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Freddo, game over? Anche no!

Bene, le bocce si stanno fermando, la ripresa del flusso atlantico sta rimpiazzando progressivamente l’aria gelida siberiana che ha invaso l’Europa secondo la classica evoluzione del Sudden Warming Stratosferico dei primi di febbraio. Quindi si può considerare chiuso il primo episodio di antizonalità connesso con la massiccia redistribuzione della massa innescata dallo split del Vortice Polare Stratosferico.

Le nevicate di “alleggerimento” che hanno bloccato mezza Europa e i diffusi episodi di pioggia congelantesi in Pianura Padana spiegano, semmai ce ne fosse bisogno, perché qualche settimana fa, quando sembrava che l’Italia sarebbe stata appena sfiorata dagli effetti dell’SSW, si diceva che sarebbe stato meglio così. Ma, è molto probabile che non sia finita qui.

Prima di vedere brevemente perché, tanto per capire quanti anni luce siano lontani dall’essere di una qualche utilità i modelli climatici  stagionali, vorrei mostrarvi le anomalie di temperatura previste dall’NCEP all’inizio di gennaio per i mesi di febbraio e marzo sull’Eurasia. Secondo quelle previsioni, tutti e due i continenti avrebbero dovuto vedere due mesi di caldo davvero anomalo. Un simile output è giustificabile soltanto con un tipo di circolazione ad elevatissimo indice zonale, cioè con un flusso costante e sostenuto di aria mite atlantica attraverso l’Europa e la Russia, tanto continuo da impedire la formazione dell’anticiclone russo, dove si accumula l’aria fredda durante la stagione invernale. Eccole.

C’è poco da fare, lo stato dell’arte della modellistica climatica è, ai fini della previsione stagionale, assolutamente inutile.

Le cose sono andate molto diversamente e, dicevamo, potrebbe non essere finita qui, perchè nell’ultima decade di marzo ci sarà probabilmente un’altra irruzione di aria fredda verso le medie latitudini europee, con una matrice iniziale più marittima, quindi meno fredda e più umida, poi più continentale. Con i dovuti distinguo stagionali, sole che avanza tra tutti, vedremo un altro po’ di inverno a primavera appena iniziata.

Questo perché nei prossimi giorni il Vortice Polare Stratosferico migrerà verso l’area asiatica innescando la zonalità che ci accompagnerà per un paio di settimane, ma anche favorendo l’allentamento della vorticità sul lato americano, quindi gettando le basi per una successiva attività d’onda in Atlantico, da cui poi scaturirà il flusso meridiano per l’ultima parte del mese.

Ergo, ora ci prendiamo qualche giorno, poi si torna a puntare il binocolo sulle code dei modelli deterministici.

Enjoy

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Published inAttualità

4 Comments

  1. ale.meteo

    Qualche centro aveva previsto colpi di coda invernali importanti.. (uno di questi accuweather, omettendo comunque qualche “dettaglio” importante) Per il resto, oltre che ripetere e ripetere.. che un vortice polare fortemente disturbato dall’azione di tre onde planetarie. Prima o poi avrebbe prodotto ondate di freddo.. di più purtroppo non si è potuto fare..
    Ora il VPS si è piazzato circa sul Mare di Barents. Condizionamento TST avvenuto sui settori Euroasiatici.
    Al momento, nell’Italia settentrionale ed in parte centrale, termiche in quota largamente inferiori a quelle previste dalle corse dei modelli fisico-matematici.
    Siamo attorno ad una 0 alla quota 850 in Val Padana. La massa d’aria, non si è ancora stabilizzata, rimanendo piuttosto fredda. Relativamente contando settori nord-occidentali della nostra penisola. Sulle isole e nell’estremo Sud invece un’altro pianeta, direi comunque quasi, perché abbastanza ridimensionato.

    Ora non si sprecano emblematiche +20 in quota.. verso le isole italiane. Vediamo

    Chiedo se a questo punto dobbiamo aspettarci qualcosa di strano e veramente freddo. Tra l’ultima decade di Marzo e la prima di Aprile. Visto che tra Scandinavia e Russia europea, c’èi un’alta pressione polare stabile. E potrebbe eventualmente muovere verso il Mediterraneo centrale. Oltretutto la vorticità sul piano stratosferico continua a seguire l’evento TST, quindi a condizionare l’Eurasia come avvenuto in passato per il Nord America.

    Saluti.

  2. robertok06

    “C’è poco da fare, lo stato dell’arte della modellistica climatica è, ai fini della previsione stagionale, assolutamente inutile.”

    Al tempo!… scommetto qualsiasi cifra che fra un paio di settimane compariranno sulle pubblicazioni pal-reviewed i primi “breakthrough studies” che “dimostreranno” come in realta’ i modellini farlocchi possano simulare anche il vortex poare e le distribuzioni “unprecedented” delle temperature nell’artico.
    Quando si hanno migliaia e migliaia di parametri liberi, spesso non sono neanche osservabili fisiche, da cambiare a piacere nei codici di calcolo, si puo’ simulare qualsiasi tipo di dati e fenomeno meteorologico.
    Ma solo a posteriori, e quando lo stesso modello, con gli stessi valori delle variabili lo si applica al futuro sbaglia alla grande, come si puo’ verificare su decine e decine di studi scientifici… che “stranamente” non vengono pubblicizzati e discussi dalla stampa “ambientalista” de noantri.
    Insomma… nulla di nuovo sotto al sole…
    Buona domenica a tutti.

    • ale.meteo

      Ora si può dire che c’è una +10 in quota 850 hPa! Sulla Sicilia, qualcosa in più sulla costa meridionale.
      Profondamente diversa la reatà, rispetto le corse iniziali di alcuni modelli fisico-matematici.
      Cose non di poco conto.. la sciroccata a dissolvere il nevone padano, rapidamente erosiva non c’è stata. Tanto meno, la sciroccata che avrebbe dovuto precedere l’entrata del Burian c’è stata. Invece al Nord Italia a precedere, c’è stata una situazione catabatica probabilmente.. Dalla mia stazione di riferimento la giornata di Sabato 17/02/2018 venti girati N/NO..
      Quindi qualcosa non funziona..

      Saluti

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