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Il Sole non scalda il Pianeta, ma, se necessario (per i modelli), lo può raffreddare!

Certo che sul Sole ne sappiamo proprio poco. Soltanto qualche anno fa, per esempio, i massimi esperti di attività solare, stabilmente intensa per buona parte del secolo scorso, immaginavano un nuovo ciclo solare tra i più forti. Ora siamo nel bel mezzo del ciclo solare 24, con un emisfero della nostra stella che ha già virato verso la fase discendente e l’altro che seguirà nei prossimi 12-18 mesi, e le macchie solari le abbiamo sin qui contate sulla punta delle dita, a descrivere un ciclo tra i più deboli che la ricerca moderna possa ricordare.

 

Ma c’è una caratteristica del carattere della nostra stella ancora più oscura. Infatti, malgrado essa costituisca l’unica fonte di energia alla quale può attingere il nostro pianeta, le variazioni della sua attività sono insignificanti quando il pianeta si scalda, mentre divengono decisive quando smette di farlo o, addirittura, si raffredda.

 

 

Questo è quanto si evince da uno studio di recentissima pubblicazione su Atmospheric and Climate Sciences, un lavoro da prendere però con le pinze, non già per questa libera interpretazione della relazione Sole-clima che tra poco vedremo, quanto piuttosto perché mette in luce una quantomeno scarsa dimestichezza degli autori (e dei referi!) con le vicende climatiche, dal momento che definisce ‘locali’ eventi come le oscillazioni dell’ENSO e sbaglia clamorosamente lo spelling dei due soggetti climatici più significativi che conosciamo: EL Niño e La Niña diventano El Ninjo e la Ninja, passando dagli ambienti tropicali del Sud America a quelli di Giappone e dintorni!

 

Vabbè, peccato veniale, benché indicativo. Molto più sostanziose le premesse, efficacemente riassunte nell’abstract, con il sole a giocare un ruolo determinante nella stasi e nel leggero declino che le temperature globali hanno conosciuto recentemente, e le conclusioni, secondo le quali ad un nuovo e inevitabile (?) aumento dell’attività solare, dovrà giocoforza corrispondere un rinnovato ruggito del riscaldamento globale di origine antropica.

 

Il paper è qui sotto, open access, per cui lo lascio volentieri alla vostra libera interpretazione, magari ci rivediamo qui per i commenti.

 

Reduced Solar Activity Disguises Global Temperature Rise DOI: 10.4236/acs.2014.41008 – Peter Stauning

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Published inAttualità

Un commento

  1. Mauro

    Hanno scoperto l’acqua calda!! E’ ovvio, a mio parere, che il sole influenza le T globali, come molti altri fattori, quello che non capisco, nella conclusione, è perchè l’attività solare, la più bassa da 100 anni, non può andare ancora giù! Da cosa lo deducono? Forse che loro hanno la sfera di cristallo?!?

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