Salta al contenuto

Coincidenze

C’è una cantante svedese, artista molto nota in patria.

L’artista scrive un libro sulla sua vita, coautori il marito e la figlia. Un libro molto personale, in cui la cantante affronta argomenti difficili, terribili per un genitore. Come la malattia della figlia appena adolescente e con alle spalle problemi importanti di salute tra cui depressione e una forma di autismo.

Quattro giorni prima della pubblicazione del libro, il 20 Agosto 2018, la ragazza inizia una singolare forma di protesta davanti ad un edificio simbolico del suo paese.

Quello stesso giorno, mentre protesta, la ragazza incontra un signore, tale Rentzhog, che posta immediatamente un messaggio commovente su Facebook sull’incontro fatale.

Quel signore si scopre essere un esperto di marketing e pubblicità, nonché presidente e direttore di un Think Thank che promuove lo “sviluppo sostenibile”. Fondatore del Think Thank in questione, è la figlia di un politico socialdemocratico svedese, miliardario.

Il Think Thank in questione, nonostante si dichiari “politicamente indipendente”, è in realtà fortemente impegnato in politica contro i “nazionalismi” in imminenza delle elezioni europee.

Il signore/esperto di marketing/presidente/direttore di cui sopra, dopo il fatale incontro con la ragazza fonda una start-up: “We Do not Have Time”. Di tempo in effetti gliene basta poco, perché solo 3 giorni dopo aver nominato la ragazza nel Consiglio di Amministrazione della società, Rentzhog lancia una campagna per la raccolta di quasi 3 millioni di euro.

La ragazza diventa immediatamente famosa in tutto il mondo.

La ragazza si chiama Greta Thunberg.

———————

La ricostruzione è stata fatta da un giornalista d’inchiesta svedese, e ripresa da alcuni quotidiani internazionali tra cui lo Spiegel e lo svedese Svenska Dagbladet. Stranamente da nessun quotidiano italiano, ma maggiori dettagli su questa storia si trovano sul blog occhidellaguerra.it, una gemma preziosa di informazione indipendente che spazia dalla geopolitica alla finanza.

Ognuno la pensi come vuole, naturalmente. Magari è solo la storia bellissima e naturalissima di una ragazza, della sua famiglia, dell’impegno totalizzante di una ragazzina per una causa che la aiuta ad affrontare la sua malattia. Una storia bellissima condita di una serie di incontri assolutamente fortuiti e di coincidenze sorprendenti ma alla fin fine irrilevanti.

O magari no, e invece si tratta di una pura operazione di marketing organizzata nei minimi dettagli per essere sfruttata commercialmente e politicamente.

Sia quello che sia, una cosa è certa: c’è una ragazza che non sta bene, minorenne, con un passato già abbastanza ricco di  sofferenza fisica e mentale. Chi manda in giro questa ragazza a fare la testimonial di cause climatiche/politiche/sociali sicuramente nobilissime e disinteressatissime ha il dovere di tutelare la sua salute, fisica e mentale.

Perché se è vero che le grandi utopie e ideologie del passato non hanno esitato a passare sopra la sorte dei singoli, per il presunto bene della collettività, è anche vero che oggi è cambiato tutto, e le grandi ideologie e utopie di questi giorni sono fondate esclusivamente sul bene di tutti, e a discapito di nessuno.

Vero?

 

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...Facebooktwitterlinkedinmail
Published inAttualità

25 Comments

  1. robertok06

    @Fabrizio Giudici

    “Ecco altre interviste imbarazzanti:”

    … !!!! fa far accapponare la pelle!!!

    Comunque, a parte gli adolescenti che non capiscono nulla di nulla, che non e’ poi cosi’ anormale (sono stato uno di loro, piu’ di 40 anni fa, lo confesso… della serie “voglia di studiare saltami addosso”… 🙂 )… l’intervista imbarazzante che ho sentito io sul TG3 delle 19:00 e’ quella che mi ha fatto piu’ male… perche’ mai me lo sarei aspettato da lui.
    “Lui” e’ Piero Angela, che ho sempre considerato un ottimo divulgatore, ed un “asset” della RAI.
    L’intervista e’ qui… fatta a pezzi, con collegamenti intermediari da varie manifestazioni:

    https://www.raiplay.it/video/2019/03/TG3-db03b5c5-92e0-4a06-8b30-a113b442aac1.html

    … comincia un minuto dopo l’inizio.
    Angela comincia a parlare attorno a -23:25″, brevemente.
    C’e’ poi un intermezzo di immagini a caso, sequenze di grafici in impennata (le invenzioni IPCC), poi un paio di pinguini su un mini-iceberg, l’intervista con una climatologa CNR… che dice, interessante… che ci vorranno tempi lunghi, per arrestare il fenomeno… che bisogna farlo subito, e che bisognera’ anche cambiare “il modo di vita”. Mmmmh… bisogna spiegarglielo ai liceali, questo, pero’!… sia chiaro!
    Angela parla di nuovo verso -20:10″: dice un paio di ovvieta’, tipo che c’e’ sicuramente una comppnente naturale, che pero’ abbiamo emesso quantita’ colossali di gas a effetto serra… e qui fa l’esempio della terra che se la si considera una sfera di 2 m di diametro l’atmosfera ha 1 mm (esagerato per difetto, almeno un fatto 10… ma poco conta). Poi lo interrompono per un altro servizio… immagini di un campo di turbine off-shore… (che giranoo a malapena!)… poi la boutade che “la Danimarca vuole generare tutta la sua elettricita’ da rinnovabili entro il 2030″… (ma solo perche’ sono 4 gatti e hanno Svezia e Norvegia e Germania che le bilanciano i momenti di sovra- o sotto-produzione, dato che in Danimarca non possono certo fare stoccaggio idro)… poi intervistano Giovannini, cheerleader delle rinnovabili (che, incredibilmente!… dice che le rinnovabili genereranno millemila posti di lavoro e costeranno meno delle fossili attuali…)… mentre Giovannini dice questo passano immagini di campi fottovoltaici e turbine eoliche, e anche un esempio di posti di lavoro da fottovoltaico… due operai che lavorano in evidenti condizioni FUORILEGGE su un tetto ripido… senza protezioni, senza casco, senza neppure essere legati o avere dei parapetti a bordo tetto, in caso di scivolata. Ragazzi!… liceali che protestate e volete un mondo pulito basato sulle rinnovabili!…. ecco quello che vi aspetta!… 🙂
    Poi, dopo la boutade di Giovannini che dice che quelli che perdereranno il posto di lavoro (gli impiegati nel campo delle fonti non rinnovabili di adesso) avranno bisogno di “formazione, formazione, formazione”… forse Giovannini non e’ al corrente dello stato pietoso della scuola italiana… siamo il paese europeo con meno laureati (davanti solo a Grecia e Portogallo) e se perdi il lavoro dopo i 45-50 sei praticamente fuori mercato… sei finito-finito-finito… 🙁

    Attorno a -16:40” ritorna Angela per la terza e ultima volta… il motivo principale per il quale ho scritto questo lungo messaggio (vi ringrazio per la pazienza, se mi avete letto fin qui): Le decisioni importanti… incalza la giornalista… e Angela dice “si, a cominciare dalle foreste che sono la spugna”… poi aggiunge “fra il 2000 e il 2017 si sono persi 300 milioni di ettari di foresta… di piu’… 330”.

    A questo punto il mio bullshit-o-meter ha suonato… e’ arrivato a fondoscala!… Scusa?… Angela?… potresti ripetere????

    “Global land change from 1982 to 2016”, Nature 2018

    “…quantification of global land change is lacking.
    Here we analyse 35 years’ worth of satellite data and provide a comprehensive record of global land-change dynamics during the period 1982–2016.

    –> We show that—contrary to the prevailing view that forest area has declined globally5 —tree cover has increased by 2.24 million km2 (+7.1% relative to the 1982 level).”

    …. ???? Ma NON PUO’ ESSERE!… le foreste sono aumentate rispetto al 1982???? E adesso chi va a spiegarlo ai liceali… una di loro, a Milano, ha detto che “gli adulti devono svegliarsi e darsi da fare”…..???

    La cosa piu’ bella di questo articolo e’ questa:

    ” Of all land changes, 60% are associated with direct human activities and 40% with indirect drivers such as climate change. ”

    … che dimostra che:

    1) Gli adulti non sono stati con le mani in mano;
    2) Il teribbbile globbal uormin’ antropico causato dalla CO2 assassina generata dalla spectre dei fossili ha, in effetti, contribuito al 40% del suddetto aumento di superficie di foreste.

    Sono basito… sono attonito!… non posso crederci!… 🙂

    Stranamente, di questo studio recentissimo (Agosto 2018) di Nature non se ne sente mai parlare in TV, nelle mille trasmissioni di “informazione”… come mai???? 🙂

    Qualcuno potrebbe andare a dire a Piero Angela che si e’ sbagliato?… che la terra non ha perso 330 milioni di ettari fino al 2017, ma che ne ha guadagnati 224 milioni?

    Scusatemi della prolissita’, e alla prossima… che non manchera’ vista la prolificita’ dei climatocatastrofisti… 🙂

    P.S.: allego una delle figure dell’articolo (chi volesse averne una copia non ha che da chiedermela)… dove si vede dove si e’ perso foresta e dove e’ aumentata…

    Nota: tree canopy (TC)) cover, short vegetation (SV) cover and bare ground (BG) cover

    Immagine allegata

  2. robertok06

    @Rocco

    “ma il clima, è la media dei tempi meteorologici, il che è ancora peggio.”

    Come disse Manabe, uno dei primi modellisti del clima…

    “Climate models are a very good tool for understanding climate, but a very bad tool for predicting climate”

    Ciao.

    • Massimo Lupicino

      Alessandro, si stanno sparando nei piedi, chiaramente. Ne riparleremo.

    • Massimo Lupicino

      Meriterebbe una prima pagina…

  3. robertok06

    @Rocco

    “Questi scienziati prezzolati e politicamente coinvolti hanno spostato l’asticella al 2100, mentre 30 anni fa l’asticella era intorno al 2020.
    Si sono dimostrate valide le previsioni fatte trent’anni fa? Macchè.
    E saranno valide nel 2100? Macchè.”

    Beh… vediamo subito… questo e’ un articolo/studio recentissimo:

    “What is the Predictability Limit of Midlatitude Weather?”

    https://journals.ametsoc.org/doi/pdf/10.1175/JAS-D-18-0269.1

    10 giorni utilizzando i metodi piu’ sofisticati, altri 5 facendo sforzi enormi… e questo solo per garantire una certa predicibilita’ alle latitudini medie (casa nostra, praticamente)… per le zone tropicali forget about it…

    I modelli che usano sono praticamente gli stessi usati per gli studi di clima, anzi, questi sono piu’ sofisticati perche’ lavorano su griglie di pochi km (6 e 9, come citato qui) invece di 100 e piu’ dei modelli “globali”.

    Notare che anche con griglie di pochi km, ci sono fenomeni che sfuggono pure a questi codici di calcolo, come la formazione di temporali.

    Interessante leggere che…

    “Results suggest that predictability limit for mid latitude weather may indeed exist and is intrinsic to the underlying dynamical system and instabilities even if the forecast model and the initial conditions are nearly perfect. ”

    … cioe’ che uno puo’ anche scrivere il software piu’ preciso e realistico/fedele possibile ma ci sono dei limiti INTRINSECI al sistema che sono insormontabili.
    Questa e’ una cosa che Lorenz previse gia’ decenni fa, il famoso lavoro sul battito d’ali di farfalla in brasile che fa scatena un temporale in Europa… (nel linguaggio comune)…. quindi niente di veramente nuovo che non si sapesse gia’ da decenni… ma sssst!!!…. silenzio!…. guai a raccontarlo durante l’intervista el tiggi’ o ai 16-enni che vogliono salvare il pianeta!… deve rimanere segreto!

    ” For example, in addition to an error cascade from smaller to larger scales (upscale growth; e.g., Lorenz 1969; Morss et al. 2009), some recent studies also show errors could grow spontaneously at all scales (up-magnitude) without saturating at smaller scales (e. g., Mapes et al. 2008; Durran and Gingrich 2014). ”

    Quindi… 10 giorni su scala locale, pero’ ci assicurano che riescono a produrre con ragionevole precisione quello che il clima fara’ fra su scala globale fra 100 anni, cioe’ fra 36500 giorni…

    Vabbe’, dai… siamo al cabaret della scienza.

    • Rocco

      robertok06
      hanno sempre la risposta pronta, diranno che si sta facendo confusione tra tempo meteorologico e clima.
      ma il clima, è la media dei tempi meteorologici, il che è ancora peggio.
      La climatologia è una scienza, che come l’economia, può parlare solo al passato e tentare di spiegare perchè la previsione fatta non si è avverata.
      Ma i climatologi diranno che prevedere le medie è più facile che prevedere i dati che compongono la media; grazie al potente strumento della statistica, ma l’applicazione della statistica ha delle regole precise per quanto riguarda il campionamento dei dati, omogeneità in primo luogo e non reanalisi ad capocchiam. Usando la media si fa intendere che il clima debba essere stabile ed è proprio questo l’aspetto ingannevole e pseudoscientifico della narrazione.
      A questi poveri studenti sempre usati per la propaganda politica gli fanno credere che eliminando la CO2 il clima diventerà stabile, ossia che i valori che compongono la media abbiano lo stesso valore della media, ossia senza “anomalie climatiche”.
      Questa è pseudoscienza, altrochè.

  4. Il fatto è che mentre lavoro e giustizia fanno parte della campagna a fianco del clima, la questione della povertà e della disoccupazione mondiale risultante dall’imposizione di riforme neoliberali viene sviata.

    Nessuno parla delle guerre guidate dagli yenkees e della NATO, la domanda da farsi è: perché questi movimenti di protesta si limitano al riscaldamento globale? La risposta è che molte delle principali organizzazioni coinvolte sono generosamente finanziate dalle fondazioni di Wall Street e dagli enti di beneficenza aziendali, compresi i Rockefeller, Tides, Soros, Et al. Sfortunatamente, questi piani di guerra sembrano essere stati oscurati da una campagna molto pubblicizzata contro il riscaldamento globale.

    Le guerre di oggi tra cui Siria, Yemen, Iraq, Afghanistan, Venezuela non sono menzionate. Né sono menzionati i pericoli di una terza guerra mondiale che minaccia il futuro dell’umanità.
    Il riscaldamento globale oscura i pericoli della guerra nucleare. Secondo i media, il programma Trump di armi nucleari da 1,2 miliardi di dollari “rende il mondo più sicuro”.

    Se questo movimento anomalo avesse veramente voluto aver credito, avrebbero potuto menzionare quello che tutti i santi giorni passa sopra le loro teste, rilasciando miliardi di veleni ma, i media mainstream se ne guardano bene di porre le giuste domande a giovani in erba.

  5. Rocco

    Non vi è nessun dubbio che una certa parte politica usi i bambini come arma di propaganda.
    Li hanno usati per la questione migranti (ah, anche loro causati dai cambiamenti climatici) e li stanno usando per cavalcare questa maldestra teoria AGW.
    Lo scopo, ovviamente, non è nè umanitario, nè di salvataggio del pianeta, ma solo ed esclusivamente economico.
    Non si contano i miliardi di dollari ed euro che occorrerebbero per sostituire tutte le auto a combustione interna con quelle a “combustione esterna” (chiamasi anche elettriche, energia ovviamente ricavabile da fonti programmabili e non certo da quelle non programmabili, leggasi eolico e fotovoltaico).
    ma anche così, gli idrocarburi continuerebbero a sostenere l’economia, essendo questo un mondo di plastica.
    La certa parte politica che sostiene a gonfie vele questo tema climatico ha come unico scopo il salvataggio “dell’ambiente così come lo conosciamo”, ossia un ambiente economico basato sull’economia di mercato.
    Quella certa parte politica, però, ha ancora nelle sue intenzioni il vecchio modo di concepire l’economia, ossia quella centralizzata diretta e gestita dal vertice politico.
    E non vi è più nessun dubbio che anche certa scienza sia manovrata da certa parte politica.
    Questi scienziati prezzolati e politicamente coinvolti hanno spostato l’asticella al 2100, mentre 30 anni fa l’asticella era intorno al 2020.
    Si sono dimostrate valide le previsioni fatte trent’anni fa? Macchè.
    E saranno valide nel 2100? Macchè.
    Bisognerebbe che la scienza seria censuri tutti coloro che si azzardano a fare previsioni a lungo termine, perchè è proprio la scienza ad impedirlo: la teoria della variazione sensibile alle condizioni iniziali.
    La piccola Gretina svedese ha il suo momento di gloria, forse anche un premio nobel…
    cavalcando l’onda del cambiamento climatico si garantisce fama e danaro.
    https://www.ilfoglio.it/scienza/2018/06/27/news/le-previsioni-sul-global-warming-fatte-trentanni-fa-si-sono-poi-avverate-202552/

    • Roberto

      Mi scusi, quale sarebbe questa “certa parte politica” di cui parla? No perché vorrei ricordare che i media tra rai e mediaset sono tutti in mano alla destra (rispettivamente governo e Silvio).

  6. robertok06

    Salve:

    appena visto al TG3 durante la pausa pranzo… collegamenti con Roma, Milano, Stoccolma, Berlino e altri paesi… slogan vuoti senza senso… confusione fra riscaldamento antropico e inquinamento da sovrapopolazione,… interviste a certi studenti a dir poco imbarazzanti (per loro)… intervista persino ad un preside che ha permesso a tutti i suoi studenti di partecipare, giustificati… anche lui incapace di articolare un pensiero “ambientalista”, solo frasi fatte… “volemmose bbene” e via discorrendo.
    Ad un certo punto, credo fosse in piazza a Milano, hanno intervistato uno studente tutto incazzato con “i grandi”, “i nostri genitori”… che li starebbero lasciando un mondo di merda. Il tutto mentre indossava una felpa Nike Jordan con cappuccio… valore commerciale sui 70 Euro, prodotta probabilmente in Cina, o Vietnam, o altro paese “sottocosto”… dove le fabbriche vanno avanti a carbone, o utilizzando idroelettrico su larga scala che produce distrastri ambientali da secoli.

    Io vengo da una famiglia operaia, di sinistra… e ricordo fratelli e sorelle e i loro amici/compagni di scuola e/o lavoro che discettavano e discutevano animatamente nel 68 e post 68 (all’epoca ero alle elementari)… ricordo le occupazioni al liceo e le assemblee dirette dal “compagno” di turno (che fece una discreta carriera in seguito, arrivo’ ad essere direttore del Manifesto)… e il confronto con i giovani di oggi e questo movimento che sta nascendo (e che diventera’ piu’ grande, questo e’ sicuro… ci sono troppi interessi in campo) mi e’ lampante. All’epoca i 68-ini e post 68-ini filo/post marxisti almeno sapevano di cosa stavano parlando, erano documentati… leggevano Marx, discutevano su Lenin, Mao, e altri… questi di adesso non sanno assolutamente nulla di nulla ne’ di clima ne’ di energia, ne’ di materie associate… deprimente!
    Un paio hanno anche ribadito lo slogan farlocco “siamo la prima generazione a soffrire del cambiamento climatico e siamo anche l’ultima che possa combatterlo”… come se non ci fosse domani, o si risolve il problema nei prossimi 20-30 anni (la loro generazione) oppure e’ finita per tutti. Ma, dico io, questa STUPIDAGGINE GALATTICA chi l’ha partorita? Non sta in piedi.

    Perche’ non vanno a dirlo a qualche centinaio di milioni di cinesi nati negli ultimi 20 anni, che sono passati dal medioevo campestre alle megalopoli come Shanghai e Hong Kong?… stanno meglio oggi o stavano meglio i loro genitori?

    Per finire: Guido ha scritto ieri che qui non si parla di politica… vorrei solo riportare un fatto… ho sentito, durante il TG, il ministro della ricerca scientifica dire che l’Italia si e’ proposta come paese ospitante della CoP26… e che proporra’ anche una CoP parallela PER I GIOVANI!… li faranno parlare… ma di cosa???? Boh…

    E’ deprimente.

    • Massimo Lupicino

      Caro Roberto non ti incazzare, passera’. Doo il 26 maggio la pressione mediatica andra’ magicamente picco, e qualche settimana dopo gli studenti non avranno bisogno di manifestare per starsene a spasso e godersi il bel tempo.

  7. Fabrizio Giudici

    Sull’auto elettrica: da questo autunno c’è stato un grande aumento dell’offerta, dal momento che sono usciti un certo numero di modelli da parte di marche affermate. Fatevi un giro nei listini, fatevi pure il calcolo di quanto risparmiereste in carburante (ammesso che riusciate a rifornire; ammesso che l’energia elettrica rimanga allo stesso prezzo nel momento in cui, in teoria, centinaia di milioni di auto elettriche ne avessero bisogno) e rendetevi conto di quali sono i target. A Genova e Milano inizio a vederne qualcuna girare, e sono prevalentemente nei quartieri chic.

    Per quanto riguarda l’inquinamento, attendo sempre di vedere modelli affidabili (?) sull’impatto ambientale del ciclo produttivo delle batterie. Intanto ricordo che, secondo certi studi, producono tanto particolato quanto i motori termici di ultima generazione: a causa degli pneumatici e dei freni, stressati dai pesi maggiorati a causa delle batterie.

    @Paolo da Genova
    Sulla sindrome di Asperger hai ragione. Sul motivo per cui i genitori abbiano spiattellato la cosa, temo sia molto terra terra: poter attaccare strumentalmente chi si permettesse di dire che la ragazzina è una cretinetta in vacanza.

  8. A. de Orleans-B.

    Povera Greta, una “comprachico” à la Victor Hugo, ma in versione “mentale” 2019.

    Mi vergogno profondamente che la nostra civiltà permetta impunemente di fare una cosa simile a una adolescente.

  9. Mettere gli uni contro gli altri – sensi di colpa , uno schema ben noto. Scrive Enzo Pennetta: ” Chi ha un minimo di attenzione alle dinamiche dei media e della manipolazione dell’opinione pubblica ha riconosciuto in una frazione di secondo il tipo di operazione che viene condotta, a partire dal voto sulla Brexit si accusarono i “vecchi” di egoismo puntando a porre le generazioni le une contro le altre, si è puntato a dipingere gli adulti con più esperienza come egoisti mossi a privare i giovani del loro futuro per biechi interessi immediati, in pratica si è puntato alla frattura generazionale per rendere ancora una volta di più tutti soli ed isolati in una società liquida. ” Intervista con Greta http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Greta-Thunberg-intervista-Rainews24-nessuno-faceva-niente-per-il-clima-ho-capito-che-dovevo-fare-qualcosa-io-c34af91f-67b9-4311-8ba1-926260f9741d.html

  10. ALEX

    A prescindere dalla diatriba sulle responsabilità dell’uomo nel riscaldamento globale,una cosa non si capisce,QUALI SAREBBERO LE SOLUZIONI,perchè in Europa possiamo comprare tutti l’auto elettrica (magari per l’inquinamento sarebbe una gran bella cosa) ma GLI INDIANI E I CINESI,chi li convince? GRETA ???
    Sono quasi 3 MILIARDI DI PERSONE,costruiscono una centrale energetica a CARBONE alla settimana e se ne infischiano del clima e anche l’inquinamento..vedo TANTA IPOCRISIA E TANTA POLITICA in questa storia!
    Che ne pensa Sig.Lupicino?

    • Massimo Lupicino

      Caro Alex penso che l’auto elettrica se la possano permettere in pochi anche in Europa ormai. L’impoverimento è generale e diffuso nei paesi sviluppati, e la carta verde è utilizzata solo in ottica distributiva ovvero per drenare più soldi dalle tasche dei cittadini. Soldi usati per “salvare banche”, pagare interessi su debiti totalmente fuori controllo, e gonfiare bolle finanziarie in tutte le asset class, impoverendo ulteriormente in termini reali la classe media, che a stento riesce a fare tornare i conti.

      Dell’ambiente non frega assolutamente niente a nessuno, in primis a chi proclama di impegnarsi per cause verdi. Basta farsi un giro nei paesi in via di sviluppo per capire quanto si sta facendo realmente per l’ambiente: assolutamente nulla.

  11. Luca Maggiolini

    La cosa fa letteralmente schifo……
    Mi chiedo (la risposta la so già, ma tanto è…)
    SE la ragazza fosse stata usata come testimonial PRO nucleare=? o PRO vaccini? o PRO Olio di palma (altra vaccata galattica che va di moda…)?
    Cosa sarebbe successo?

    • Massimo Lupicino

      Semplice: l’avrebbero linciata, le avrebbero dato della pazza e 150 ONG in difesa dell’infanzia violata sarebbero intervenute con la bava alla bocca per sottrarla alle grinfie dei suoi “sfruttatori” e farla tornare al sicuro dell’anonimato.

  12. gian marco

    Grazie per aver veicolato l’altra informazione, quella che in primis i quotidiani nazionali dovrebbero pubblicare … e togliere il finanziamento pubblico / sgrav fiscali ai quotidiani ?
    Ma come si fa a definirela universalmente la ‘stampa’ un bene necessario e fondamentale per il funzionamento efficace di una moderna e libera democrazia ?

  13. Paolo da Genova

    Non conosco la vicenda personale di Greta Thunberg e della sua famiglia, ma la sindrome di Asperger, di cui soffre la ragazza, non credo sia di per sè invalidante, per quanto comporti problemi nei rapporti interpersonali. Poi ci saranno vari gradi della sindrome, ma chi ne è affetto non è di per sè “invalido”, ma piuttosto “problematico”, in poche parole ragiona benissimo, ma ha un carattere difficile, egocentrico e maniacale, che finisce per creare problemi a lui/lei e a chi gli/le vive intorno. Certo la madre della ragazza ha avuto una bella faccia a mettere in piazza lo stato di salute della figlia, senza nessuna necessità, io avrei tenuto lo stato di salute della mia bambina gelosamente privato.

    • DonatoP

      Dal sito dell’Associazione Sindrome di Asperger

      Le difficoltà nell’area degli interessi ristretti e dei comportamenti ripetitivi si manifestano più come un’intensa preoccupazione per specifici interessi che non sono condivisi o condivisibili con altri di pari età o che sono inusuali, bizzarri a qualsiasi età.

      Alcuni soggetti passano molto tempo immersi nel loro interesse specifico e possono conoscere un’infinità di dettagli anche irrilevanti. Il problema è che spesse volte questo interesse specifico diviene il prevalente, se non l’unico, argomento di conversazione quando il soggetto interagisce con gli altri e ciò crea problemi nell’interazione sociale. Il comportamento ripetitivo può anche assumere la forma di un forte bisogno di prevedibilità, routine, sia per quanto riguarda l’ambiente circostante sia per quanto riguarda gli eventi, cioè questi soggetti tendono a preferire che le cose siano sempre uguali e funzionano meglio in un ambiente prevedibile e possono provare disagio, ansia o stress nell’affrontare cambiamenti e transizioni.

    • Massimo Lupicino

      Il che potenzia l’effetto mediatico, evidentemente. Sulla base del principio caro a Goebbels che una bugia ripetuta cento volte diventa una cosa vera.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »