La Torta s’ingrossa…

…E chi deve s’ingrassa, o quanto meno conta di farlo. Dopo quelli già aperti sul territorio dello scambio dei certificati di emissione e della valanga di soldi che piovono da anni nel settore degli eco-impegnati nell’ecosostenibile, si apre un nuovo fronte su cui i soliti noti si contenderanno altre valanghe di soldi.

Questi i fatti in breve. Tra circa due anni l’ICANN, l’agenzia che controlla la concessione dei domini internet, aprirà l’accesso al suffisso .eco (dot eco per i più modaioli). Domini di primo livello che dovrebbero già solo con il nome fornire garanzia di adeguatezza alle regole del nuovo mondo e quindi essere di per sè un eccellente biglietto da visita per chi dovesse riuscire ad accapparrarseli. Ve lo immaginate? Quotidiani.eco, aziende.eco, istituzioni.eco e, perchè no, lotterie.eco, tanto sempre di soldini si tratta. Quasi quasi vado sulla rete e fermo il suffisso climatemonitor.eco, così, tanto per stare tranquillo.

Inevitabilmente, quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare e si è già scatenata la battaglia tra i giganti della demagogia.eco, dalla californiana Dot Eco che ha dalla sua l’ex futuro presidente degli Stati Uniti Al Gore alla canadese Big Room, che nasce dalla somma di due pezzi da novanta come la Green Cross International e nientepopòdimeno che il WWF. Pietra della discordia la presunta policy di concessione dei domini sulla quale i due contendenti sembrano essere in disaccordo: farci solo tanti soldi o farcene tantissimi?

Un bel dilemma, fossi in loro farei un bel cartello et voilà, il problema è risolto. Ops, dimenticavo, il cartello esiste già, è verde, riciclabile e sapientemente illuminato da fonti energetiche rigorosamente rinnovabili. E allora? beh, speriamo facciano pace, non vorremmo proprio che il destino climatico del mondo fosse messo a repentaglio da una banale lite per questioni di soldi tra le fila degli illuminati.

Che tristezza.