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Cosa non si fa per salvare il mondo

Ieri mi sono imbattuto nel tweet qui sotto:

Al quale ho risposto così:

 

L’uomo in questione è Alex Bellini, definito al link cui porta il tweet ‘professional adventurer’. E cos’è un avventuriero professionale? Non credo c’entri molto la crisi, cioè, non è di sicuro uno di quei mestieri nuovi in cerca di business angels disposto a finanziarlo. È piuttosto uno che vive progettando e spesso realizzando esperienze avventurose, dall’attraversamento degli oceani a remi alle gite su deserti di sabbia o di ghiaccio.

Sicché, mi sbagliavo, Andy Warhol non serve, perché Alex Bellini è già famoso e sfido tutti voi a negare di essere in qualche modo invidiosi delle sue esperienze. Compresa la prossima, che dovrebbe vederlo accampato su un iceberg alla deriva a partire dalla prossima primavera.

Ok, sin qui, testosterone a go go. Ora viene il bello.

L’Obbiettivo di Alex Bellini pare sia quello di documentare il lento scioglimento dell’iceberg e dimostrare come questo sia diventato drammaticamente più rapido a causa del riscaldamento globale. Così direttamente dalla sua voce:

Il mio obbiettivo è di ricercare e riportare, nel senso della metodologia scientifica, l’intero ciclo di vita di un iceberg. Voglio provare come il rateo di scioglimento abbia drammaticamente accelerato nelle ultime decadi. Avremo anche una carta simbolica da giocare: l’avventura di un uomo alla deriva su un iceberg rappresenterà le condizioni dell’umanità intera alla deriva su un pianeta nin pericolo.

L’idea di rappresentare con questo l’intero genere umano direi che si commenta da se’. per il resto, come ha già fatto notare Roy Spencer, come sia possibile fare tutto questo standoci seduto sopra non è dato saperlo. Né è dato sapere quale pretesa scientifica possa avere un’operazione del genere. Però lo possiamo supporre: nessuna. Perché è solo un’operazione mediatica, l’ennesima di una isteria, questa sí di dimensioni globali, tanto da riuscire nella magia di trasformare in eccezionale una cosa normale, ghiaccio che in estate si scioglie. Forse.

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Published inAttualità

15 Comments

  1. Peccato davvero. Penso che Bellini si sia spaventato perché il perfido Guidi ha cercato di rompere il ghiaccio.

  2. Ma com’è che Bellini non ha più contro-replicato alla replica di Guido? Non me l’aspettavo… (e mi gratto la punta del naso).

    • Chissà, magari il contatto doveva avvenire esclusivamente sulle sue pagine, comodamente…
      gg

  3. Uberto Crescenti

    L’esperienza che Alex Bellini si appresta a vivere non ha nulla a che fare secondo me con la Scienza , ma è una trovata pubblicitaria. Ammesso che il suo iceberg si sciolga con velocità superiore al passato (come si fa a fare il confronto con il passato?), quale prova può esserci che ciò sia dovuta alla azione dell’Uomo?

  4. Guido Botteri

    Benvenuto, Alex. Complimenti (sinceri) per la Sua vita avventurosa. Nella vita c’è bisogno di (poche) persone come Lei; senza Colombo la Storia del mondo sarebbe stata diversa. Personalmente non mi sono (quasi) mai creato dei pericoli; mi sono bastati quelli che la vita mi ha proposto.
    Ma se la mettiamo sul piano “scientifico”, allora nasce in me molta perplessità. Non crede di essere fuori dal Suo campo di competenza? Avventura e scienza son cose diverse. Uno scienziato (vero) NON va a “dimostrare” nulla: verifica.
    Temo che Lei (o chi per Lei) abbia già la risposta in tasca, invece di controllarla, verificarla.
    Se non si hanno dubbi, NON si è “scienziati”, ma (solo) attivisti.
    Per questo mi auguro (e Le auguro) di andare con vero animo scientifico, e cioè privo di pregiudizi.
    Nella scienza non è importante dimostrare nulla:
    è importantissimo, invece, rispettare e riportare la verità di ciò che avviene, se anche contraddicesse quel che pensavamo.
    Secondo me

  5. Maurizio Rovati

    “L’Obbiettivo di Alex Bellini pare sia quello di documentare il lento scioglimento dell’iceberg e dimostrare come questo sia diventato drammaticamente più rapido a causa del riscaldamento globale.”

    Più rapido di quando? Ci ha già provato prima, magari più volte, compiuto misure, fatto medie…
    E poi, avrà anche preso in considerazione quanto ghiaccio si fonderà proprio a causa della presenza del suo avventuroso e caldo deretano?
    Però sarebbe bello che in molti seguissero il suo esempio, un po’ come l’ice bucket challenge… Tanti pir..avventuriisti fuori dalle bal.. cronache mondane e se l’iceberg si fonde presto… tanto meglio, ma mi sa che non bastano gli iceberg…
    Ossequi. 🙂

    • Maurizio,
      Calma per cortesia.
      gg

    • Maurizio Rovati

      Ironia, Guido, ironia, e poi se il mio commento non ti piace sei libero di non pubblicarlo, non mi sono mai lamentato nè mi lamenterò mai delle “censure” nei blog.
      Del resto se il signor Bellini ( a cui dò il mio modesto benvenuto nella discussione) è stato travisato causa second hand quotations, poteva darne avviso motivando adeguatamente ed anch’io mi sarei adeguato, eventualmente scusandomi.
      Così non è stato, punto.
      Ossequiosamente calmissimo 🙂

    • Mario (real, non l'imitazione recente :D )

      Ma quello è un SUV a pedali quindi rispettoso dell’ambiente 😛

    • Maurizio Rovati

      Appunto, lascerà anche il suv nel box per 1 anno. Vuoi mettere quante emissioni in meno?
      Possibile che non capisci? 🙂

    • Mario

      🙂 🙂 🙂

  6. Grazie per la segnalazione del mio progetto. Nel commento si parla di decenza intellettuale di non citare la scienza… Io mi chiedo se fosse possibile da voi avere almeno la decenza di non riportare second-hand quotation e piuttosto, volendo fare una discussione con finalità seria (ma magari non è questo lo scopo del pezzo), contattarmi direttamente.

    • Buongiorno Alex,
      sono contento che tu abbia deciso di intervenire personalmente, cosa di cui ti ringrazio e credo di poterlo fare anche anome dei nostri lettori. Prima di tutto, qualora non fosse sufficiente esplicito, voglio chiarire il mio pensiero, in qualità di autore del post e di amministratore/proprietario di questo blog.
      L’ammirazione (e anche un po’ di invidia) per le tue avventure è sincera. Senza voler fare nessun genere di paragoni, credo di sapere cosa cerchi e di cosa parli, perché anni fa, purtroppo ormai tanti, ho avuto la fortuna di partecipare ad una delle spedizioni in Antartide dell’Enea, della quale conservo vivido ogni istante e tutte le inspiegabili sensazioni che la vista e la vita di luoghi così affascinanti e inospitali generano inevitabilmente. Per questo, ti faccio i miei più sinceri auguri per la componente avventurosa della tua prossima sfida.
      Ma questo spero fosse chiaro. Quello che non lo è affatto, almeno per come la vedo io, che conosco un po’ la materia della meteorologia e della climatologia, come ormai conosco il mondo che vi è stato creato attorno tra divulgazione, media e attivismo di vario genere, è la volontà di sfruttare questa occasione ai fini della propaganda allarmistica, che con la scienza del clima e del tempo atmosferico, della loro evoluzione, delle loro dinamiche e del loro eventuale condizionamento antropico, proprio non ha niente a che fare se si vuole rispettare quello che mi pare tu stesso abbia citato, cioè appunto il metodo scientifico.
      E vengo alla citazione. Quello riportato è un virgolettato, non so se e quando tu lo abbia concesso, ma se non è quello che hai detto o scritto credo che non dovresti avere problemi a chiedere una rettifica. Perché per paragonare l’evoluzione di un iceberg nel suo processo di scioglimento (cosa che ribadisco avviene inevitabilmente e normalmente nella stagione estiva) rispetto a quanto sarebbe accaduto nel passato, di devono possedere le informazione sul passato, su altri iceberg, sulle condizioni a contorno che influenzano e guidano il processo etc etc. E queste nessuno le ha. Anche avendole, il metodo scientifico sarebbe stato comunque appena sfiorato. Nella tua avventura, potrai sicuramente documentare l’attualità di quell’iceberg, ma solo di quello, senza sapere se in altre condizioni, in altre stagioni, con altre correnti, con altre temperature, le cose sarebbero andate diversamente. Perciò, sempre tornando al virgolettato, riportare forse sì, ma dimostrare che il rateo di scioglimento sia cambiato proprio no. Spero che questo sia chiaro.
      Già che ci sono però, visto che hai giustamente richiesto di essere contattato direttamente, avrei qualcosa da dire riguardo al trailer ufficiale della tua avventura. Nel filmato appena linkato, affronti il tema del riscaldamento globale e delle sue conseguenze dando per scontata ognuna di queste, senza curarti minimamente del fatto che sono tutte conseguenze frutto di proiezioni che nessuno è in grado diu verificare, che si stanno rivelando sempre più fallaci, che parlano di cose che avrebbero già dovuto aver luogo e non si sono viste e che, per esempio, non si sono accorte, come la maggior parte del mondo della propaganda allarmistica, che la temperatura del pianeta non aumenta più da oltre 15 anni. E nessuno sa perché. Se ti fai un giro sulle nostre pagine sui post degli ultimi giorni, scoprirai che sin qui sono state avanzate ‘appena’ 38 differenti spiegazioni di questo strano comportamento del sistema, ove per strano si intende non ritrovabile nella realtà virtuale dei modelli, laddove invece trattasi del mondo reale, che però molti hanno smesso di guardare.
      Allora mi aspetterei che una persona che ha scelto di guardarlo con i proprio occhi anche nelle sue manifestazioni più imponenti e pericolose, fosse appunto un po’ più focalizzato sulla realtà di quello che avviene. Perché, seguendo il metodo scientifico, è stato ampiamente dimostrato che nessun evento estremo come quelli cui fai riferimento con parole e immagini nel trailer, è ad oggi riconducibile nelle sue dinamiche ad una eventuale modifica delle dinamiche del clima, così, tanto per fare un esempio. Ma è realtà (e incertezza, dubbio, mistero di una Natura ancora tutta da scoprire) anche il fatto che il ghiaccio al Polo Nord è diminuito molto, mentre quello al Polo Sud è aumentato altrettanto, prova ne sia che il bilancio globale è attualmente in pareggio. E questa non mi pare esattamente la firma di un pianeta che si scalda solo sotto la spinta del forcing antropico.
      Infine l’azione, quella che invochi al termine del trailer. Ecco, per me che sono da sempre affascinato da questa materia, al pari di come lo sei tu dalle tue avventure, azione significa ricerca, spiegazione, dimostrazione, accettazione del dubbio, comunicazione dell’incertezza, divulgazione corretta, anche se questo dovesse voler dire dover arretrare sulle proprie convinzioni, anzi, soprattutto.
      E mi fermo, senza la minima pretesa di voler cambiare un solo secondo dell’esperienza che ti appresti a vivere, ma con la speranza che mentre la vivrai e magari sarai affiancato come spieghi nel trailer da blogger, attivisti e divulgatori di vario genere, vorrai ricordar loro che si sta facendo avventura, che è già tantissimo, non scienza, per il bene della stessa, che senza andar tanto lontano è il bene di tutti noi.
      Ancora grazie per il tuo intervento.
      gg

  7. Fabio Vomiero

    Ringrazio Guidi dell’interessante segnalazione, tutta da seguire. Se si tratta di un’impresa, tipo scalare una montagna, per un raggiungimento di un’obiettivo personale e di un pò di celebrità, passi. Ma questo Bellini e chi documenterà l’avvenimento, abbiano almeno la decenza intellettuale di non nominare invano il nome della scienza. Questa “performance” non ha proprio niente a che vedere con la scienza e con il metodo scientifico…siamo alle solite.
    Saluto sempre tutti cordialmente.

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