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Le Previsioni di CM – 31 Ottobre / 6 Novembre 2016

Questa rubrica è curata da Flavio__________________________

La mancanza di fenomeni di particolare intensità è una piccola buona notizia nel quadro desolato e tristissimo conseguente ai fenomeni sismici che da troppo tempo interessano l’Appennino centrale portando lutti e distruzione in un contesto naturale, paesaggistico, artistico e umano di struggente bellezza. Agli abitanti delle zone così duramente colpite va tutta la solidarietà di questo Blog.

Situazione ed evoluzione sinottica

All’ingresso nell’ultimo mese dell’autunno meteorologico il quadro sinottico europeo si mostra piuttosto articolato. Condizioni anticicloniche prevalgono sull’Europa centro-occidentale, in particolare sulla penisola iberica e sulla Francia per effetto dell’azione stabilizzante associata alla presenza di un promontorio anticiclonico in quota.

Grandi manovre, tuttavia, sono in atto in Atlantico ad opera dell’anticiclone delle Azzorre che si protende verso nord entrando in fase con l’ormai consueto “collega” termico groenlandese, che attualmente esprime massimi al suolo superiori a 1045 hPa associati a temperature inferiori anche a -40 °C sui settori centro-meridionali dell’altopiano. Una ulteriore cellula anticiclonica termica è in azione sul Mar Glaciale Artico, propaggine meridionale di un vasto anticiclone che si va consolidando sull’Artico.

Un profondo e vasto vortice è in azione sull’artico canadese, bloccato nella sua evoluzione in senso zonale dalla presenza del blocco anticiclonico artico-groenlandese sopra citato. Una vasta depressione a gradiente piuttosto lasco è in azione sulla Russia, i cui effetti si fanno sentire anche sull’Europa orientale e, marginalmente, fin sull’Adriatico dove si manifestano sotto la forma di una diminuzione nel campo termico (Fig1).

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Fig. 1. GFS, Lunedì 31 Ottobre: Geopotenziale a 500 hPa e pressione al suolo. Fonte: www.wetterzentrale.de

Le cellule anticicloniche in Atlantico e sull’Artico continueranno a parlarsi nel corso della settimana, riproponendo a più riprese la formazione del blocco in Atlantico e la saldatura dello stesso con l’anticiclone artico. Nella giornata di Martedì, in particolare, il ponte anticiclonico atlantico sarà “bucato” nel suo punto più debole, a sud della Groenlandia, per ricostituirsi immediatamente dopo il transito di un vortice atlantico che muoverà poi gradualmente verso il Mare del Nord (Fig.2).

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Fig. 2. GFS, Martedì 1° Novembre: Geopotenziale a 500 hPa e pressione al suolo. Fonte: www.wetterzentrale.de

A metà settimana la situazione sinottica sarà quindi caratterizzata dalla riproposizione di un  ponte anticiclonico che dall’Atlantico si spingerà fino all’Artico, dove una vasta fascia anticiclonica si estenderà dalla Groenlandia al bassopiano sarmatico russo. A sud di tale fascia antiticlonica scorreranno fredde correnti continentali in moto retrogrado dalla Russia in direzione dell’Atlantico, che contribuiranno finalmente a riportare il freddo su regioni in cui il clima è stato mitissimo per lungo tempo, ovvero il Mare di Kara e quello di Barents. A sud della fascia anticiclonica artica agiranno due grandi depressioni, secondo una classica disposizione a “mascherina”, a voler festeggiare Halloween, seppur con qualche giorno di ritardo (Fig.3).

Fig. 3. GFS, Giovedì 3 Novembre: Geopotenziale a 500 hPa e pressione al suolo. Fonte: www.wetterzentrale.de
Fig. 3. GFS, Giovedì 3 Novembre: Geopotenziale a 500 hPa e pressione al suolo. Fonte: www.wetterzentrale.de

L’Italia si ritroverà ai margini della fascia depressionaria citata, ma questo non impedirà l’ingresso di correnti fresche dai quadranti orientali al suolo, e occidentali in quota nella giornata di giovedì con associata, diffusa nuvolosità, seppure in mancanza di precipitazioni particolarmente intense e organizzate.

Sul finire della settimana, la rotazione in senso antiorario dell’asse principale di saccatura, in concomitanza con l’ulteriore consolidamento del blocco atlantico, potrebbe favorire un ingresso più franco di correnti fredde e instabili dai quadranti settentrionali in direzione del golfo di Biscaglia prima, e del Mediterraneo in seconda battuta con conseguente deciso peggioramento del tempo sull’Italia (Fig.4).

Fig. 4. GFS, Domenica 6 Novembre: Geopotenziale a 500 hPa e pressione al suolo. Fonte: www.wetterzentrale.de
Fig. 4. GFS, Domenica 6 Novembre: Geopotenziale a 500 hPa e pressione al suolo.
Fonte: www.wetterzentrale.de

La stagione pare voler proseguire sui binari di una normalità climatica da manuale: dopo un’estate mite, l’autunno ha presentato il suo volto piovoso ed ora, a stagione inoltrata, propone configurazioni sinottiche dal sapore più invernale.

 

Previsioni del tempo sull’Italia

Lunedì condizioni di stabilità ovunque, salvo residui addensamenti mattutini nel ragusano e siracusano, e deboli addensamenti stratiformi sul Nord-ovest e Sardegna. Diminuzione della visibilità nelle valli e zone interne del Centro-Nord, con formazione di nebbie localmente anche intense sulla Val Padana. Temperature: in lieve diminuzione. Venti settentrionali su Adriatico e Jonio con qualche rinforzo sui bacini meridionali. Deboli variabili altrove.

Martedì persistono condizioni di stabilità con addensamenti stratiformi limitati alla Sardegna e, dalla serata, alle regioni settentrionali. Foschie e banchi di nebbia al mattino sulla Val §Padana e valli e zone interne del Centro. Temperature stazionarie. Venti deboli variabili, salvo qualche rinforzo residuo di tramontana su Adriatico meridionale e Jonio.

Mercoledì nuvolosità in aumento ad iniziare dalle regioni settentrionali e in rapida estensione al Centro e a quelle meridionali tirreniche, con precipitazioni prevalentemente deboli e limitate ai versanti occidentali, più probabili e persistenti sull’alta Toscana e, dalla serata, sul tirreno centro-meridionale. Ampie schiarite sulle regioni sud-orientali e sulla Sicilia. Attenuazione dei fenomeni nebbiosi per riduzione del campo di massa. Temperature stazionarie o in lieve aumento le minime. Venti di libeccio su tutti i bacini occidentali, con rinforzi sul Mar Ligure e sull’alto Tirreno. Deboli sciroccali sull’Adriatico, deboli variabili in Val Padana.

Giovedì nuvolosità diffusa in spostamento dalle regioni settentrionali a quelle meridionali, con precipitazioni più probabili sulle regioni centrali del versante adriatico e sul Tirreno meridionale dove potranno assumere carattere di persistenza. Temperature stazionarie. Venti di ponente su tutti i bacini occidentali e meridionali, moderati. Deboli orientali sull’Adriatico centro-settentrionale.

Venerdì cieli nuvolosi al Nord e al Centro, ma con precipitazioni solo deboli e sporadiche, più probabili sulle regioni centrali. Ampie schiarite sulle regioni meridionali peninsulari e, dalla serata, anche su quelle settentrionali. Temperature in diminuzione al Nord. Venti deboli variabili.

Sabato e Domenica possibile deciso aumento della nuvolosità ad iniziare dalle regioni di nord-ovest, con precipitazioni in intensificazione, nevose sulle Alpi al di sopra dei 2000 metri e in estensione nella giornata di Domenica alle regioni centrali. Sud ancora in attesa. Temperature in deciso aumento al Centro-Sud. Ventilazione in graduale intensificazione dai quadranti meridionali.

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Published inAttualitàLe Previsioni di CMMeteorologia

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