Salta al contenuto

E’ tutta questione di scienza

Oggi non ho avuto molta voglia di scrivere, né di cercare. Perciò ecco una collezione di follie climatiche scovate sulla rete direttamente dal dipartimento “il cambiamento climatico è una questione scientifica”.

Si comincia con la più perfida speculazione sulla pelle di chi soffre davvero

L’altro gas tossico che sta uccidendo i Siriani: Le emissioni di anidride carbonica.

Si continua con la marcia per la scienza dell’Earth day. Secondo voi questi marciatori così rapiti chi stavano pregando e per cosa?

Non lo sanno che il socialismo è ateo per definizione?

O forse pensano che si possano classificare come verdi anche i lavori socialmente utili necessari dopo che i marciatori hanno abbandonato la scena?

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...Facebooktwitterlinkedinmail
Published inAttualità

21 Comments

  1. A. de Orleans-B.

    Confesso che comincio a vedere questo problema — l’incremento dei ppm di CO2 nell’atmosfera — in tutta un’altra prospettiva.

    Il trasporto elettrico sta avvicinandosi alla frontiera di una adozione massiccia per molti fattori convergenti — la capacità delle batterie, il minor costo totale della vita del veicolo, ecc. — il “tipping point” elettrico potrebbe manifestarsi fra solo qualche anno …e le emissioni di CO2 potrebbero sorprenderci con una corrispondente brusca inversione di tendenza.

    Il relativo impatto sulla produttività agricola sarebbe forte, facendo emergere il significato originale di “carestia”, legato al cibo sempre più caro per la minore offerta.

    Intuitivamente vedo il futuro “collasso della CO2” come un processo storico molto più veloce rispetto alla capacità dell’economia agricolo/alimentare di adattarsi alla conseguente minore produttività.

    Fra una ventina di anni (e passano presto!) cominceremo a scuotere la testa pensando alla follia di chi, vent’anni prima, litigava per definire un paio di gradi di delta T al secolo mentre (quasi) nessuno studiava i corrispondenti scenari alimentari.

    • “il “tipping point” elettrico potrebbe manifestarsi fra solo qualche anno …e le emissioni di CO2 potrebbero sorprenderci con una corrispondente brusca inversione di tendenza.”

      Mah… sei proprio sicuro? Il “tipping point” elettrico si dovrebbe manifestare tra qualche anno da molti anni, ma per ora non si è manifestato. Sono d’accordo che i problemi tecnologici che lo ostacolano sono risolvibili e prima o poi verranno risolti… Ma poi c’è una questione di costi, che richiederà tempo. Finché non vedo un’auto a diciamo 25.000 €, con 700 km minimo di autonomia, almeno 150 km/h di velocità massima e 100 CV di potenza (per una stazza tipo Golf), io certo un’auto elettrica non penso neanche minimamente a comprarla. Mi sembra che siamo ancora ben lontani.

      Prima dell’acquisto privato, certo, c’è la possibilità di uno sbocco nel car sharing elettrico da città, dove tutti quei vincoli sono molto rilassati. Io ho sempre sostenuto che questa soluzione è decisamente più efficace del trasporto pubblico (autobus, tram, metropolitana) che è evidentemente sempre all’inseguimento delle necessità. Però quando leggo – se non erro – le recenti notizie sul grande ridimensionamento del progetto di bici elettrica di Milano per via dei costi (anche di manutenzione), ecco, francamente rimango scettico sull’immediato futuro: se non è sostenibile per le bici, figuriamoci per le auto.

      Per non parlare poi del fatto principale, che quell’energia elettrica comunque va prodotta. Il nucleare potrebbe produrla tutta senza CO2, ma in gran parte è un’opzione politicamente impraticabile per via dell’opinione pubblica. Non vedo nessuna inversione di tendenza per il momento neanche su questo fronte.

    • A. de Orleans-B.

      No… non ne sono affatto sicuro, e i tuoi argomenti sono molto ragionevoli.

      Ma resta il tema principale: dedichiamo molte risorse a stimare il “delta T” climatico (e personalmente sono felice che sia così) ma molte meno a stimare l’impatto agricolo — e quindi alimentare – di una eventuale brusca inversione di tendenza della crescita monotonica della CO2 nell’atmosfera.

      Perché brusca?

      Perché se l’AGW è molto “A”, è bene ricordare che, storicamente, popolazioni hanno abitudini mutevoli per i più disparati motivi e che la generazione “A” di CO2 è assai elastica: se veramente decidessimo tutti di minimizzarla credo che potremmo ridurla sostanzialmente in poco tempo, senza qui entrare se o quanto sia veramente necessario.

      Se, per ipotesi, la “A” dell’AGW fosse invece debole, allora dovremmo ammettere che non capiamo bene i motivi della crescita della CO2 e non possiamo quindi escludere una inversione di tendenza di un fenomeno che non capiamo abbastanza.

      La produttività agricola sembra legata non-linearmente (nel senso di una maggiore sensibilità) alla variazione della presenza di CO2 nell’atmosfera e i tempi di risposta del sistema di produzione agricola a variazioni impreviste della sua produttività globale credo siano lenti e soggetti sopratutto al meccanismo reattivo dei prezzi.

      Insomma, reagiremmo “dopo per fame” e non “prima per previsione” e preferirei che parte delle notevoli risorse dedicate per studiare l’AGW fossero riorientate per studiare la situazione alimentare globale in funzione di differenti concentrazioni future della CO2.

  2. Stefano

    «Non lo sanno che il socialismo è ateo per definizione?».
    Ma anche no. Era proprio Prampolini a dire che Gesù è stato il primo socialista.
    Cionondimeno, il capitalismo si è legato alla destra religiosa per altre vie, ma di certo non è “religioso per definizione” come non è “ateo per definizione” il socialismo, anzi (vedasi Ayn Rand).

    Rimane il fatto che quella bizzarra marcia aveva molto di religioso e molto, molto poco di scientifico.
    E che l’articolo sulla Siria è imbarazzante.

    • “Ma anche no. Era proprio Prampolini a dire che Gesù è stato il primo socialista.”

      Ma quello di Prampolini non era Cristo; solo una delle tante riduzioni di Cristo ai propri desideri, ovvero un anticristo.

  3. Matteo12

    GG non faccia l’offeso, la prego. Si riguardi le foto che ha pubblicato , si rilegga il commento che ha scritto e se ha tempo, si rilegga tutti i gli articoli del Lupicino e i commenti dei suoi lettori. Poi se ne avrà voglia, riconfermi quello che ha scritto a David: “la querelle politica non ha ospitalità sulle nostre pagine, qualunque colore abbia.”

    • Non sono offeso Matteo. Quello che non hai capito, ma non ci credo, è che si possono esprimere opinioni politiche, ma non si può insultare il prossimo, quella è querelle. E quello che hai scritto lo considero un insulto.
      gg

  4. David

    …non troverei giusto bannare uno come matteo12 in quanto il tipo si presenta da sè,il solito sinistro in cui prevale il pensiero unico dei salvamondo rossoverde.
    Se poi dovesse essere aimè bannato potrebbe trovare posto nel blob di testate come l’unità(prima che chiuda definitivamente!).

    • David, la querelle politica non ha ospitalità sulle nostre pagine, qualunque colore abbia.
      Grazie
      gg

  5. virgilio

    Se c’era qualcuno che a metà 1800 era entusiasta dell’industrializzazione occidentale quello era Carl Marx e se ce n’era un’altro, un po’ più a Est, nelle prime decadi del 1900 questi era Vladimir Ilic Ulianov detto Lenin. Ma forse sbaglio, forse costoro non erano veri e puri socialisti come i manifestanti odierni… Ma quelli certamente non erano Verdi… Un’altra celebre barzelletta racconta: al principio dell’Era Glaciale un uomo primitivo accende un falò all’interno d’una caverna perché dopo il tramonto sta cominciando a far freddo allora un altro lo guarda e si lamenta “quest’ invenzione moderna sta compromettendo il clima, quando nessuno accendeva il fuoco faceva più caldo!”.

  6. donato b

    “L’altro gas tossico che sta uccidendo i Siriani: Le emissioni di anidride carbonica.”
    .
    Concordo con R. A. Pielke Sr: l’articolo di The Nation travisa completamente la realtà dei fatti. Sulla Siria non vi sono dubbi (pregiudizi e luoghi comuni oltre che approssimazione, sono l’aspetto “qualificante” dell’articolo). Per il resto molti fatti vengono spiegati in modo non del tutto condivisibile e le spiegazioni di altri sono del tutto campate per aria: meglio stendere un velo pietoso.
    Ciao, Donato.

  7. giuliano49

    Vale per tutti una risposta, peraltro gia’circolata:una risata li seppellira’.
    Buona domenica.

  8. Alessandro

    Ganza la vignetta tra gli uomini preistorici:
    “L’era glaciale sta finendo”
    Risposta: “..deve essere stata colpa nostra”
    buahahahahahahahahh

  9. Matteo12

    può sempre chidere a Lupicino, lui saprà risponderle.

    • Alessandro

      A me interessa che risponda Matteo12, perchè l’opinione di Lupicino la conosciamo e ha già risposto sul quesito.
      Quello che invece non si capisce è cosa vogliono significare questi commenti..

    • Matteo12

      Anche la mia opinione la conosci già. Qui si cerca di mascherare la vs ridicola ideologia post fascista con discussioni climatiche da bar. Liberi voi di farlo, libero io di rompervi le palle!

    • Matteo, ma che cosa dici…
      Facciamo che è la prima e ultima volta che usi questi termini e questo tono. Queste cose puoi serenamente andarle a dire negli ambienti più affini alla tua di ideologia. Questa è casa mia e non lo permetto. E se questo mi dovesse costare 10, 100 o mille lettori non me ne fregherebbeun accidente.
      Al prossimo commento così sarai bannato.
      Buona serata
      gg

    • franco

      Leggere gli interventi di Matteo12 in questo blog mi intristisce e mi preoccupa allo stesso tempo pensando che persone come lui votano pure.
      inoltre mi fa pensare a come quando il bue dice cornuto all’asino…

    • Franco, come per gli altri.
      Una volta di più mi convinco che sarebbe meglio parlare sempre e solo di clima.
      gg

    • franco

      Le chiedo scusa , Guidi, non accadrà piu

    • Roberto

      Non ho letto un tuo commento che apporti dati, le opinioni personali sono un’altra cosa da quello che scrivete tu e Simone. C’è un grafico in alto a destra di questo blog che quotidianamente ignorate e rappresenta il riscaldamento europeo dal 1659 ai nostri giorni.
      Mi pare un blog (a parte voi due che non so che siete ) frequentato da esaminatori ed osservatori del clima.

Rispondi a virgilio Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »