Salta al contenuto

La rivincita del Junk Food

Un paradosso assoluto. Provate a immaginare ogni genere di cibo da strada che vi viene in mente, purché sia cotto, meglio se fritto, con abbondanti dosi di olio e grassi vari.

Certo, se avete ricevuto la notifica di questo post dalla nostra newsletter e sono le 8 del mattino mi rendo conto che patatine, pesci fritti, bacon et similia rischiano di complicare l’operazione caffè e cornetto, ma è il caso che ve ne facciate una ragione, perché da oggi, grasso, meglio se acido, è bello.

Roba da tabloid affogati di pop-up pubblicitari? L’ultima delle fake news? Pare di, no, la questione è seria, perché arriva da Nature Communications:

Complex three-dimensional self-assembly in proxies for atmospheric aerosols

Mi tocca disilludervi. Il beneficio non è per le coronarie ma per il clima. I fumi che si sprigionano dalla frittura, in cui la fanno da padrone i grassi acidi, pare siano ottimi per la nucleazione, cioè per la formazione delle nubi. Le nubi schermano il sole, ergo, il junk food combatte il global warming. Ai frequentatori di slow food verrà un colpo, o, per dirla con Maurizio Stefanini, che ne ha parlato su Il Foglio, anche una buona parte del fumo di Londra sarebbe in realtà virtuoso.

Certo, per quanto le trovate delle nobili menti che vagheggiano di geoingegneria siano spesso molto fantasiose, è abbastanza impropabile che a qualcuno venga in mente di metter su delle gigantesche friggitrici anti AGW, se del caso ci sarebbe il valore aggiunto delle abbuffate di fish and chips, per esempio…

Comunque, battute a parte, una volta di più salta fuori che il tema degli aerosol è centrale nelle dinamiche del clima, ben venga quindi l’approfondimento sulla frittura 😉

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...Facebooktwitterlinkedinmail
Published inAmbienteAttualità

6 Comments

  1. Botteri

    Da un po’ di tempo penso che le cose non siano o bianche o nere, ma che ogni cosa porti con sé aspetti contrastanti, magari nel corso di tempi diversi.
    Avendo a lungo battagliato contro coloro che credono nelle scie chimiche, mi è capitato di occuparmi di questo aspetto.
    E mi sono reso conto che un cielo pulito alla perfezione sarebbe un cielo senza nuvole, per mancanza di nuclei di condensazione, e su questo non ci piove ( 😀 in ogni senso), e quindi foriero di siccità.
    Già, le cose non sono mai semplici, e quando hai individuato una causa, salta fuori dopo un po’ che non ha solo lati negativi.
    I fautori del tutto facile, e di teorie del genere LNT si rassegnino, il mondo è più complesso di come sembra a loro.
    Secondo me.

  2. robertok06

    Dai!… che se hanno fortuna i warmisti si beccano una bella mega-eruzione del vulcano Agung, quello di Bali, e la terra di raffredda un bel po’.

    • Alessandro(Foiano)

      Aria pulitissima e salutare quella di un vulcano, meglio delle emissioni umane.
      Davvero a volte faccio fatica a pensare che esistano così tante persone che credono ancora a tutto ciò che scrivono giornali e a tutto ciò che narrano radio e TV.
      Al punto che credo di scrivere in un blog di marziani..

  3. Massimo Lupicino

    Per lo stesso principio qualcuno potrebbe consigliare il ritorno all’olio combustibile per il riscaldamento urbano: piu’ nuclei di condensazione grazie agli ossidi di zolfo e piu’ nebbia in Valpadana, Piu’ inversione termica e piu’ probabilita’ di nevicate per addolcimento,

  4. Luca Maggiolini

    La solita aria fritta, direi.
    Comunque tra un po’ salterà fuori che il PC si blocca perchè l’AGW aumenta la temperatura nel case e la ventola lavora male…..

    • Fabrizio Giudici

      La solita aria fritta, direi.

      E alla fine ci sono arrivati, letteralmente.

Rispondi a Botteri Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »