Lo Space Weather, ovvero meteorologia spaziale, è essenzialmente riferito all’attività solare ed all’interazione del vento solare con il campo magnetico terrestre. Qui su CM ne abbiamo parlato qualche volta, cercando di ragionare sulle implicazioni che le tempeste solari hanno in termini di impatto sulla nostra società ormai interamente dipendente dalle comunicazioni satellitari e dai sistemi di localizzazione, sempre satellitari.
I CME (Coronal Mass Ejection), per continuare nel solco del paragone con la meteorologia, l’equivalente degli eventi estremi, cioè quelli con maggiore impatto. Va da se che avere la possibilità di prevederne l’occorrenza, la caratteristica e l’orientamento sarebbe di vitale importanza. Oggi questo genere di previsioni non sono possibili con più di qualche ora di anticipo, decisamente poco per ogni genere di contromisura che si volesse e potesse adottare.
Domani, grazie al lavoro di un team di ricercatori appena pubblicato sulla rivista Space Weather, si potranno fare ‘previsioni’ sull’occorrenza delle tempeste solari con circa un giorno di anticipo. L’argomento è molto interessante:
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