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La Repubblica della Follia

Riciclare, viaggiare poco (in aereo), passare ad una dieta vegetariana, guidare un’auto elettrica… pensavate con queste buone pratiche di poter dare un contributo alla salvezza del pianeta e quindi salvare le vostre coscienze? Scordatevelo, tutto questo, in termini di risparmio di CO2, al malanno del pianeta – che nel frattempo si ostina a non mostrare segni di malattia – gli fa un baffo.

Quel che serve, secondo un articolo pubblicato da un team di ricercatori svedesi e ripreso da La Repubblica qualche giorno fa, è, udite udite, non fare figli. La ragione è semplice, per crescerli consumerete cose e produrrete quindi CO2, e quando saranno cresciuti avranno anche la pretesa di riprodursi a loro volta, consumando cose e producendo altra CO2.

The climate mitigation gap: education and government recommendations miss the most effective individual actions

Quattro le azioni individuate dai ricercatori per fare il proprio dovere e guadagnarsi un posto nel paradiso dei salvamondo, ma una sola la soluzione finale, appunto quella di cancellarsi. Ma, gli stessi autori si rendono conto che questo possa non piacere o risultare problematico, bontà loro, per cui si “limitano” ad un asettico suggerimento.

Che poi tanto asettico non è. Questa la considerazione  virgolettata che dovrebbe aprire gli occhi a chi legge secondo Repubblica e che invece rischia di essere la palese dimostrazione del buio della mente di certi approcci ideologici:

Io non ho figli – conclude la ricercatrice Kimberly Nicholas – ma quella di averli o meno è una scelta a cui sto riflettendo e che discuto con il mio compagno. Nella nostra decisione di formare o meno una famiglia, il cambiamento climatico è certamente un fattore che prenderemo in considerazione, anche se non sarà l’unico

Gli altri saranno dei redditi adeguati garantiti dal dispensare questi pensieri illuminati, delle scuole di livello dove mandare i pargoli (possibilmente religiose), e una casa in riva al mare dove farli crescere (magari appena un po’ in collina però, perché il mare potrebbe alzarsi troppo e bagnargli i piedini).

 

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Published inAttualitàMedia Monitor

22 Comments

  1. Paolo da Genova

    “Nella nostra decisione di formare o meno una famiglia, il cambiamento climatico è certamente un fattore che prenderemo in considerazione, anche se non sarà l’unico.”

    Ci mancherebbe pure che fosse l’unico fattore… già solo considerarlo un fattore è roba da mania di persecuzione… questi ricercatori più studiano e più diventano scemi…

    • DarioC

      Sono completamente d’accordo tranne che nell’ultima affermazione, qualcuno sano ne è rimasto. Diciamo solo il 97% sono proprio così.

  2. winston diaz

    Il disastro prossimo venturo sara’ probabilmente prodotto dai due miliardi di africani in piu’ previsti entro i prossimi decenni (triplicamento della popolazione), altroche’ svezia o italia (in africa le donne continuano a fare 5 figli in media come e’ sempre stato nella storia dell’umanita’, ma continuano a farli anche dopo che col crollo della mortalita’ procurato dalla scienza medica moderna, tutti quei 5 figli per fortuna sopravviveranno – per adesso…).

    • dai due miliardi di africani in piu’ previsti entro i prossimi decenni

      Anche qui sarebbe il caso di citare le fonti di certe affermazioni. Per esempio, le stime dell’ONU riassunte da Wikipedia:

      https://it.wikipedia.org/wiki/Popolazione_mondiale#Previsioni

      parlano di 1.8 miliardi di abitanti in Africa nel 2050 (ovvero, i “prossimi decenni”). Ovvero l’80% in più rispetto ad oggi, e non “due miliardi in più” e il “triplicamento” della popolazione.

      Appurato di cosa stiamo parlando, sarebbe anche il caso di ragionare su queste previsioni, perché negli ultimi anni l’ONU ha ritoccato più volte le proprie stime, e non vorrei fossero solide come la previsione della temperatura media nel 2050, anche se la demografia in teoria è roba meno complessa del clima.

  3. DarioC

    Questi sono semplicemente dei pazzi. Scienza? Statistica? E’ FOLLIA!
    Ipotizzare quanta co2 produce un uomo e fare questi conteggi inutili.
    Ma forse potrebbe tornare utile, siccome abbiamo la natalità più bassa del mondo occidentale potrebbero darci la relativa quota di certificati verdi.
    L’anno scorso sono morti 10 uomini al mio paese (di morte naturale) e portavano tutti i pantaloni.
    Vietiamo i pantaloni perché sono pericolosi?

  4. Marco

    Ciao,
    vi seguo con interesse da tempo anche se solitamente non commento.
    Evitando di dare giudizi su Repubblica e le sue scelte editoriali devo dire che probabilmente la soluzione proposta, sebbene non sia certo un novità e non giustifichi probabilmente un stipendio, è in realtà la causa di molti problemi. Avere una densità di popolazione per uno stato grande come l’Italia superiore a 200 persone a kmq non può portare benefici al nostro ambiente, nemmeno trattenendo il fiato.

    • Avere una densità di popolazione per uno stato grande come l’Italia superiore a 200 persone a kmq non può portare benefici al nostro ambiente, nemmeno trattenendo il fiato.

      È chiaro che esiste una soglia sopra la quale ci sono problemi. Ma quali calcoli portano a quelle 200 persone/kmq? Peraltro, secondo molti economisti, la crescita zero è il vero problema dell’economia dei paesi occidentali (non compensabile dall’immigrazione).

    • Marco

      201 ab/kmq è la densità attuale italiana secondo wiki. Secondo il mio tasso di asocialità la densità non dovrebbe superare quota 20 ab/kmq. L’immigrazione non la prendo nemmeno in considerazione. 🙂

    • Marco, se andiamo sui desiderata personali, la densità non dovrebbe superare quota 0.1 ab/kmq 🙂 Perlomeno nelle zone che frequento io. Ma mi pareva si parlasse di danni ambientali.

    • Alèudin

      Anche se se fosse vera la questione della sovrappopolazione quest’ultima non si risolve NON facendo figli, la maggioranza degli studi provano al giorno d’oggi che è il sottosviluppo a determinare la sovrappopolazione.

    • Marco

      Non parlo di controllo delle nascite. Basta lasciar fare al tasso di natalità.

  5. Massimo Lupicino

    Beh il fatto che Kimberly non si riproduca e’ non solo una scelta che va rispettata, ma una ottima notizia di per se’, che come insegna Fedro ne Le Rane e Il Sole, certe persone meno si riproducono, meglio e’ per tutti.
    Dall’altra parte c’e’ una visione neo-malthusiana globalista che vede con favore iniziative volte a ridurre la popolazione europea ai fini di una sostituzione etnica che e’ vista come una cosa altamente auspicabile per motivi che alla gran parte della gente evidentemente sfuggono. Sui giornali e’ un continuo incitare gli italiani a non fare figli e, nello stesso tempo, ad “accogliere”. Come tutte le cose in apparenza inspiegabili, dietro questo tipo di auspicio si nascondono con ogni probabilita’ secondi e terzi fini non dichiarati e per nulla nobili. Anzi, i fini solo in apparenza “nobili” (climatismo, ambientalismo, salvamondismo declinato in millemila modi) sottendono proprio ai fini non-dichiarati perche’ sostanzialmente indigesti al “popolo”.
    Il contesto in cui ci troviamo e’ molto chiaro, ed e’ tutto collegato: se si uniscono i puntini viene fuori un disegno molto preciso, e non e’ un bel disegno, affatto.

    • Maurizio Rovati

      Massimo, oggi il popolo occidentale è costituito in gran parte da una massa di rompiballe infarcita di immeritati diritti e che non vuole saperne di doveri. E’ normale che si speri, si incoraggi la sua sostituzione con qualcosa di nuovo e più malleabile.

      PS. Riguardo alle Rane, attenzione a non cadere nell’Eugenetica 😉

    • ” E’ normale che si speri, si incoraggi la sua sostituzione con qualcosa di nuovo e più malleabile.”

      Pensi che masse di persone a cui è stato promesso chissà cosa, che già s’incazzano appena arrivate perché non lo trovano, che si trovano vitto e alloggio aggratis a tempo indeterminato, di qualità spesso discubile, ma non sempre, e comunque superiore a quello di molti italiani che non godono di simili attenzioni; a cui hanno già spiegato in patria, e ripetono da ogni pulpito, che “hanno diritti” in compensazione del colonialismo, eccetera, abbiamo chiaro il concetto di “dovere”?

    • Maurizio Rovati

      Vedi Fabrizio, quelli che vogliono i migranti dicono sempre che ci servono per pagare le pensioni (ma non ci spiegano come esattamente) forse hanno in mente idee diverse dalla tua e dalla mia.
      Tra 10 anni se ci sarà il pandemonio e i conti dell’inps saranno ancora a rischio, inventeranno qualcos’altro per spennarci, che ne so, degli incentivi per tornare a casa a carico dell’inps, intanto al senato sarà in discussione la nuova proposta di legge per l’abolizione dei Vitalizi ai parlamentari presentata dal Movimento Coranico che alle amministrative ha avuto un successo straordinario, grazie anche all’astensione che ha raggiunto il 97% 😉

  6. È un vero e proprio rigurgito degli anni ’60. Mi ricordo ancora di una puntata di un vecchio telefilm americano, evidentemente sull’onda del primo Ehrlich, con le stesse esatte considerazioni della Nicholas; solo che all’epoca era un problema di cibo, oggi di CO2.

    Spero che il rigurgito sia come quello di certi sifoni quando lo sciacquone sta per concludere il suo lavoro.

  7. Lurens

    io ho 3 figli. tiè!

    • Alessandro2

      Grandissimo Lurens, io sono fermo a uno ma ‘sta roba mi ha fatto venire voglia di darci dentro!
      Lisander

    • Guido Botteri

      Bravo Lurens. Anch’io.
      Tre is mej che uan 🙂

  8. Stefano Ricci

    Grazie per la segnalazione. Mi viene da aggiungere, non senza aver esternato la mia profonda tristezza post lettura, che forse qualcuno si comporta e determina le proprie scelte di vita davvero sulla scorta di convinzioni come quelle esposte nell’articolo… la grandezza e il limite della nostra “civiltà occidentale” si insinuano proprio nella reale libertà individuale, dove possiamo trovare di tutto… anche l’esercizio di un libero arbitrio che ci sacrifica fino a farci divenire vittime della propria ottusità…

  9. giuliano49

    Ma cosa puo’ aspettarsi l’umanita’ da gente come questa, nella sua pur faticosa evoluzione, ma pur sempre evoluzione e miglioramento…?

  10. Federico C.

    Questa ipotesi e’ decisamente piu’ balorda di quelle relative ai limiti alla popolazione (Club di Roma, Lester Brown) che almeno una logica legata all’esaurimento delle risorse ce l’hanno.
    Temo il momento in cui ci verra’ detto: non volete danneggiare l’ambiente? Allora suicidatevi, cosi’ si elimina una fonte di CO2.

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