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Cerco di farmi perdonare il post di questa mattina.

ENSO Blog, uno dei siti web più interessanti degli ultimi anni, Due post, il primo su quanto sta accadendo nelle ultime settimane con El Niño che si sta rapidamente attenuando e praticamente tutti i modelli di previsione che danno il passaggio a La Niña nei prossimi mesi (barriera previsionistica di primavera permettendo), tanto che sono in validità contemporaneamente un El Niño advisory e un La Niña watch.

April 2016 El Niño/La Niña update: What goes up…

Spesso, ma non sempre, ad un forte El Niño seguono perduranti e piuttosto intense condizioni di La Niña; a volte invece questo non accade, e si instaurano condizioni di neutralità che confondono ancora di più le idee. Considerato il fatto che le simulazioni deterministiche inizializzate nei mesi primaverili hanno uno skill più basso di quelle statistiche (il che la dice lunga sull’attendibilità delle previsioni per l’estate), il fatto che siano allineate vuol dire che ci sono pari probabilità che siano entrambe sbagliate o entrambe giuste ;-).

Il secondo, per palati fini meteofili (l’ho detto, credo che mi ricorderò questa giornata per un pezzo…), descrive l’impatto del tipo di circolazione emisferica che caratterizza i periodi con El Niño sulle dinamiche del Vortice Polare Stratosferico. I treni di onde planetarie spesso innescati dal persistere di condizioni di El Niño, rendono più probabile che alcune di queste si ‘rompano’ nella stratosfera polare depositandovi vorticità negativa e indebolendo il vortice, aumentando le chances che si verifichino dei Sudden Warming, specialmente in tardo inverno.

El Niño and the stratospheric polar vortex

E, infatti, nonostante un vortice particolarmente forte (alla cui conseguente persistente zonalità sulle medie latitudini l’autore del post ipotizza che si possa attribuire l’inverno mite che abbiamo conosciuto), il Sudden Warming del marzo scorso ha impresso un cambiamento importante alla circolazione rallentando molto la circolazione e favorendo delle irruzioni di aria fredda verso le medie latitudini (soprattutto nord America ma anche Europa) a metà primavera. Non solo, è stata una rottura così intensa che piuttosto che di un Sudden Warming si è trattato del più precoce Final Warming che si sia mai osservato e non rivedremo il Vortice Polare prima del prossimo autunno.

Per cui, se La Niña arriverà (grande, grande se), non so come sarà l’estate, ma l’inverno, se anche dovesse essere rigido, potrebbe non essere condizionato più di tanto dalle evoluzioni del Vortice Polare. Per finire, a proposito di estate, un passaggio a condizioni di La Niña (che ricordiamo essere l’accentuazione della neutralità, non l’opposto di El Niño), potrebbe avere invece un impatto importante sulla stagione degli uragani in Atlantico, che inizia nominalmente il primo giugno, tornando a farli aumentare. Ma, per quello, naturalmente, ci sarà sempre tempo per prendersela con il Global Warming.

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Published inAttualitàMeteorologia

12 Comments

  1. Nix novariensis

    La tua risposta non c’entra assolutamente nulla, ma vabbè

    • Alessandro

      Nix non c’entra in cosa? di cosa parli? Lo sai che nel 1964 il satellite Nimbus 1 fotografo una zona circolare sgombra da ghiacci?Lo sai che affermare che un polo senza ghiaccio sia sinonimo di un riscaldamento globale è solo un’affermazione presuntuosa e supponente? Quando sarai consapevole di questi dubbi (di cui al momento non c’è risposta certa) potrai forse capire quello che ho scritto che tu stesso credi non c’entri nulla.

    • Nix novariensis

      Non ero a conoscenza del “buco” satellitare del 1961…hai informazioni in merito?
      Comunque guarda che il feedback dell’albedo con l’accelerazione del GW non è un’affermazione supponente. E’ scientificamente riconosciuto e provato, dal “piccolo” (le macchine bianche che si scaldano meno di quelle scure) al “grande” (fusione Artide — aumento T globali —nuova fusione — nuvo aumento)

      Almeno laddove ci sono certezze al 100%, vediamo di non fare gli scettici a ogni costo

    • Alessandro

      La mia domanda è questa:
      sei sicuro Nix al 100% che il Polo Nord più caldo sia sinonimo di temperature più calde a più basse latitudini?
      Questa è una foto certa al 100%:
      http://www.focus.it/site_stored/imgs/0003/022/nimbus-sep9-1969-holes-in-ice.jpg
      Queste sono foto NAVsource:
      http://www.navsource.org/archives/08/0857814.jpg
      “Two crew-members of the Skate (SSN-578) checking melt-water while above the Arctic Circle in 1958.”
      http://www.navsource.org/archives/08/0857806.jpg
      “Skate (SSN-578),taken in summer, perhaps in August 1958.”
      http://navsource.org/archives/08/575/0857858.jpg
      “Seadragon (SSN-584), foreground, preparing to moor at the North Pole after a historic rendezvous with Skate (SSN-578) under the Polar ice pack. Photograph released 28 August 1962. Master caption: The submarines surface together at the North Pole, carried out anti-submarine warfare exercises, collected scientific information, and established a new year-round submarine channel by exploring a passage through the Kennedy and Robeson Channels (between Greenland and Ellesmere Island). The two submarines proceeded to the historic meeting, operation independently, carrying out tests of electronic equipment and gathering scientific information. All tests of sonar capabilities, ASW capabilities, and underwater communications, proved highly successful. Skate departed on 2 July and Seadragon departed on 12 July.”

  2. Nix novariensis

    Quanto scommettiamo che le temperature globali non torneranno ai livelli pre-Nino?

    • Alessandro

      Qualunque temperatura si rilevi a Briona non abbiamo i dati storici per poterlo dimostrare o verificare una scommessa di questo tipo..

    • Nix novariensis

      E cosa c’entra Briona? Stiamo parlando di T globali

    • Alessandro

      perchè Briona fa parte di un altro Globo? o vogliamo per forza dimostrare le anomalie di temperature globali tramite serie storiche rilevate sui centri urbani e aeroportuali?
      http://www.climatemonitor.it/?p=40522

    • Nix novariensis

      Ah non so…Briona l’hai tirata in ballo tu. Non vedo cosa c’entri.

      La storia del riscaldamento delle isole di calore, certo, è molto convincente. In effetti al Polo Nord o sui ghiacciai l’urbanizzazione dev’essere notevolmente aumentata.

    • Alessandro

      se non lo sai Nix ti dò una notizia certa: Briona si trova nel pianeta Terra dove si misurano le anomalie globali. Purtroppo chi ufficiosamente elabora i dati uniforma Briona alla più vicina gigantesca trappola per fotoni di cui si hanno i dati dal 19° secolo o prima.
      Non ti rispondo nemmeno sui tuoi dubbi sull’Artico visto che ritengo tu sia abbastanza intelligente da non offendere la tua in telligenza dopo aver letto l’articolo che ti ho linkato. Ciao ciao.

  3. virgilio

    Ieri un mio amico mi informava che aveva sentito, non so da qual fonte, previsioni catastrofiche per la prossima estate italiana, ovvero un clima a 43° gradi! Ora che ciò si avveri o no penso che questo sia indicativo del “clima” mentale che sta diffondendosi nella popolazione: l’attesa di condizioni anomale e terribili, e questo nonostante che almeno qui, nella località (costiera a sud di Roma) in cui vivo, molti miei concittadini fin ad oggi girino con abiti, se non invernali, comunque autunnali.
    Temo che la persistente propaganda climatologica possa influire sul giudizio dei cittadini medi più suggestivamente che oggettivamente: che molti arrivino a “percepire” un caldo anomalo per effetto no-cebo (o placebo, secondo i gusti) più che per la meccanica sensibilità puramente fisica.
    Forse Popper aveva ragione sul potere negativo in quanto irrazionalmente condizionante dei media moderni, lui si riferiva a radio e TV, allora ancora non c’era il Web.

  4. Mario

    Eh,eh,eh … comunque vada il governo è, e sarà… ladro. 🙂 🙂 🙂

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