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Un clima da armeria

Temporali? No, bombe d’acqua. Lavori di prevenzione mal eseguiti? Sì, pistole puntate contro le città. Così definisce la realizzazione maldestra e truffaldina dell’argine lungo il Carrione, corso d’acqua che scorre nella città di Carrara, alle pendici delle Alpi Apuane.

Su Il Fatto Quotidiano il testo della perizia del tecnico incaricato dal tribunale durante le indagini per l’alluvione che ha devastato la città l’anno scorso. Non un riferimento ad eventi inattesi o eccezionali, quanto piuttosto la conferma che più che quello atmosferico, andrebbe cambiato il clima di certi ambienti.

Con quell’argine è come se avessero puntato una pistola contro Carrara […] Il Carrione, fa notare Rosso, continua a esondare – quattro alluvioni in 11 anni – perché il suo bacino è stato stravolto, tra argini troppo stretti, tombinature, strade che occupano alvei senza soluzioni alternative per il convogliamento delle acque meteoriche e, non da ultimo, l’occupazione del letto del fiume da parte dei detriti delle cave di marmo, tanto che il tronco terminale del corso d’acqua “ormai è divenuto pensile.

Si sta come d’autunno, sugli alberi le foglie.

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Published inAttualità

7 Comments

  1. Dunque, vi riporto la cosa quasi in diretta e preavviso che potrei averla capita totalmente male… Ero in cucina, con un po’ di rumore dei fornelli, e sentivo distrattamente il TG2. Si parlava degli ultimi disastri della pioggia e poi delle previsioni “amatoriali” e della richiesta, nell’ambiente dei meteorologi, di maggiore serietà. Proprio a fine servizio mi sembra di aver sentito il riferimento alla cacciata di Philippe Verdier, che quindi… sarebbe stata dovuta alla sua incapacità di previsore.

    Spero di aver capito male. Se qualcuno ha sentito il TG2 (l’edizione di oggi non è ancora sul web) e cortesemente può confermare o smentire… Se ho capito bene devo concludere che siamo arrivati al nuovo stadio di manipolazione mediatica.

  2. Maurizio Rovati

    Se lo pensi lo dici e lo scrivi poi non essere sorpreso… Zac

    • Donato

      Je suis Philippe Verdier.
      Ciao, Donato.

  3. “in Liguria il 98% dei comuni è in aree ad elevato rischio idrogeologico”

    Che culo, eh?

    • max pagano

      Comunicato Stampa

      “Aver paura della pioggia, una situazione tutta italiana”
      “Quanto sta accadendo in queste ore in Italia dimostra chele cause del dissesto idrogeologico non risiedono soltanto nei cambiamenti climatici, ma soprattutto nello stato di grave malattia in cui versa il territorio italiano, che in dispregio alla sua straordinaria bellezza, stiamo lasciando morire per incuria, senza neanche tentarne la cura. Dietro i cambiamenti climatici si sono trincerati in troppi, ritenendo che certe situazioni fossero fatalmente da accettare. Ancora una volta invece emerge in tutta la sua gravità il fatto che una pioggia, magari solo un po’ più severa, sia sufficiente a mettere in ginocchio intere regioni”
      così Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi.
      “Non è un caso che le previsioni meteo di radio e TV si indirizzino sempre più verso l’allertamento della popolazione rispetto alla probabilità di frane e alluvioni. I numeri d’altronde sono sin troppo chiari: solo dall’inizio del 900 ad oggi abbiamo avuto più di 4000 eventi gravi, di cui più di 1600 hanno prodotto vittime ha proseguito Graziano, riprendendo i dati del rapporto CRESME-CNG mentre gli sfollati sono stati più di 700.000. Ingenti continuano ad essere i danni alla nostra agricoltura, al territorio e a tutta l’economia italiana. Nel nostro Paese vi sono ben 29.500 kmq ad alta criticità idrogeologica, in Liguria il 98% dei comuni è in aree ad elevato rischio idrogeologico, in Emilia Romagna la percentuale è del 90%. Quasi 6 milioni di persone vivono nei 6.631 comuni che presentano almeno una situazione di elevato rischio idrogeologico e gli edifici esistenti in queste aree sono più di un milione. Davanti a questi numeri, vogliamo dare la colpa ai cambiamenti climatici? Vogliamo metterci la coscienza a posto pensando che davanti alle cosiddette bombe d’acqua non ci sono alternative? O è il caso di ragionare in altri termini? I cambiamenti climatici rappresentano un’aggravante, non un’attenuante”

      ————–

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