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Le Previsioni di CM – 19 / 25 Dicembre 2016

Questa rubrica è curata da Flavio________________________

Situazione ed evoluzione sinottica

Condizioni meteorologiche in sensibile peggioramento sul Mediterraneo occidentale per l’azione di una depressione di origine africana, rinvigorita nel suo movimento verso nord da un impulso di aria fredda in quota che, distaccatosi dal flusso principale a seguito della formazione di un’area di divergenza sul Mar Baltico, si è mosso in modo retrogrado in direzione della Francia.

Come anticipato la scorsa settimana, e in linea con l’avanzare della stagione invernale, il flusso principale si è ulteriormente rinvigorito ed esprime attualmente valori di geopotenziale molto bassi in un’area molto vasta estesa dalla baia di Hudson alle Svalbard. Flusso secondario caratterizzato, in modo speculare, dalla prevalenza di condizioni anticicloniche alle medie latitudini atlantiche, estese fino all’Europa centro-orientale, seppur temporaneamente disturbate dall’azione del vortice mediterraneo (Fig.1).

 

Fig. 1. GFS, Lunedì 18 Dicembre: Geopotenziale a 500 hPa e pressione al suolo.
Fonte: www.wetterzentrale.de

A livello emisferico si nota il ricompattamento del vortice polare, per attenuazione delle pulsazioni anticicloniche sul Pacifico settentrionale e sugli Stati Uniti. Ruggisce l’inverno sull’America settentrionale, con l’artico canadese particolarmente penalizzato dalla persistenza di impulsi di aria gelida che hanno causato un congelamento in tempi record della Baia di Hudson, pur in ritardo sulla tabella di marcia stagionale.

Nella mappa in Fig.2 e relativa alla notte su Domenica 18 Dicembre si nota come il Canada tutto, e buona parte degli Stati Uniti si trovino abbondantemente sotto lo zero, con temperature inferiori a -30 °C su un’area vastissima, e prossime ai -40 °C sull’Arcipelago e a nord-ovest della Baia di Hudson.

Una nota di colore: commentando con il solito sarcasmo le condizioni meteorologiche prevalenti sul Canada, Tony Heller su realclimatescience si è chiesto cosa stiano aspettando, tutte le celebrities che minacciavano di lasciare gli USA per il Canada dopo la vittoria di Trump, visto che “c’è da salvare il Canada dal global warming”.

Fig.2: Temperature al suolo. Fonte: www.windytv.com

Nella grigia Europa di questi tempi non ci salvano nemmeno le celebrities dalla monotonia delle condizioni meteorologiche. L’azione della depressione mediterranea si esaurirà infatti rapidamente per l’ennesima rimonta del campo in quota a rinsaldare la fascia anticiclonica estesa alle medie latitudini dall’Atlantico fino alle steppe kazake. Troppo forte il flusso principale per permettere divagazioni significative sull’Europa centro-meridionale (Fig.3).

Fig. 3. GFS, Giovedì 22 Dicembre: Geopotenziale a 500 hPa e pressione al suolo.
Fonte: www.wetterzentrale.de

Sarà comunque un evento significativo, con la caduta barica che si innescherà questo pomeriggio tra il mar delle Baleari ed il Mar di Sardegna (anche per l’effetto di sottovento offerto dalla catena dell’Atlante), che pur non rispettando di poco i canoni della “Weather Bomb” (per le nostre latitudini 20 Hpa in 24 ore), sarà comunque all’origine di un battente di pressione in grado di generare venti da alta classifica della scala Beaufort sul Mar di Corsica (F=10=48-55Kts) e, meno intensi ma comunque molto sostenuti su Mar Ligure, Mar di Sardegna e Tirreno centro-meridionale. Il mare risponderà da par suo, pur con fetch ovviamente differenti, portandosi su condizioni di mare grosso sul settore est del Tirreno e da grosso a molto grosso sul mar di Corsica e sul mar delle Baleari. Nella giornata di martedì, inoltre, sembrano delinearsi le condizioni ideali perché dopo il curling dell’occlusione sul mar di Sardegna, il minimo a mesoscala potrebbe evolvere in soggetto autonomo e, pur se con vita breve, insistere a ridosso dell’isola con ventilazione e fenomenologia importanti.

A seguire, prevalenza di condizioni anticicloniche a partire da giovedì, quindi, con le solite nebbie e inversioni termiche sulla Val Padana e ampie schiarite sui rilievi e lungo i litorali.

Vale la pena notare che la ripresa prepotente del flusso zonale ha avuto il merito di sfaldare il blocco a omega che ha caratterizzato la configurazione sinottica delle ultime settimane. Per un cambiamento più significativo, quindi, tramontate le affascinanti quanto utopistiche prospettive di retrogressioni fredde da est, forse è il caso di tornare a guardare a ovest: un rallentamento del flusso principale, infatti, potrebbe riaprire la porta atlantica nel lungo termine. Se ne gioverebbero la qualità dell’aria in Val Padana e la stagione turistica invernale.

Previsioni del tempo sull’Italia

Lunedì molto nuvoloso sulle regioni di nord-ovest con precipitazioni in intensificazione nel corso delle ore, nevose a quote di bassa collina su Alpi marittime e Appennino ligure, intorno agli 800-1000 metri altrove. Sul resto del Nord da nuvoloso a molto nuvoloso con precipitazioni sporadiche sull’Emilia Romagna e schiarite più ampie sul Triveneto. Da molto nuvoloso a coperto sulla Sardegna e sulle regioni centrali tirreniche con precipitazioni estese, persistenti e localmente abbondanti, nevose a quote comprese tra 1000 e 1300 metri. Nuvoloso sulle regioni centrali adriatiche, in sostanziale assenza di precipitazioni. Da nuvoloso a molto nuvoloso su Sicilia e regioni meridionali tirreniche con precipitazioni più probabili e intense sull’isola. In attesa le regioni sud-orientali. Temperature: in diminuzione al Nord, in lieve aumento sulle regioni ioniche. Venti sciroccali, con componente orientale via via prevalente salendo di latitudine e con l’eccezione della Liguria dove prevarranno venti di caduta: da moderati a forti su tutti i bacini occidentali, localmente di burrasca o burrasca forte (tempesta su mar di Corsica).

Martedì ancora perturbato al Nordovest, con precipitazioni abbondanti e persistenti ma con quota neve in rialzo tra i 1000 e i 1300 metri. Fenomeni in estensione al resto del Nord con la sola eccezione dell’estremo Nord-est dove le precipitazioni saranno scarse ed episodiche. Sul resto del Paese cielo molto nuvoloso con precipitazioni in spostamento da ovest a est seguite de condizioni di instabilità sulle regioni tirreniche. Sulla Sardegna, le precipitazioni si attenueranno sul settore orientale per essere più diffuse ed intense su quello occidentale. Nevicate a quote generalmente superiori ai 1500 metri. Temperature in lieve aumento. Venti ancora sciroccali su tutti i bacini, generalmente moderati, con l’eccezione del Mar Ligure, dove prevarranno ancora forti venti di caduta, e del settore ovest del mar di Sardegna, dove la genesi del minimo a mesoscala genererà forti venti a rotazione ciclonica.

Mercoledì migliora al Nord e al Centro dopo le ultime precipitazioni in mattinata, con schiarite via via più ampie. Molto nuvoloso al Sud con precipitazioni più probabili e intense sulle regioni ioniche e schiarite in avanzamento da ovest su Sicilia e basso Tirreno. Temperature stazionarie. Venti dai quadranti orientali, generalmente deboli.

Giovedì nuvolosità irregolare sulle isole maggiori, con precipitazioni sparse, localmente anche intense. Condizioni generali di stabilità sul resto del Paese con prevalenza di schiarite. Temperature in lieve diminuzione sulle regioni sud-orientali per infiltrazioni di aria fresca dai Balcani. Venti ancora dai quadranti orientali generalmente deboli con qualche rinforzo sul Tirreno centro-meridionale.

Venerdì nuvolosità irregolare sulle isole maggiori con qualche sporadica precipitazione, in miglioramento. Condizioni generali di stabilità sul resto d’Italia. Temperature in lieve diminuzione nei valori minimi. Venti orientali deboli.

Sabato generali condizioni di stabilità, Domenica possibile aumento della nuvolosità a partire dalle regioni settentrionali. Stabile e soleggiato al Centro-Sud. Venti deboli, temperature stazionarie o in ulteriore lieve diminuzione le minime.

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