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Clima: Il breve termine è quello che conta

Da Nature:

L’IPCC deve cambiare il suo approccio. Deve offrire sia proiezioni di variazioni climatiche a breve termine che a lungo termine e tener conto delle variabili oceaniche – non solo a livello di trend medi globali. I suoi report devono comprendere: previsioni di come le oscillazioni e le variazioni di fase delle temperature superficiali e del pH siano indotte sia da cambiamenti naturali che antropici; previsioni di breve termine di condizioni estreme come le ondate di calore marine a scala regionale; e i meccanismi biologici che sono alla base di come degli organismi chiave, e quindi importanti sistemi ecologici, rispondono ai cambiamenti climatici.

In poche parole, dato che l’IPCC è un organismo politico che raccoglie conoscenza scientifica e fornisce indirizzi di policy, deve dare indicazioni su quello che conta davvero, cioè i cambiamenti a breve termine climatico e la scala regionale di questi cambiamenti.

Peccato che tutto questo non si possa fare, perché le proiezioni climatiche a scala regionale ed a breve termine sono inservibili al pari o peggio di quelle a scala globale ed a lungo termine, con in più il difetto di essere verificabili. Per cui, più che un cambiamento di approccio, ci vorrebbe un bagno di umiltà.

Trovate tutto qui:

Forecast ocean variability

Enjoy

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Published inAttualitàClimatologia

Un commento

  1. Luigi Mariani

    Caro Guido,
    penso che occorra anzitutto intendersi su cosa si intenda per “breve termine”: in meteorologia per breve termine ci di riferisce in genere a previsioni fino a 48-72 ore dall’emissione supportate con modelli ad area limitata (LAM) e modelli globali. Quando i LAM perdono di efficacia si entra nel medio termine che va fino a 10-15 giorni ed è basato su modelli globali e poi nel lungo termine che si basa su modelli globali spinti oltre la soglia dei 15 giorni (e i test effettuati ci mostrano che l’accuratezza di tali modelli è molto bassa ,toppa a mio avviso per un impiego operativo).
    Mi domando se in climatologia esista una classificazione analoga e più in particolare una definizione univoca di “breve termine”.
    Mi domando anche dove stia oggi di casa nella “comunità” dei climatologi il concetto di “umiltà” di fronte alla enorme complessità del sistema indagato.
    Luigi

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