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Percezione, Media e senso critico

Dal sito web di Sergio Pinna, una breve ma significativa dimostrazione sull’assenza di una relazione dimostrabile tra le tendenze climatiche recenti e gli eventi estremi. L’esercizio è semplice, chi avesse accesso a dati simili ci farebbe cosa gradita contribuendo alla discussione.
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Invece di bere tutto quanto ci viene propinato dai media, impariamo a sviluppare un po’ di senso critico

Fra i dogmi più granitici della teoria del “clima impazzito” vi è senza dubbio quello della correlazione diretta, negli ultimi decenni, fra aumento delle temperature ed incremento degli eventi pluviometrici estremi, sia per frequenza sia per entità. Eppure non è certo molto difficile verificare la falsità di tale assunto; in questa breve nota ne do un esempio basato sui contenuti del bellissimo sito tedesco www.wetterzentrale.de, nel quale è presente un archivio dati con una sezione dedicata ad eventi meteorologici estremi in stazioni della Germania e dell’Olanda. Sono considerate le città di Karlsruhe nella prima e De Bilt nella seconda; si badi bene che questa è una verifica che richiede soltanto pochi minuti.

Anche senza analisi statistiche, un semplice esame qualitativo dei due grafici (direttamente ottenuti dal suddetto sito web) dimostra come non si sia determinata nel corso del tempo alcuna tendenza apprezzabile all’incremento della densità (frequenza degli eventi estremi) e dell’altezza (entità degli stessi) delle barrette. Se quanto asserito da vari esperti e ripetuto ossessivamente dai media fosse vero, in serie storiche così lunghe la cosa dovrebbe necessariamente risultare palese; il fatto che non appaia nulla ci dice che il dogma da granitico è derubricato ad argilloso ed anche con elevato contenuto di umidità . . . . . .

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Published inAttualitàClimatologiaMeteorologia

7 Comments

  1. robertok06

    Salve:

    per quel che riguarda i cicloni tropicali, atlantici e pacifici…

    https://www.gfdl.noaa.gov/global-warming-and-hurricanes/

    … mostra come la correlazione statistica relativa ad un ipotetico aumento della frequenza dei suddetti eventi con la concentrazione di CO2 e’ bassissima/nulla, al punto che dicono che…

    “We find that, after adjusting for such an estimated number of missing storms, there is a small nominally positive upward trend in tropical storm occurrence from 1878-2006. But statistical tests reveal that this trend is so small, relative to the variability in the series, that it is not significantly distinguishable from zero (Figure 2). In addition, Landsea et al. (2010) note that the rising trend in Atlantic tropical storm counts is almost entirely due to increases in short-duration (<2 day) storms alone. Such short-lived storms were particularly likely to have been overlooked in the earlier parts of the record, as they would have had less opportunity for chance encounters with ship traffic."

    • Alessandro2

      Già Rosa, chi ne dubita?
      Non lui: https://goo.gl/mQ88mc
      E nemmeno lui: https://goo.gl/EQrHNe

      Ma che so, intervistare uno scienziato no eh? Uno di quelli intellettualmente onesti, uno che dica: “bisogna fare prevenzione, ma non perché gli eventi estremi siano più forti e frequenti di un tempo. Inoltre, la correlazione con le emissioni antropogeniche non è provata.”
      Due frasette, è molto difficile?

      Nota storico-antropologica: è dal tanto vituperato medioevo che capi di Stato e Papi non si pronunciano solennemente in materia scientifica. Questo non preoccupa nessuno? Io, da cittadino italiano e cattolico, sono preoccupato.

    • Alessandro(Foiano)

      Rosa, mancano i dati oggettivi, un chimico che si rispetti dovrebbe fornirli, invece c’è il “solito vuoto soggettivo”.

    • DarioC

      Nell’Antropocene, l’epoca geologica attuale……
      Non eravamo nell’ Olocene, signoraRosa si rilegga i Pensieri di G.Leopardi esattamente il numero 39.

    • rosa

      Invito a leggere i nuovi commenti sempre nel link segnalato e la censura in atto. Ormai il grosso dell’accademia scientifica è così: sensibile alle suggestioni letterarie di tipo propagandistico (Benvenuti nell’antropocene) ed unico metro di sé stessa. Concordo con lei, meglio Leopardi.

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