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Un Mese di Meteo – Marzo 2018

IL MESE DI MARZO 2018[1]

Mese caratterizzato da prevalenti condizioni di tempo perturbato con precipitazioni abbondati e temperature che hanno presentato una sensibile anomalia negativa nei valori massimi al centro-nord.

La topografia media mensile del livello di pressione di 850 hPa per l’area euro-atlantica (figura 1a) mostra come principale centro d’azione un minimo depressionario a ovest dell’Islanda. Tale struttura ha determinato sull’area italiana un regime di correnti atlantiche a curvatura ciclonica, sintomo del predominio di condizioni di tempo perturbato. Il sensibile livello di anomalia dell’area depressionaria atlantica è documentato dalla carta delle isoanomale (figura 1b) che indica il sussistere di un robusto nucleo di anomalia negativa da  – 12 m centrato sul Golfo di Biscaglia.

Figura 1a – 850 hPa – Topografia media mensile del livello di pressione di 850 hPa (in media 1.5 km di quota). Le frecce inserire danno un’idea orientativa della direzione e del verso del flusso, di cui considerano la sola componente geostrofica. Le eventuali linee rosse sono gli assi di saccature e di promontori anticiclonici.
Figura 1b – 850 hPa – carta delle isoanomale del livello di pressione di 850 hPa.

Nel corso del mese di marzo abbiamo assistito al passaggio sulla nostra area di un totale di 7 perturbazioni come si nota dalla tabella 1, da cui si evidenzia altresì la rilevanza del pattern circolatorio affermatosi dall’1 all’8 marzo e che ha dato luogo a precipitazioni  che nei giorni 1, 2 e 3 marzo hanno assunto carattere nevoso sulle pianure del settentrione.

Tabella 1 – Sintesi delle strutture circolatorie del mese a 850 hPa (il termine perturbazione sta ad indicare saccature atlantiche o depressioni mediterranee (minimi di cut-off) o ancora fasi in cui la nostra area è interessata da regimi che determinano  variabilità perturbata (es. flusso ondulato occidentale).
Giorni del mese Fenomeno
1-8 marzo Una depressione inizialmente centrata sulla penisola iberica e in successivo graduale moto verso le Isole britanniche influenza la nostra area determinando condizioni di tempo perturbato con pioggia e neve anche a bassa quota sul settentrione (perturbazione n. 1).
9 marzo Campo di pressioni livellate con temporanea stabilizzazione.
10-12 marzo Transito di una saccatura con tempo perturbato  (perturbazione n. 2)
13-14 marzo Campo di pressioni livellate con temporanea stabilizzazione.
15marzo Saccatura da nordovest associata un minimo depressionario a ovest dell’Irlanda determina tempo perturbato (perturbazione n. 3)
16 marzo Flusso ondulato occidentale con condizioni di variabilità
17-19 marzo Una cintura depressionaria estesa dal Golfo di Biscaglia al Mar Nero  determina condizioni di tempo perturbato (perturbazione n. 4).
20-23 marzo Promontorio subtropicale in espansione dal Vicino Atlantico verso le isole britanniche produce l’afflusso di aria fredda sul Golfo di Genova ove si scava una depressione che nel successivo moto verso sudest si esaurisce sullo Ionio il giorno 23 (perturbazione n. 5).
24 marzo Campo di pressioni livellate con temporanea stabilizzazione.
25-26 marzo Una depressione mediterranea inizialmente centrata sulla Sardegna e in successivo moto verso est influenza le regioni centro-meridionali (perturbazione n. 6).
27-28 marzo Debole regime di correnti da nordovest con condizioni di variabilità
29-31 marzo A un iniziale regime di correnti occidentali segue il transito di una saccatura (perturbazione n. 7).

Andamento termo-pluviometrico

Le temperature massime mensili (figure 2 e 3) sono risultate in anomalia negativa sul centro-Nord mentre più vicine alla norma sono apparse le minime mensili, salvo locali anomalie negative al Nord e positive al Sud. La tabella 2 mostra che le anomalie negative temperature massime al Nord si sono verificate in tutte e tre le decadi, con anomalia più spiccata nella prima decade (-4°C rispetto alla norma). La terza decade è l’unica ad aver presentato anomalie negative su tutta l’area mentre in lieve anomalia positiva è risultato il sud nelle prime due decadi del mese.

Figura 2 – TX_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle massime del mese
Figura 3 – TN_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle minime del mese

 

Tabella 2 – Analisi decadale e mensile di sintesi per macroaree – Temperature e precipitazioni al Nord, Centro e Sud Italia con valori medi e anomalie (*).

A livello mensile le precipitazioni (figure 4 e 5) sono risultate al di sopra della norma su gran parte dell’area salvo anomalie negative a livello locale registrate in Abruzzo, Molise, Campania, Sicilia Occidentale e Sardegna Nordorientale.

Figura 4 – RR_mese – Carta delle precipitazioni totali del mese (mm)
Figura 5 – RR_anom – Carta dell’anomalia (scostamento percentuale rispetto alla norma) delle precipitazioni totali del mese (es: 100% indica che le precipitazioni sono il doppio rispetto alla norma).

Le precipitazioni decadali (tabella 2) hanno presentato anomalie positive al centro e al nord nelle prime due decadi e al sud nella terza. Si noti in particolare la spiccata anomalia positiva registrata al centro-nord nella seconda decade del mese.

Si segnala infine che la carta di anomalia termica globale prodotta dall’Università dell’Alabama – Huntsville http://nsstc.uah.edu/climate/ e che ci consente di valutare la rilevanza sinottica delle anomalie termiche registrate in Italia non è stata commentata in quanto non disponibile al momento in cui questo bolelttino è stato redatto. I lettori interessati sono pregati di controllare la sua presenza al sito http://nsstc.uah.edu/climate/.

[1]              Questo commento è stato condotto con riferimento alla  normale climatica 1988-2015 ottenuta analizzando i dati del dataset internazionale NOAA-GSOD  (http://www1.ncdc.noaa.gov/pub/data/gsod/). Da tale banca dati sono stati attinti anche i dati del periodo in esame. L’analisi circolatoria è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto tale livello è molto efficace nell’esprimere l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica. L’attività temporalesca sull’areale euro-mediterraneo è seguita con il sistema di Blitzortung.org (http://it.blitzortung.org/live_lightning_maps.php).

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Published inAttualitàClimatologiaCommenti mensiliMeteorologia

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