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Esilio Polare

Questione eternamente dibattuta, terreno fertile per messaggi di lacerante efficacia nei confronti del pubblico sentire, la questione Orsi Polari sì, Orsi Polari no, accompagna da sempre il dibattito sul clima che cambia e sul mondo che va arrosto. Come stanno? Si nutrono? Nuotano? Sopravvivono? Forse non se la passano poi così male, visto che il loro numero è sensibilmente aumentato nelle ultime decadi, ma forse non è così, dato che vengono citati ogni volta che si parla di Global Warming. E’ giusto quindi lasciare che a dirci come stanno le cose siano quelli che li studiano da vicino. Magari, appunto, da qualche decade.

Esiste un’associazione scientifica che si chiama Polar Bear Specialist Group (PBSG) che riunisce parecchi esperti del settore, tra cui anche tal Mitchell Taylor che sembra essere uno dei più noti ricercatori della materia. Ospite fisso di tutte le kermesse in materia di plantigradi polari, una sessantina di pubblicazioni al suo attivo, Taylor insomma sembra sia l’uomo con cui parlare se si vuol sapere qualcosa sull’argomento.

Il gruppo si riunisce annualmente per fare un pò di somme e, tra lo sconcerto di molti, compreso l’interessato, quest’anno si è deciso di fare a meno del contributo del buon Taylor. E’ andato in pensione? No, risulta che abbia ancora un paio di contratti in corso e qualche docenza qua e là. E’ improvvisamente impazzito e si è messo a dar la caccia ai suoi protetti con la carabina? Non risulta nemmeno questo. Allora cosa può aver fatto sì che fosse allontanato e sostituito con tre baldi giovani alle prime armi nell’elenco dei relatori del congresso?

Semplice, si è messo a dire in giro che non crede all’AGW. La classica buccia di banana (qui uno dei suoi interventi ma il web ne è pieno). In effetti, sul sito del gruppo ci sono un sacco di esaltazioni e peana della teoria del riscaldamento globale di origine antropica. Sembra proprio che questa compagine di biologi si sia fatta -perchè no- una cultura in fisica dell’atmosfera, clima e affini, perchè altrimenti sarebbe difficile dar credito a tanto impegno. Invece pare di no, nelle parole del chairman del gruppo, ci si fida ciecamente di quanto dice al riguardo la scienza ufficiale, quella dell’IPCC. Giusto? Forse sì, non si può pretendere l’onniscienza da nessuno. Però, quando si fanno comunicati stampa, quando si abbracciano certe teorie e soprattutto quando si usano queste teorie ricercandone le implicazioni nel proprio settore, forse ci si dovrebbe documentare un po’ di più. Specie se si è un’organizzazione scientifica.

Appare curioso che si affermi di non aver neanche affrontato i temi del Global Warming nei propri meeting e poi si legga nelle dichiarazioni di fine lavori: “Il PBSG riconosce le conclusioni dell’IPCC circa i gas serra e raccomanda che siano prese misure urgenti per ridurne significativamente la concentrazione in atmosfera”. Vuoi vedere che è per questo che Taylor non è più il benvenuto nel loro gruppo? Che ne dite?

Questo il testo della mail con cui l’ex chairman del gruppo “motiva” l’esclusione di Taylor, scrivendo direttamente all’interessato:

Hi Mitch,

The world is a political place and for polar bears, more so now than ever before. I have no problem with dissenting views as long as they are supportable by logic, scientific reasoning, and the literature. I do believe, as do many PBSG members, that for the sake of polar bear conservation, views that run counter to human induced climate change are extremely unhelpful. In this vein, your positions and statements in the Manhattan Declaration, the Frontier Institute, and the Science and Public Policy Institute are inconsistent with positions taken by the PBSG. I too was not surprised by the members not endorsing an invitation. Nothing I heard had to do with your science on harvesting or your research on polar bears – it was the positions you’ve taken on global warming that brought opposition. Time will tell who is correct but the scientific literature is not on the side of those arguing against human induced climate change. I look forward to having someone else chair the PBSG.

Best regards, Andy (Derocher)

Come dargli torto? La politica pervade ormai il mondo della scienza, specie (parole sue) quella degli Orsi Polari. Nulla da eccepire sulla preparazione di Taylor, ma le sue posizioni su altra questione scientifica che la stessa organizzazione dichiara ufficilamente di non conoscere perchè non ritiene di essere competente, è sufficiente a togliergli la parola. Questione ovviamente di libere scelte. Questo però chi raccoglie i loro statement e li traduce in notizie diffondendole in quanto accreditate magari non lo sa. Ancor meno lo sa chi queste notizie le legge. Quanti fanno così? E’ questo che si intende per consenso? Associazioni scientifiche che senza cultura specifica aderiscono ad una teoria (per loro ammissione), fanno comunque numero e quel numero è spesso citato per suffragare la validità della teoria. A me sembra un circolo vizioso. Ora, posto che ogni gruppo può autonomamente decidere cosa dire e a chi farlo dire nelle proprie assise, se è vero che Taylor è un’autorità in materia di Orsi Polari, vuol dire che si rinuncia scientemente al suo bagaglio culturale per questioni ideologiche. Da loro, non ne sapremo di più sull’AGW, ne sapremo di meno sugli Orsi Polari. Ci vorrebbe un pò di etica, per dirla con Luigi Mariani.

Gli Orsi Polari sono già nella lista delle specie minacciate, ma forse a breve sarà il caso di inserirci anche quelli che come Taylor, siano nel giusto o no, hanno il coraggio delle proprie opinioni.

 

NB: Potete leggere tutta la storia qui, a me è stata segnalata da Francesco, uno dei nostri lettori.

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Published inAmbienteAttualitàNewsVoce dei lettori

11 Comments

  1. Duepassi

    dal sito citato:
    “donate, adopt, PBI gift shop”
    vogliamo andare in profondità ?
    non credo sia necessario, basta vedere come la raccolta di fondi (per salvare i poveri orsi… diciamo così…) sembri essere la principale preoccupazione di queste persone,
    e volete togliergli il pane da sotto i denti ?
    Dirgli che gli orsi non sarebbero in estinzione gli toglierebbe la maggior parte dei soldi che ricevono, o sbaglio ?
    Cui prodest ? Agli orsi, o a chi “salva” gli orsi ?
    Boh, non chiedetelo a me, che son maligno e cattivo, trovate voi la risposta giusta da soli.

    Secondo me.
    Guido Botteri

  2. Jaebum Pbsg Striking Image

    […] Esilio Polare | Climate Monitor […]

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    […] Esilio Polare | Climate Monitor […]

    • Interessante Max, grazie.
      Ma prima che succedeva?
      gg

  4. Francesco

    Complimenti, da poco frequento il sito e lo trovo davvero molto interessante e ben fatto; anche per gente che ,come me, non è esperta in questo campo, ma ne è semplicemente affascinata. Inoltre, a volte capito qui perchè cerco riscontri da persone competenti riguardo articoli( se cosi si possono chiamare, cosa di cui dubito ) del genere:

    http://notizie.virgilio.it/cronaca/ghiacciai_meraviglie_in_estinzione.html

    • Un vero testo sacro.
      Grazie, passa di qui quando trovi altre cose del genere, abbiamo una sezione apposita per il recupero veloce. 🙂
      gg

    • alessandrobarbolini

      a forza di gridare al disastro si finisce inevitabilmente per autoconvincersi,se non fosse che l,avanzamento o ritirata dei ghiacciai é sempre avvenuto…e ricordiamoci sempre….che molto tempo fa ,la groenlandia era una terra senza ghiacciai..e udite udite,non cerano ne i TIR ne L;AEREOPLANO ,NE LA FORD FIESTA NE LA FIAT 500….quindi questa teoria é una mezza verita ingigantita solo dai media tv giornali..meditate gente meditate…
      e ricordatevi sempre..tutti sti scienziati che tanto inneggiano al GW,sono presenti a un,infinita di conferenze in giro per il mondo ,e guarda caso in aereo ci vanno ….e udite udite…loro stessi parlando di cio ..lo aggravano ….che PIRLE CHE SONO

  5. alessandrobarbolini

    concordo pienamente signor COSTA,anzi secondo me ,tra qualche anno ad essere in esilio saranno molti scienziati dell,IPCC..
    consiglio vivamente a chi é curioso di osservare in GOOGLE EARTH l,antartide e la groenlandia….io di iceberg alla deriva ne ho trovati pochi..il satellite smaschera le loro buffonate

  6. Claudio Costa

    e come non ricordare gli orsi polari in difficoltà esausti dopo una tempesta, aggrappati a blocchi di ghiaccio, inseriti da Al Gore in “Una scomoda verità” con il commento “rischiano l’estinzione per il riscaldamento globale”

  7. Claudio Costa

    Segnalo sull’argomento una scena del fil “Earth” fatta dalla Walt Dinsey montando spezzoni di documentari di national geographic.
    Si vede un orso che nuota verso un isolotto con i trichechi, il commento dice che l’orso si è perso in mare a causa del riscaldamento globale e per puro caso si salva sull’isolotto dove però verrà attaccato dai trichechi.
    Sfortunatamente io ho visto il documentario originale, l’orso non si perde affatto, non rimane con l’acqua sotto i piedi per il disgelo, ma si dirige appositamente all’isolotto, come fa tutti gli anni nello stesso periodo, per andare a caccia, in quanto sa che in quel preciso periodo (estate artica) ci sono animali con i cuccioli!

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