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Un mese di meteo – Agosto 2013

IL MESE DI AGOSTO 2013

 

Andamento circolatorio (*)

La topografia media del livello barico di 850 hPa del mese di agosto consente di individuare come principale centro d’azione responsabile delle condizioni atmosferiche sull’area italiana un promontorio anticiclonico subtropicale da sudovest che ha influenzato le condizioni atmosferiche su tutta l’area. Fra tale struttura ed il ciclone d’Islanda scorre il flusso perturbato atlantico (westerlies).
Nel contesto di tale quadro circolatorio medio si sono manifestate una serie di strutture meteorologiche a più bassa persistenza fra cui una serie di anticicloni di blocco e quattro perturbazioni (tabella 1).

 

01-31 agosto 2013 850 hPa

Tabella – Sintesi delle strutture circolatorie del mese a 850 hPa (con il termine perturbazioni si indicano grandi saccature atlantiche o depressioni mediterranee o ancora fasi di variabilità perturbata).

Giorni del mese

Fenomeno

   
1-7  agosto L’area italiana gode dell’influenza di un promontorio anticiclonico subtropicale da sudovest che garantisce condizioni di tempo stabile e soleggiato
8-10 agosto Cedimento del pre-esistente promontorio anticiclonico subtropicale per effetto di una saccatura atlantica che fa  ingresso sulle regioni settentrionali il giorno 8, originando una depressione di sottovento alle Alpi che in seguito attraversa l’intera area italiana con traiettoria nordovest-sudest, raggiungendo l’area ionica il giorno 10.  (perturbazione n.1).
10-20 agosto Campo di pressioni alte e livellate con condizioni di tempo stabile e soleggiato, temporaneamente interrotte mercoledì 14 e lunedì 19 in coincidenza con il rapido transito di due deboli saccature atlantiche che interessano soprattutto le regioni centro – settentrionali con attività temporalesca sparsa (perturbazioni n.2 e 3).
21-22 agosto Le regioni centro-meridionali sono interessate da una saccatura da sudest connessa ad un minimo depressionario sull’area anatolica (perturbazione n. 4).
23 agosto Su tutta l’Italia campo di pressioni alte e livellate con tempo stabile e soleggiato.
24-28 agosto Una saccatura atlantica si protende dalle isole britanniche verso la nostra area evolvendo poi rapidamente isolando una depressione centrata sull’Italia centro-settentrionale e che dà luogo a condizioni di instabilità estese a gran parte della area italiana (perturbazione n. 5).
29-31 agosto Promontorio anticiclonico in espansione dall’Atlantico verso Est garantisce tempo stabile e soleggiato su tutta la nostra area.

 

Andamento termo-pluviometrico

La piovosità del mese ha manifestato una variabilità desumibile dalla carte delle anomalie pluviometriche percentuali e che è tipica della fase estiva. Più nello specifico si segnalano le aree ad anomalia negativa sul settentrione (Veneto settentrionale, Trentino e Friuli Venezia Giulia), sull’Italia centrale (Toscana, Umbria) e sul meridione (Puglia e Calabria settentrionale). Si notino anche le anomalie positive più evidenti su Liguria, Sardegna, Lazio, Basilicata, Campania, Sicilia e Puglia settentrionale.

 

RR_tot_Ago 2013 RR_PERCsuNOR Ago 2013

 

Le temperature del mese mostrano valori per lo più nella norma sia nei massimi sia nei minimi.

 

TX_anom_Ago 2013 TN_anom_Ago 2013

Infine la tabella decadale di sintesi per macroaree evidenzia come fenomeni principali la generalizzata anomalia termica positiva della prima decade del mese, più severa nelle massime e l’anomalia pluviometrica positiva delle terza decade del mese.

 

Tabella decadale e mensile di sintesi per macroaree – Temperature e precipitazioni al Nord, Centro e Sud Italia con valori medi e relative anomalie (**).

ITALIA NORD CENTRO SUD

Numero stazioni

98

34

30

34

tx_media

mese

31.0

30.0

31.2

31.9

decade 1

33.7

33.3

34.1

33.8

decade 2

30.8

29.6

31.2

31.7

decade 3

28.7

27.4

28.6

30.3

tx_anomalia

mese

0.5

0.5

0.5

0.4

decade 1

2.6

3.1

2.9

2

decade 2

0.1

0

0.4

0.1

decade 3

-1.2

-1.5

-1.4

-0.8

tn_media

mese

18.8

18.1

17.8

20.3

decade 1

20.4

20.7

19.2

21.3

decade 2

18.6

17.6

17.8

20.3

decade 3

17.4

16.1

16.6

19.4

tn_anomalia

mese

0.2

-0.2

0.3

0.5

decade 1

1.4

1.8

1.3

1.2

decade 2

0

-0.7

0.3

0.6

decade 3

-0.8

-1.5

-0.6

-0.2

rr_media

mese

55.3

76.9

52.0

36.7

decade 1

7.9

9.1

5.1

9.1

decade 2

14.6

25.8

10.1

7.5

decade 3

32.8

42.1

36.7

20.1

rr_anomalia

mese

8.3

5.7

9.1

10.2

decade 1

-5.7

-13.4

-6.9

3.0

decade 2

-0.5

1.4

-1.3

-1.8

decade 3

14.6

17.6

17.3

9.1

rr_anomalia (%)

mese

37

17

29

63

decade 1

-13

-44

-41

42

decade 2

6

14

-12

14

decade 3

96

81

84

120

 

(**) LEGENDA:
Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore del 2013 ed il valore medio del periodo 1993-2012.
Le medie e le anomalie sono riferite alle 98 stazioni della rete agrometeorologica nazionale di CRA-CMA. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche sono evidenziate con i colori (giallo o rosso per anomalie positive rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C; azzurro o blu per anomalie negative rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C) . Analogamente le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate con i colori ( azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%; giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%).

 

[line style=”normal”][/line]

 

(*) Questo commento è stato condotto con riferimento ad una normale climatica che per le temperature massime e minime è costituita dalla media ventennale 1993-2012 e per le precipitazioni dalla media 1995-2012 riferita ai dati della banca dati agrometeorologica nazionale di CRA-CMA (www.cra-cam.it). I dati del periodo in corso sono stati attinti sia dalla banca dati CRA-CMA. L’analisi circolatoria si è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate anzitutto le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto rende in modo molto efficace l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica. A tale base si son poi associate considerazioni  relative alla media ed alta troposfera.

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