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Un Mese di meteo – Giugno 2018

IL MESE DI GIUGNO 2018[1]

Mese improntato alla variabilità primaverile con spiccata anomalia pluviometrica positiva sul meridione d’Italia accompagnata da una lieve anomalia termica negativa.

La topografia media mensile del livello di pressione di 850 hPa (figura 1a) ci mostra un promontorio anticiclonico di blocco espanso dall’Atlantico subtropicale (il cuore di tale struttura è indicato dalla lettera A in basso a sinistra) verso le isole britanniche ove si isola un massimo secondario, anch’esso indicato con la lettera A. Sul fianco orientale di tale promontorio si genera un regime di correnti settentrionali che sull’Italia assumono curvatura ciclonica. Tali correnti appaiono collegate alla depressione anatolica (lettera B).

Il lungo persistere sulle isole britanniche di tale anticiclone di blocco, che peraltro si è a tratti espanso longitudinalmente verso la Scandinavia, costituisce a tutti gli effetti la più sensibile anomalia circolatoria del mese di giugno a scala euro-atlantica e di essa rimane traccia:

  • nel nucleo di anomalia termica positiva presente nella carta delle anomalie termiche globali dele bassa troposfera prodotta dall’Università dell’Alabama – Huntsville http://nsstc.uah.edu/climate/.(figura 6)
  • nella carta delle isoanomale (figura 1b) ove si evidenzia un nucleo di anomalia positiva da  +4 m  su Gran Bretagna-Irlanda ove il giugno è risultato anomalmente siccitoso. Da tale carta emerge inoltre un’anomalia negativa di -2,5 m sulla Grecia.
Figure 1a 850 hPa – Topografie medie mensili del livello di pressione di 850 hPa (in media 1.5 km di quota) per il mese. Le frecce inserite danno un’idea orientativa della direzione e del verso del flusso, di cui considerano la sola componente geostrofica. Le eventuali linee rosse sono gli assi di saccature e di promontori anticiclonici.
Figura 1b 850 hPa – carte delle isoanomale del livello di pressione di 850 hPa per il mese.

Venendo all’analisi circolatoria sull’Italia (tabella 1) il mese di giugno si è caratterizzato per variabilità primaverile effetto di perturbazioni che nelle prime due decadi hanno raggiunto la nostra area da ovest (vicino Atlantico) mentre nella terza decade ha predominato l’influsso dai una saccatura da Nord-Nordest legata ad una depressione con centro sul Baltico e che è stata responsabile di imponenti trasferimenti latitudinali di masse d’aria. In tale contesto generale improntato alla variabilità spiccano 5 perturbazioni principali transitate rispettivamente nei giorni 4-5, 7-9, 11-16, 22-25 e 26-29 giugno.

Tabella 1 – Sintesi delle strutture circolatorie del mese a 850 hPa. Il termine perturbazione sta ad indicare saccature atlantiche o depressioni mediterranee (minimi di cut-off) o ancora fasi in cui la nostra area è interessata da regimi che determinano  variabilità perturbata (es. flusso ondulato occidentale).
Periodo Fenomeno
1-3 giugno Sull’Italia campo di pressioni livellate con tempo stabile
4-5 giugno Transita una saccatura atlantica con tempo instabile (perturbazione n. 1). Da essa si isola un minimo di cutoff sull’Alto Tirreno che si dissolve con rapidità.
6 giugno Sull’Italia promontorio mobile da sud con temporanea stabilizzazione.
7-9 giugno L’Italia è interessata da una saccatura atlantica da Nordovest da cui si isola un minimo di cutoff sull’Alto Tirreno che nella sua traiettoria verso i Balcani influenza l’Italia (perturbazione n. 2)
10 giugno Sull’Italia promontorio anticiclonico mobile da sud con temporanea stabilizzazione.
11-16 giugno Una saccatura atlantica con asse da Nord – Nordest interessa l’Italia con tempo instabile (perturbazione n. 3). Dal giorno 14 un promontorio anticiclonico da ovest si espande verso l’arco alpino stabilizzando le condizioni meteorologiche al settentrione mentre al centro-sud persistono condizioni di tempo instabile legate alla perturbazione n. 3.
17-21 giugno Un promontorio dell’anticiclone atlantico in espansione verso est  interessa la nostra area dando luogo a condizioni di tempo stabile
22-25 giugno L’arretramento del promontorio anticiclonico espone la nostra area agli effetti di una saccatura da Nord-Nordest associata a un minimo depressionario sul Baltico e che trasporta verso la nosrta area masse d’aria artica da Nord – Nordest (perturbazione n. 4).
26-29 giugno Dalla saccatura baltica si isola una depressione mediterranea con centro su Grecia e Balcani che influenza la nostra area dal 26 giugno (perturbazione n. 5).
30 giugno La depressione mediterranea viene riagganciata da una saccatura da Nordest e si sposta sul Mediterraneo orientale. Sull’Italia si afferma un promontorio anticiclonico da sud.

Andamento termo-pluviometrico

Le temperature medie mensili sono risultate per lo più nella norma nei minimi salvo lievi anomalie positive al Centro-Nord (figura 2). I massimi dal canto loro sono risultati nella norma o in lieve anomalia positiva al centro nord e nella norma o in lieve anomalia negativa al sud (figura 3).

Figura 2 – TX_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle massime del mese
Figura 3 – TN_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle minime del mese

La tabella 2 mostra che le anomalie positive si sono concentrate nelle prime due decadi mentre l’anomalia negativa si è concentrata nella terza decade.

Tabella 2 – Analisi decadale e mensile di sintesi per macroaree – Temperature e precipitazioni al Nord, Centro e Sud Italia con valori medi e anomalie (*).

A livello mensile le precipitazioni (figura 4) sono risultate superiori alla norma al Sud, sulla Sardegna e in limitate aree del cento-nord (ponente ligure, Toscana meridionale, Marche, Abruzzo, Romagna e Lazio centro-meridionale). Si notino in particole le rilevanti anomalie pluviometriche positive su Sicilia, cagliaritano, Salento e Calabria meridionale. Le anomalie percentuali positive cartografate in figura 4 sono rese più evidenti dal fatto che il mese di giugno nel meridione è di norma assai povero di precipitazioni per cui ad esempio i quantitativi per lo più compresi fra 25 e 75 mm registrati dalle stazioni siciliane si sono tradotti in anomalie rilevantissime. Nella figura 4 si notano infine i due nuclei di anomalia percentuale negativa presenti su pianura e Prealpi piemontesi, Lombardia Occidentale e Toscana Settentrionale.

Figura 5 – RR_anom – Carta dell’anomalia (scostamento percentuale rispetto alla norma) delle precipitazioni totali del mese (es: 100% indica che le precipitazioni sono il doppio rispetto alla norma).
Figura 4 – RR_mese – Carta delle precipitazioni totali del mese (mm)

Per quanto attiene alle precipitazioni decadali (tabella 2) si nota che le anomalie percentuali positive al centro-sud si sono concentrate nella seconda e terza decade del mese.

Infine la carta di anomalia termica globale della bassa troposfera prodotta dall’Università dell’Alabama – Huntsville http://nsstc.uah.edu/climate/ e che consente di valutare la rilevanza sinottica delle anomalie termiche registrate in Italia mostra che la lieve anomalia termica negativa sul meridione si associa a una più vasta cintura di lievi anomalie negative che interessa il sud del Mediterraneo e le coste atlantiche del Marocco. Inoltre, come dianzi evidenziato, la lieve anomalia positiva al centro-nord Italia si accompagna a un vasto e ben strutturato nucleo di anomalie positive con centro su Isole Britanniche e mare del Nord e che spinge un proprio promontorio verso l’Europa centrale e di qui verso mar Nero e mar Caspio.

Figura 6 – UAH Global anomaly – Carta globale dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media mensile della bassa troposfera. Dati da sensore MSU UAH [fonte Earth System Science Center dell’Università dell’Alabama in Huntsville – prof. John Christy (http://nsstc.uah.edu/climate/)

[1]              Questo commento è stato condotto con riferimento alla  normale climatica 1988-2017 ottenuta analizzando i dati del dataset internazionale NOAA-GSOD  (http://www1.ncdc.noaa.gov/pub/data/gsod/). Da tale banca dati sono stati attinti anche i dati del periodo in esame. L’analisi circolatoria è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto tale livello è molto efficace nell’esprimere l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica. L’attività temporalesca sull’areale euro-mediterraneo è seguita con il sistema di Blitzortung.org (http://it.blitzortung.org/live_lightning_maps.php).

(*) LEGENDA Tabella 2:

Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore del 2013 ed il valore medio del periodo 1988-2015.

Le medie e le anomalie sono riferite alle 202 stazioni della rete sinottica internazionale (GTS) e provenienti dai dataset NOAA-GSOD. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche positive sono evidenziate in giallo(anomalie deboli, inferiori a 2°C), arancio (anomalie moderate, fra 2 e 4°C) o rosso (anomalie forti,di  oltre 4°C), analogamente per le anomalie negative deboli (minori di 2°C), moderata (fra 2 e 4°C) e forti (oltre 4°C) si adottano rispettivamente  l’azzurro, il blu e il violetto). Le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate in  azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% e  giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% .

 

 

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Published inAttualitàClimatologiaCommenti mensiliMeteorologia

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