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Run Keeper, il tempo che fa e l’informazione

Run Keeper è una app scaricabile dall’Apple Store, serve a torturarsi quando si fa attività fisica con tempi, percorrenze, piani di allenamento e quant’altro vi possa venire in mente in materia di calorie da bruciare. Complice appunto un motore meno efficiente di prima e un presumibile incipit di andropausa che auto sportiva e moto non riescono a frenare, da un paio di mesi l’ho installata sul mio smartphone. La faccenda non si è chiusa lì, come succede con la maggior parte delle app, ho anche iniziato a usarla seguendo un piano di allenamento.

 

Un successone! Infatti, dal giorno in cui ho compiuto il primo fatidico passetto di corsa, è iniziato il bombardamento dei record. Roba da farti sentire un fondista nato. Questi i toni delle mail di cui va ingolfandosi la casella di posta dedicata alla “monnezza”: “Complimenti, oggi hai fatto il miglior tempo medio sulla distanza (risibile) di ieri! Campione, Oggi ha fatto tre passi più di ieri! Nuovo record, il maggior numero di chilometri percorsi mentre il cielo è nuvoloso… Favoloso, in una settimana hai affrontato un dislivello maggiore degli otto giorni prima!” Bene, direte voi, Caronte ha colpito, l’ultimo chilometro di corsa fatto sotto il sole ha cotto definitivamente i neuroni del blogger. Forse, ma forse no. Il fatto è che un po’ a causa della scarsità di tempo (la scusa funziona sempre), un po’ perché ho sempre odiato correre preferendo altri sport, meglio se acquatici, sono perfettamente conscio di non aver fatto molti progressi. Anzi, ogni volta che attivo l’app e inizio a sgambettare mi sembra la prima volta. Ragion per cui, ma non c’era bisogno di tutto questo giro di parole per arrivare a capirlo, è chiaro che i record e i successi conseguiti sono solo il frutto di una attenta strategia di marketing, comunicazione e, perché no, anche spamming col vestito buono. Del resto qualcosa devono pure inventarsi per tenermi lì, tra i loro clienti.

 

Né più, né meno come i giornali di questi giorni. Ecco Caronte, allarme caldo (sirene incluse)! Saranno i giorni più roventi dell’estate! Caronte, è afa anche in mare (questa è spettacolare, il corriere si distingue sempre…). Del resto, si sa, 39°C a luglio in Italia sono eccezionali, arrivano “solo” un certo numero di volte l’anno tutti gli anni. E prima? Eh, prima era l’anno senza estate, poi quello dell’estate coi temporali, poi quello del ritorno dei bei tempi dell’estate mediterranea…(ma dov’era andata?), infine, finalmente è afa!

 

Insomma, si è capito, le chiacchiere meteorologiche che invadono i media di questi tempi sono sostanzialmente spam e tali resteranno fino a che il mondo dell’informazione non capirà che anche la meteorologia è una cosa seria. Perché questo accada è però necessario che lo capiscano soprattutto i meteorologi, naturalmente, compreso chi scrive! 🙂

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Published inAttualitàMeteorologia

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