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E’ nato prima El Niño o l’AGW?

Le manifestazioni di impazzimento del clima non si contano più. Ora, parola di paper, la temperatura media globale salta. Testuale da Eurekalert:

Record jump in 2014-2016 global temperatures largest since 1900

Allora, dopo i lunghi e noiosissimi anni di inizio secolo, in cui la temperatura globale, derivata prima delle malefatte umane su questo pianeta, aveva smesso quasi del tutto di crescere, il potente El Niño del 2015 e di parte del 2016 ha regalato nuova verve al disastro climatico, facendo registrare un rinnovato aumento della temperatura media globale.

Ora, le oscillazioni dell’ENSO (El Niño in su, La Niña in giù, neutrale), sono un pattern climatico dell’Oceano Pacifico equatoriale e rappresentano di gran lunga la più potente manifestazione di scambio di calore tra oceano e atmosfera. Per cui non c’è da stupirsi se in occasione di oscillazioni importanti, la quantità di calore scambiato sia altrettanto importante, perché si tratta anche di uno degli innumerevoli meccanismi di autoregolazione che il sistema possiede.

Ma, purtroppo ancora oggi, non sappiamo quale sia il driver di queste oscillazioni. Non sappiamo né quando arriveranno né perché, non sappiamo se saranno forti o meno. In termini di capacità previsionale, per esempio, non si riesce ad andare oltre i pochi mesi e gli eventi devono essere già in corso, altrimenti è davvero difficile che se ne possa prevedere l’occorrenza.

Però a quanto pare, sappiamo che l’ultima di queste oscillazioni, appunto il forte El Niño del 2015, non ha riversato in atmosfera del normale calore accumulato negli anni di prevalenza di La Niña che lo hanno preceduto secondo cicli noti e naturali, tutt’altro, quel che è tornato fuori è, senza dubbio, il calore prodotto dall’azione dei gas serra emessi dalle attività antropiche negli anni di pausa del global warming.

Una notizia non da poco. Quindi beati noi, perché ora possiamo finalmente fare un bel falò delle decine di spiegazioni diverse da questa che la pausa del global warming ha ricevuto nel corso degli ultimi anni e che nessuno ha mai confutato e/o validato, né più né meno come questa.

Pare che questa convinzione derivi dal fatto che, statisticamente, la quantità di calore rilasciata da questo ultimo El Niño non abbia avuto precedenti sin dal 1900. Come si osservavano le cose, El Niño compreso, tra allora ed oggi è un problema che evidentemente nessuno si pone. Né ci si domanda, in tempi in cui si discute di sensibilità climatica al ribasso, ossia di quanto effettivamente valga e pesi il fattore antropico, come si possa distinguere tra quanto calore avrebbe dovuto essere rilasciato in condizioni “normali” e quanto ne sia stato rimesso in gioco forzando il sistema.

Comunque, giudicate voi, perché il paper è disponibile: Big Jump of Record Warm Global Mean Surface Temperature in 2014-2016 Related to Unusually Large Oceanic Heat Releases

Ah, dimenticavo, sempre parola di paper, possiamo star tranquilli, perché di questi salti ce ne saranno sempre di più e saranno sempre più alti, ça va sans dire.

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Published inAttualitàClimatologia

5 Comments

  1. Simone

    Leggendo questo articolo si potrebbe dire che El Nino prima del 2015 non ci siamo mai stato nei decenni passati: dato che l’aumento termico in atto è dovuto a quello, ne deduco che El Nino sia una cosa avuta per la prima volta nel 2015. 🙂

  2. Luca Rocca

    I maya controllavano el Nino con sacrifici umani: proporrei di ì ritornare ai vecchi metodi di una volta

    • Guido Botteri

      Luca, non dirlo, faresti felici i devoti dell’estinzione umana, o almeno quelli che vorrebbero ridurci a 500 milioni di persone. Cifra nella quale non sarei certamente compreso io, né tanti dei sostenitori di questo delirio, al cui confronto Hitler sarebbe solo un dilettante.
      Già, chi decide chi debba vivere e chi no?
      I Maya avevano le idee chiare su chi sacrificare, gli altri.
      L’importante quindi è non essere tra gli “altri”.
      🙂

    • Luca Rocca

      Ma dai, che attinenza potrebbe esserci fra una casta sacerdotale che sviluppa modelli matematici per calcolare le stagioni e prevedere il clima fino al 2012 ed una elite di scienziati che sviluppa modelli matematici per prevedere il clima fino al 2100? I secondi usano supercomputer

    • Massimo Lupicino

      Usano la supercazzola, piu’ che altro…

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