IL MESE DI LUGLIO 2018[1]
Mese tutt’altro che monotono per la scarsa presenza di anticicloni e la persistente variabilità, accompagnata da attività temporalesca locale o sparsa.
La topografia media mensile del livello di pressione di 850 hPa (figura 1a) mostra l’Italia interessata da un debole regime di correnti settentrionali a lieve curvatura ciclonica, associate a una depressione centrata sull’Ucraina. Si noti anche l’anticiclone delle Azzorre che è visibile in basso a destra nella carta in esame e dunque in posizione anomala per la piena stagione estiva. Al suo posto notiamo solo un debole promontorio anticiclonico da Sudovest posizionato sulla Francia.
La diagnosi circolatoria testé enunciata è confermata dalla carta delle isoanomale (figura 1b) che evidenzia la depressione ucraina come principale centro di azione presente sulla nostra area con un nucleo di anomalia negativa di -3 m che protende una propaggine verso ovest a interessare la penisola Iberica e l’Italia, ove l’anomalia prevalente è di -1 m. La carta delle isoanomale evidenzia anche la presenza di un robusto nucleo di anomalia positiva (+ 12 m) centrato sul mar Bianco e che appare associato all’anomalia termica positiva evidenziata nella carta delle anomalie termiche globali della bassa troposfera prodotta dall’Università dell’Alabama – Huntsville http://nsstc.uah.edu/climate/.(figura 6).
Venendo all’analisi circolatoria giornaliera sull’Italia, la nostra area è stata interessata dal transito di 7 perturbazioni principali, in genere costituite da strutture di mesoscala di dimensioni relativamente ridotte (nulla a che vedere con le grandi saccature sinottiche) e per lo più accompagnate da attività temporalesca a carattere locale o sparso.
Andamento termo-pluviometrico
Le temperature medie mensili sono risultate per lo più nella norma sia nei massimi (figura 2) sia nei minimi (figura 3) salvo deboli anomalie positive al Centro-Nord e sulla Sardegna nei massimi e su tutta l’area nei minimi. L’assenza di anomalie termiche di rilevo sull’areale italiano è confermata dalla carta di anomalia termica globale della bassa troposfera prodotta dall’Università dell’Alabama – Huntsville http://nsstc.uah.edu/climate/.
La tabella 2 mostra invece le decadi in cui sono ricadute le deboli anomalie termiche positive dei massimi e dei minimi.
A livello mensile le precipitazioni (figura 4) sono risultate più abbondanti sul settentrione con massimi registrati su Val d’Aosta, Piemonte, Trentino e Veneto settentrionale. Del tutto assenti le piogge sulla Sicilia e su gran parte della Sardegna. La carta delle anomalie pluviometriche riportata in figura 5 mostra un’anomalia positiva sulla maggior pare del Settentrione, sul Lazio centrale, su Calabria meridionale, Molise, Gargano e provincia di Alghero. Per quanto attiene alle precipitazioni decadali (tabella 2) si nota che l’anomalia pluviometrica percentuale positiva ha interessato il Settentrione nella prima e terza decade e il Centro nella seconda.
[1] Questo commento è stato condotto con riferimento alla normale climatica 1988-2017 ottenuta analizzando i dati del dataset internazionale NOAA-GSOD (http://www1.ncdc.noaa.gov/pub/data/gsod/). Da tale banca dati sono stati attinti anche i dati del periodo in esame. L’analisi circolatoria è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto tale livello è molto efficace nell’esprimere l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica. L’attività temporalesca sull’areale euro-mediterraneo è seguita con il sistema di Blitzortung.org (http://it.blitzortung.org/live_lightning_maps.php).
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