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Le Previsioni di CM – 10/16 Dicembre 2018

Queste previsioni sono a cura di Flavio

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Situazione sinottica

Un ponte anticiclonico mette in comunicazione la cellula atlantica con massimi al suolo sul Golfo di Biscaglia con la cellula termica groenlandese, passando attraverso le isole britanniche e il Mare del Nord. Sul bordo orientale della struttura viene convogliata aria polare marittima, non particolarmente fredda quindi, ma umida e instabile: nevica diffusamente sui versanti alpini esteri sotto stau, nevicate estese sono segnalate a quote pianeggianti sulla Germania meridionale e sull’Austria occidentale.

Più ad est staziona la cellula russa, dinamica e quindi non ancora in grado di esprimere valori particolarmente bassi nel campo termico al suolo. In Atlantico un profondo vortice si approfondisce a sud della Groenlandia. Sull’Italia, la direttrice delle correnti prevalenti mette le regioni settentrionali e quelle tirreniche a riparo da nuvolosità e fenomenologia, con le regioni adriatiche e meridionali peninsulari più esposte all’avvezione di aria fresca e instabile (Fig.1).

Nel corso della settimana, l’avanzata delle correnti atlantiche favorirà il tilting del ponte anticiclonico con formazione di una cellula scandinava a componente mista, dinamica e termica. Aria piuttosto fredda continentale verrà quindi dirottata dalla Russia europea in direzione dell’Europa centrale, mentre un flusso atlantico basso si insinuerà nel Mediterraneo regalando nevicate significative sull’Appennino centrale e meridionale in modo piuttosto precoce rispetto alla media degli ultimi anni, ma sicuramente benvenuto per gli operatori del turismo invernale.

Sul lungo termine la situazione resta piuttosto difficile da decifrare, anche se si intravedono segnali interessanti che potrebbero preludere a importanti retrogressioni fredde continentali sull’Europa, come del resto segnalato da Carlo Colarieti Tosti nel suo primo outlook per la stagione invernale appena cominciata.

PS: Avviso ai 30,000 di Katowice: nonostante le febbrili aspettative, sono previsti freddo e neve da quelle parti. Per essere precisi: neve prima e freddo poi, come da manuale… Tocca quindi lasciare i bermuda nei cassetti e vestirsi pesante. Il carbone largamente estratto e bruciato nelle centrali elettriche della zona tornerà molto utile per scaldarsi. Ma chi volesse restare fedele ai nobilissimi principi salvamondisti, può sempre decidere di spegnere i riscaldamenti e assaporare il piacere del battere i denti dal freddo, visto che questo sarà presto solo “un ricordo del passato” (lo dicono gli infallibili modelli dell’IPCC, da qualche decina d’anni). Ahhh, i bei tempi in cui si poteva morire dal freddo in santa pace!

Linea di tendenza per l’Italia

Lunedì Favonio sul Nord Italia con nubi e fenomeni sui versanti esteri delle Alpi e gran sereno in Valpadana con associate temperature mitissime. Dalla serata sconfinamenti nevosi probabili sull’Alto Adige e Carnia settentrionale. Gran sereno sulle centrali tirreniche, nuvoloso sulle Marche con qualche precipitazione sulla costa, nubi e fenomeni sull’Abruzzo con nevicate a quote superiori a 800-1000 metri. Nuvolosità irregolare sulle regioni meridionali con precipitazioni sparse, nevose a quote superiori a 800-1000 metri. Schiarite più ampie sulla Sicilia.

Temperature in diminuzione sulle regioni peninsulari, sensibile lungo i versanti adriatici. Ventilazione vivace dai quadranti settentrionali.

Martedì nuvolosità e fenomeni in lento trasferimento lungo il versante adriatico dall’Abruzzo in direzione della Puglia con miglioramento generale delle condizioni atmosferiche in serata. Generali condizioni di cielo sereno altrove. Aumenta la nuvolosità dal pomeriggio sul Tirreno per stratificazioni nei bassi strati per scorrimento di aria umida dai quadranti sud-occidentali.

Temperature in sensibile calo al Nord per cessazione del favonio. Temperature in ulteriore diminuzione sul resto delle regioni peninsulari. Venti tesi di maestrale sui Canali di Sardegna e Sicilia e su bacini sud-orientali; deboli altrove.

Mercoledì transito piuttosto veloce di nubi medio-alte al Nord in assenza di precipitazioni. Nuvolosità in rapido aumento sulle regioni centrali peninsulari con precipitazioni sparse, nevose sull’Appennino a quote superiori agli 800-1000 metri. Nuvolosutà in rapido aumento anche al Sud con precipitazioni sparse sulle regioni peninsulari, nevose al di sopra dei 1300 metri.

Temperature in leggero aumento sulle isole maggiori. Ventilazione occidentale, generalmente debole.

Giovedì nuvolosità in aumento al Nord, ma con precipitazioni limitate alla Valpadana centro-orientale, comunque deboli e isolate. Nuvolosità in nuovo rapido aumento sulle regioni centrali a partire da ovest con precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, e nevose al di sopra dei 1300-1500 metri. Al Sud, schiarite sulle regioni sud-orientali dopo gli ultimi rovesci della mattinata; peggiora sensibilmente sulla Campania in serata con piogge, temporali e nevicate al di sopra dei 1500 metri. Schiarite anche ampie sulla Sicilia.

Temperature in aumento al Centro-Sud, venti di libeccio piuttosto vivaci sui bacini occidentali.

Venerdì migliora rapidamente al Nord, in estensione alla Toscana dopo i rovesci della mattina. Maltempo sulle restanti regioni centrali peninsulari con piogge, rovesci, temporali e nevicate sull’Appennino al di sopra dei 1000 metri in trasferimento verso le regioni meridionali tirreniche e la Sicilia settentrionale, dove le nevicate si verificheranno a quote superiori ai 1200-1400 metri. Estreme regioni sud-orientali ancora in attesa.

Temperature in diminuzione, sensibile sulle isole maggiori. Venti di maestrale, forti sul Tirreno centro-meridionale.

Sabato ultimi fenomeni al Sud, in graduale miglioramento, e ampie schiarite altrove. Domenica generali condizioni di stabilità ovunque, con temperature in aumento e venti deboli. Tornano le nebbie nelle valli e zone pianeggianti.

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Published inAttualità

2 Comments

  1. donato b.

    “PS: Avviso ai 30,000 di Katowice: nonostante le febbrili aspettative, sono previsti freddo e neve da quelle parti. Per essere precisi: neve prima e freddo poi, come da manuale… ”
    .
    Sarà una pessima settimana per i delegati della COP24: alle cattive condizioni meteo si assoceranno tempeste diplomatiche di cui oggi non si riesce a comprendere ancora la portata! 🙂
    Ciao, Donato.

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