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Un Mese di Meteo – Maggio 2016

IL MESE DI MAGGIO 2016[1]

Mese caratterizzato da piovosità da discreta ad abbondante accompagnata da temperature in prevalenza inferiori alla norma.

In complesso il mese si è contraddistinto per condizioni di variabilità tipicamente primaverili con frequenti passaggi di perturbazioni (la tabella 1 ne documenta un totale di sette).

La carta circolatoria mensile riferita all’altezza di 850 hPa (figura 5a) evidenzia l’Anticiclone delle Azzorre in posizione molto arretrata sull’Atlantico sub-tropicale (lettera A in basso a sinistra). A nord di tale struttura circolatoria fluiscono veloci correnti atlantiche che giunte sul Mediterraneo assumono carattere diffluente interessando più direttamente le nostre regioni meridionali.  La carta delle isoanomale (figura 5b) mostra un nucleo di anomalia positiva sulla Russia ove dominano condizioni di tempo anticiclonico. Fra Vicino Atlantico e Caucaso si evidenzia invece una cintura di anomalia negativa dell’altezza della topografia di 850 hPa che interessa anche la nostra area.

Figura 5a - 850 hPa mag 2016
Figura 5a – 850 hPa – Topografia media mensile del livello di pressione di 850 hPa (in media 1.5 km di quota). Le frecce inserire danno un’idea orientativa della direzione e del verso del flusso, di cui considerano la sola componente geostrofica. Le eventuali linee rosse sono gli assi di saccature e di promontori anticiclonici.
Figura 5b - SLP anomaly mag 2016
Figura 5b – Isoanomale della pressione al suolo – Carta delle isoanomale medie mensili della pressione al suolo. Con N e P sono indicati rispettivamente i nuclei di anomalia negativa e positiva.

Tabella 1 – Sintesi delle strutture circolatorie del mese a 850 hPa (il termine perturbazione sta ad indicare saccature atlantiche o depressioni mediterranee (minimi di cut-off) o ancora fasi in cui la nostra area è interessata da correnti occidentali con variabilità perturbata).

Giorni del mese Fenomeno
1 – 3 maggio Da una saccatura atlantica si isola un vortice depressionario di cutoff che nel suo successivo moto verso sudest va a interessare il centro-sud (perturbazione n. 1) mente al Nord si registra locale attività temporalesca pomeridiana innescata da aria fredda in quota.
4-5 maggio Saccatura da est associata ad una depressione anatolica influenza più direttamente il settore ionico (perturbazione n. 2) mentre un campo di pressione livellato (sella) domina il resto del Paese.
6 maggio l’intera area italiana è sotto l’influsso di un promontorio da Nord di un anticiclone centrato sulla Scandinavia.
7-12 maggio L’arretramento verso est dell’anticiclone espone dapprima la Sardegna e poi il Nord Italia all’influsso di una depressione centrata in Atlantico al largo della penisola iberica (perturbazione n. 3) che dal giorno 11 si muove verso est lambendo l’arco alpino il 12 per poi portarsi a est della nostra area.
13-17  maggio Regime da settentrione con avvezione di aria artica che innesca una circolazione depressionaria più attiva sabato 14 ed in progressiva attenuazione nei giorni successivi (perturbazione n. 4).
18 maggio Correnti occidentali con lieve variabilità.
19-22 maggio Transito di una saccatura da ovest. Da essa a Sud delle Alpi si isola un minimo depressionario di sottovento, che nel suo successivo moto verso sudest percorre l’intera penisola raggiungendo lo Ionio il 21 ed abbandonando la nostra area il 22 (perturbazione n. 5).
23-24 maggio Transito di una saccatura da ovest. Da essa a Sud delle Alpi si isola un minimo depressionario di sottovento in successivo moto verso sudest (perturbazione n. 6).
25 maggio Campo di pressioni livellate (sella)
26-27 maggio Temporaneo affermarsi di un promontorio anticiclonico da sud.
29-31 maggio Una robusta depressione con centro fra Francia e Germania influenza la nostra area determinando un regime perturbato più attivo sul centro-nord (perturbazione n. 7).

Andamento termo-pluviometrico

La carta mensile delle precipitazioni mostra una piovosità superiore alla norma sulla maggior parte dell’areale italiano. Da segnalare in particolare i nuclei di anomalia pluviometrica positiva sulla Lombardia centrale e sulla zona costiera del Veneto e la buona piovosità registrata sul meridione, che è stata in particolare frutto dell’ottima piovosità della prima decade del mese. Si noti inoltre la fascia ad anomalia pluviometrica negativa su trentino-Alto Adige, Emilia e Toscana.

Fig 3 - RR_tot_1-31 Mag_2016
Figura 3 – RR_mese – Carta delle precipitazioni totali del mese (mm)
Fig 4 - RR_anom_PERC_1-31 Mag 2016
Figura 4 – RR_anom – Carta dell’anomalia (scostamento percentuale rispetto alla norma) delle precipitazioni totali del mese (es: 100% indica che le precipitazioni sono il doppio rispetto alla norma).

Anomalie negative prevalgono nelle temperature. Più in particolare la media delle massime presenta una anomalia diffusa, da debole a moderata mentre la media delle minime manifesta il prevalere di temperature nella norma pur in presenza di anomalie negative da deboli a moderate limitate al settentrione. Al centro-nord l’anomalia negativa nei massimi è stata più sensibile nella seconda decade che si è caratterizzata per un’irruzione artica con attività temporalesca vivace.

Fig 2 - TN_anom 1-31 Mag 2016
Figura 2 – TN_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle minime del mese
Fig 1 - TX_anom 1-31 Mag 2016
Figura 1 – TX_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle massime del mese

Tabella 2 – Analisi decadale e mensile di sintesi per macroaree – Temperature e precipitazioni al Nord, Centro e Sud Italia con valori medi e anomalie (*).

Tabella2

(*) LEGENDA:

Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore del 2016 ed il valore medio del periodo 1988-2015.

Le medie e le anomalie sono riferite alle 202 stazioni della rete sinottica internazionale (GTS) e provenienti dai dataset NOAA-GSOD. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche sono evidenziate con i colori (giallo o rosso per anomalie positive rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C; azzurro o blu per anomalie negative rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C) . Analogamente le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate con i colori ( azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%; giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%) .

[1]              Questo commento è stato condotto con riferimento alla  normale climatica 1988-2015 ottenuta analizzando i dati del dataset internazionale NOAA-GSOD  (http://www1.ncdc.noaa.gov/pub/data/gsod/). Da tale banca dati sono stati attinti anche i dati del periodo in esame. L’analisi circolatoria è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto tale livello è molto efficace nell’esprimere l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica.

 

 

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Published inAttualitàClimatologiaCommenti mensili

2 Comments

  1. Antonio

    Molto bene 🙂 Interessante il blu scuro sulla zona di Capri-Pensiola Sorrentina. Dai miei calcoli l’anomalia delle T massime è stata addirittura di -4,0 rispetto dalla media 85-15 alla stazione di Capri 😉

  2. Alessandro

    nella legenda c’è un refuso: 2013 anzichè 2016
    ******
    Grazie, corretto.
    Admin

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