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Se tutto va bene siamo rovinati!

Beh, lo siamo di sicuro se per andar bene, ed essere comunque rovinati, i marinai che abbondano ultimamente nelle stanze dei bottoni dovranno mantenere le loro promesse.

Andiamo con ordine perché questa è proprio bella, forse la più bella di tutte. Lo scenario è quello di Lima, esotica meta dell’ultima adunata climatica, lo stesso evento per il quale l’Organizzazione Meteorologica Mondiale ha dichiarato con due mesi di anticipo sulla fine dell’anno, che questo sarà l’anno più caldo di sempre: ben 1/100 di grado sopra il 2010 e 2/100 di grado sopra il 2005, con un errore stimato attorno al decimo di grado, cioè 10 volte più grande di quanto varrà al 2014 l’eventuale insignificante primato. Che nessuno potrà mai misurare…

Un evento, l’ennesimo, a cui partecipano negoziatori, funzionari, NGO e attivisti di ogni ordine e grado, qualche migliaio di persone tra cui anche i sostenitori di una iniziativa denominata Climate Action Tracker, che pubblica di tanto in tanto sul web delle previsioni climatiche basate sulle intenzioni più o meno buone dei decisori di ogni paese.

In sostanza, se una nazione o più nazioni decidono di impegnarsi ad abbattere le loro emissioni, loro aggiornano le previsioni di riscaldamento del pianeta in funzione di quella presunta quota di diminuzione dell’impatto antropico. Per esempio, nelle ultime settimane, hanno pubblicato un aggiornamento perché USA e Cina hanno fatto delle grandi promesse, i primi di ridurre le emissioni, la seconda di farle aumentare solo fino al 2030, poi si vedrà. Niente di meglio del palcoscenico di Lima per render noti i loro vaticini.

E così, con l’Unione Europea che continua a far promesse di assoluta virtù climatica e che ha diminuito le sue emissioni totali anche grazie alla crisi economica, il quadro generale dicono sia più roseo. Volete sapere quanto? Beh, appunto, se tutto va bene, se tutti faranno quello che promettono di fare, entro la fine di questo secolo il pianeta sarà nel complesso 3°C più caldo. E’ grave? Non è grave? Non lo so, personalmente penso di no, ma questo non conta. Quel che conta è che si tratta di 1°C in più rispetto al fantomatico limite dei 2°C di riscaldamento su cui a livello negoziale (non reale perché il clima fa quello che gli pare) si starebbe ragionando. Oltre quelli, alluvioni, siccità, tempeste e quant’altro la faranno da padroni.

Ergo, pur sapendo che non esiste un termostato del sistema e quella dei 2°C è una delle più grosse bufale che la politico-scienza del clima abbia mai prodotto, se tutti faranno quello che promettono saremo comunque rovinati. Ah, per la cronaca, soltanto ieri l’altro la Cina ha fatto sapere sempre in quel di Lima che non consentirà alcun regolamento di monitoraggio esterno sul cammino attraverso il quale conta di arrivare a quanto promesso. Marinai donne e guai.

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Published inAttualità

2 Comments

  1. Alex

    Se un centesimo di grado con un margine d’ errore di un decimo di grado non fosse gia’ abbastanza ridicolo, quale e’ il termometro capace di rilevare 1/100 di grado?

  2. max

    ma come, ancora non ti sei convinto delle verità assolute come questa:

    “http://www.lescienze.it/news/2014/12/09/news/estati_calde_ondate_calore_riscaldamento_climatico-2402033/?ref=nl-Le-Scienze_12-12-2014”

    cito solo una frase, che non so da quale telefilm di fantascienza sia stata presa:
    “Dal 2004, tuttavia, il trend di riscaldamento globale è continuato senza sosta, determinando un incremento medio delle temperatura di 0,81 gradi Celsius.”

    evabbè…… qui l’abstract dell’articolo originale:
    http://www.nature.com/nclimate/journal/vaop/ncurrent/full/nclimate2468.html

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