalla exxon…
    A proposito, a voi di climalteranti quale azienda del fortovoltaico o dell’energia verde vi paga?”

    • Alessandro, posto che avrei evitato il paragone con i talebani, perché mettere a confronto sistemi complessi a colpi di generalizzazioni non funziona quasi mai, le ragioni che hai esposto sono quelle per cui, purtroppo, lo scambio di opinioni con l’area di quel blog è da tempo ridotto al lumicino, ove non del tutto assente. È un peccato, lo riconosco, ma non c’è stato proprio verso. Benvenuto su CM, buona giornata.
      gg

    • Maurizio Rovati

      Probabilmente nessuna azienda del fotovoltaico paga costoro. Il settore energetico cosiddetto rinnovabile è pagato con fondi pubblici e attraverso sistemi di prelievo a carico degli utenti, e altrettanto succede a questi lobbysti delle future disgrazie che dipendono dal sistema pubblico dell’università e della ricerca, e dalle fondazioni (tipo WWF Greenpeace o stipendifici ONU) che poi percepiscono il 5%o IRPEF e altri aiutini di stato oltre alla raccolta delle elemosine di coloro che cadono nella loro rete in buona fede.
      Il DNA di questa gente non comprende l’ascolto delle ragioni altrui o il progresso della Scienza, comprende il perseguimento della loro ideologia che passa per l’occupazione dei gangli strategici dello Stato attraverso il quale credono di poter controllare tutto.
      E per questo dividono il mondo in buoni e cattivi… Un film già visto parecchie volte, no?

    • Maurizio, non volermene, ma non credo che l’analisi sociologica delle vicende di altri ambienti di discussione sia tra gli scopi di CM, anche se regolarmente questo accade a parti invertite. Vero anche che ci sia una certa volontà di controllare anche il clima, ma credo che i recenti accadimenti (più o meno tre lustri) abbiano già dimostrato che non se ne parla. Ho approvato il commento che ha lanciato questa discussione perché era il primo da parte di un nuovo lettore, ma non vorrei trasformare questa discussione in una valutazione su atteggiamenti che per parte mia giudico del tutto inconsistenti, che fa rima con inesistenti.
      gg

    • Maurizio Rovati

      Non te ne voglio, il mio commento era da ascrivere alla voce chiacchiere estive (sotto l’ombrello(ne)).

    • Esattamente da dove ti rispondo 🙂
      gg

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