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El Niño, i Monsoni e il caos che è un po’ meno caos

Siamo nell’anno di El Niño, questo è assodato. E continua il flusso di “instant research”, cioè di paper che affrontano il tema del momento. Per una volta, tuttavia, il potente riscaldamento delle acque di superficie (e non solo) del Pacifico equatoriale orientale, non è affrontato in termini di impatto sul rilascio di calore all’atmosfera e conseguente aumento della temperatura media del pianeta.

L’argomento, in questo caso, è più pratico, più meteorologico si potrebbe dire, perché va ad investigare e trovare una catena causale tra il ciclo annuale delle temperature oceaniche, l’ENSO positivo ( El Niño) e la persistenza di una circolazione atmosferica anticiclonica sul Pacifico tropicale occidentale, intorno alle Filippine. Una catena causale che mostra delle ciclicità di breve periodo, definite picchi spettrali negli higlights dell’articolo, cui si associano le fasi di innesco e persistenza di questo anticiclone, che arrivano all’inizio dell’inverno e dell’estate. Questa serie di eventi, che pare si realizzi quando il cielo dell’ENSO e quello annuale delle temperature di superficie del mare sono in fase (cioè con il contributo della radiazione solare), ha impatto a sua volta sul Monsone estivo sudorientale, cioè su quello che nel continente indiano significa “ritorno alla vita”, con l’arrivo delle piogge monsoniche.

Nel caos della variabilità climatica, sia a livello interannuale che interstagionale, una relazione deterministica che si riveli abbastanza predicibile – quando El Niño parte è altamente improbabile che si fermi  e il Sole è sempre lì che scalda il pianeta – può rivelarsi di cruciale importanza in termini di previsioni di medio e lungo periodo. Ad esse, specie dove la pioggia significa davvero ritorno alla vita, ma può anche significare catastrofiche inondazioni, si lega il ritmo della vita della zona più popolosa del pianeta. Di qui, è evidente, il particolare interesse che riveste la ricerca in questo settore.

Il paper, uscito sui PNAS, è quello linkato qui sotto, insieme ala traduzione degli higlights.

El Niño−Southern Oscillation frequency cascade

Questo studio identifica un meccanismo che genera variabilità atmosferica alla scala temporale quasi annuale o sub-annuale. Rispondendo in modo non lineare sia a El Niño – Southern Oscillation (ENSO) che al ciclo annuale delle temperature di superficie del mare, l’atmosfera sviluppa una vasta gamma di picchi spettrali e corrispondenti pattern spaziali. Si dimostra che la risultante variabilità deterministica, che si proietta su di una delle più importanti modalità di variazione del Monsone dell’Asia orientale, esibisce una predicibilità assimilabile a quella dell’ENSO.

Qui, su Science Daily, una spiegazione approfondita.

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Published inAttualità

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